venerdì 14 novembre 2014

La Prova 2

Ma le sorprese non finiscono qui, in pratica la settimana successiva mi contatta un’altra band, una tribute band.
Piccolo problema, si tratta di una tribute band dei Pooh.
Ora è vero che gran parte della mia giovinezza e pure oltre ha avuto come colonna sonora i Pooh, però oggi non è che mi entusiasmi più di tanto suonarli, ma tantè...
Comunque questi sono considerati dei veri fenomeni, hanno gia all’attivo un CD di inediti e stanno registrando il secondo, tutti strumentisti di altissimo livello.
L’approccio è decisamente migliore del precedente, ci telefoniamo e combino un incontro col Boss del gruppo per un caffè, durante l’incontro si parla e si discute delle reciproche aspettative, poi solita storia, mi mandano degli Mp3 alcuni dei Pooh altri di loro inediti e io ne devo scegliere almeno quattro per la prova.
Piccola considerazione, noi ci spertichiamo in chiacchiere sui capolavori e interpreti di Blues, Rock, Jazz e compagnia cantando, epperò alla fine della fiera, suonare un pezzo dei Pooh non è per niente facile, le canzoni sono strutturate, articolate, con molte variazioni di accordi, altro che le 12 battute e i soliti tre accordi del Blues.
Comunque preparo quattro pezzi: Parsifal, L’aquila e il Falco dei Pooh più due inediti.
Il giorno della prova sono decisamente più tranquillo rispetto alla volta precedente e si parte con Killer un inedito, io vado tranquillo ma alla fine del pezzo il tastierista osserva che alcune note che ho inserito non vanno bene, mi dice cosa devo cambiare e io vado nel pallone perchè dopo tre nanosecondi non mi ricordo più niente, difatti riproviamo il pezzo e viene fuori uno schifo.
Il loro commento è: “Evidentemente non l’hai studiata bene, proviamo con qualcosaltro?”
Abbastanza demoralizzato propongo Parsifal, ma pure qui a metà addirittura si interrompono perchè ci sono delle note che loro non ritengono giuste, però in realtà le note della linea di basso sarebbero pure giuste, ma non sono la copia esatta di quello che fa Red Canzian nel disco, osservazione finale:
“Ci dispiace ma non sei sufficientemente preparato e noi non abbiamo tempo per aspettare che tu sia al giusto livello”
Questa volta però m’incazzo perchè io ho la tecnica per suonare quella roba li, magari gli accordi non saranno stati proprio quelli del disco però credo che un musicista si giudichi usando svariati parametri e, non ultimo la tecnica, il suono, il groove, il timing, gli accordi se proprio non vanno bene si possono aggiustare in seguito secondo me, e così gli dico:
“Scusate ma se volevate un bassista immediatamente pronto all’uso forse non dovreste cercare tra i dilettanti, ma rivolgervi ad un turnista pagandolo però il giusto, ora siccome pure voi siete dei dilettanti nel senso che non vivete di musica, è chiaro che non ve lo potete permettere, quindi se non ci mettete un minimo di elasticità mentale mi sa che il bassista mica lo trovate.” E me ne vado.
Morale della favola torno a casa pure questa volta col morale a terra in preda allo sconforto più nero, sono proprio demoralizzato, l’unica cosa che penso è: “Se dovesse chiamarmi qualcun altro, giuro che non ci vado se prima non sono sicuro al 100% di essere a posto”
Conclusione:

Dura la vita del musicista, altra giornata di merda e sono due, ma... finirà davvero così?

12 commenti:

  1. Ah, stavolta non mi freghi ... vedo che la tua autostima aumenta, incominci a sentirti un po' più sicuro delle tue capacità e quindi le critiche sulle pignolerie ti fanno giustamente incazzare. D'altronde le Tribute Band sono così: vogliono una replica esatta dei pezzi, non solo per quanto riguarda le note ed i passaggi, ma anche dei suoni, insomma sono molto rigidi ('na rottura di maroni!).
    Ma mi sembra di aver capito che la prova successiva è andata a buon fine, con reciproca soddisfazione.

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  2. Ecco perche` io preferisco suonare da solo..... sara` che i "maniaci", non li ho mai potuti sopportare, e chi pretende di suonare pezzi altrui, facendo la copia esatta al nanosecondo, per me e` un maniaco, io al tuo posto gli avrei risposto: " se volevate uno che suoni pari pari a Red Cansiani, provate a chiamare direttamente lui....", sto fatto delle cover carta carbone, mi hanno sempre innervosito, questa e` gente che, anche se suona, ci azzecca veramente poco con la musica, la musica e` una forma d'espressione, come scrivere o dipingere, che cacchio di senso ha rifare un quadro, anzi meglio riscrivere un libro, pari pari, sensa saltare neppure una virgola!?! Ti puoi far chiamare scrittore?!? Io ditei che non sei altro che un amanuense. A volte per esempio, amo di piu` una cover riarrangiata ( vedi ad esempio i brani dei Beatles, risuonati da Tommy Emmanuel), che gli originali.... poi ovviamente il mondo e` vario, ma a me a fare il " cinesino" copia incolla, in una cover band di questo tipo, non mi ci vedrete mai :-)))

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    1. Pure a me non mi ci vedrete mai, m'hanno fatto fuori.... ;-)

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    2. se posso permettermi... e menomale !!!! ahahahahahah naaaa , i pooh naaaaaa :DDDDDD

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    3. Ma sai, quelli della mia generazione hanno avuto i Pooh come colonna sonora, i lenti che si ballavano nelle discoteche, gli amori estivi, quelli invernali, quelli di mezza stagione... I primi goffi approcci con le ragazzine li ho fatti con il sottofondo di Piccola Ketty, per noi che abbiamo superato i vent'anni.... (!) i Pooh fanno parte integrante della nostra vita. E poi non bisogna essere troppo schizzinosi perchè da un punto di vista strettamente musicale, anche se non piacciono, non sono facili da suonare le loro canzoni, specialmente quelle del periodo più "Prog" non sono facili ne da suonare ne da cantare e insomma, hanno le loro belle difficoltà. Tanto per dire alcuni classici del Blues/Rock io li suono bevendo un caffè, mentre invece tanto per fare qualche nome, Parsifal, l'Aquila e il Falco, La prima notte di caccia ecc. hanno le loro belle difficoltà e richiedono una concentrazione tripla.
      Però ti do ragione un bel Rocckettone è meglio...
      Ciao!

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    4. ma no , non è che bisogna fare solo rokkettoni o blues o be-bop , è che i pooh proprio non li digerisco , ne mai li ho digeriti. Tra me e te ci sono pochi anni per cui so di cosa parli , intorno a me la gente faceva quello che dici tu , feste e struscio , il gioco della bottiglia , i pooh e baglioni a go.go. A me già a 13 anni piacevano i Trip ( nel senso del gruppo....) e garybaldi , i genesis e i black sabbath , mi guardavano strano e io mi sentivo a disagio. Fino a scoprire che c'era gente che , come me , amava i beatles e i rolling stones ( ma non gianno mirandi eheheheh ) e che non scendeva a patti solo per pomiciare con qualcuna. Semmai da più grande ho scoperto che tanto mi da tanto , e ne ho approfittato , ma da ragazzo la sincerità era il mio pane. I pooh , di cui comunque conosco abbastanza bene il repertorio perchè sono onnivoro di musica , hanno avuto quel guizzo prog che mai più si è ripetuto con parsifal. Vuoi i tempi ( PFM e Banco erano al top ) , vuoi spinte dei produttori e non ultima l'entrata di red canzian , che veniva dai capsicum red ( loro prog per davvero ) li hanno spinti ai bordi del movimento , ma la loro sdolcinatezza permeava sempre troppo i pezzi. E poi la voce di facchinetti , solo per quello meriterebbero l'inferno. Anzi no , all'inferno ci vanno i rokkettari e i bluesman....Sulla difficoltà dei pezzi dico che ci credo , anche autori molto più improponibili hanno arrangiamenti complessi. Ciò però non me li fa piacere , perchè la musica è emozione , e magari bastano 2 accordi cantati mezzi stonati per smuovermi dentro , e un intera sinfonia a farmi sbadigliare.
      Oltre al "de gustibus " , che è sempre non sputazzellam.......:-)

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    5. aaahhh , gianno mirandi è un capolavoro , se l'avessi scritto apposta.....

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    6. Ma io sono perfettamente d'accordo con te, anche se credo che il massimo della sdolcinatezza l'abbiano avuto nel periodo di Riccardo Fogli che sembravano il coro delle voci bianche...
      Oggi li trovo assolutamente improponibili, direi inascoltabili, anche se Dodi Battaglia è considerato uno dei meglio chitarristi che ci siano, ed è vero. Non si sono più rinnovati, hanno mantenuto quello stile fine anni sessanta che gli garantisce un certo successo. Poi pare che chi li abbia visti dal vivo si sia accorto di un uso smodato di basi registrate...;-)))

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  3. "Dio delle cittàààà...." dove sei ?
    Cerca di dare una mano a questo bassista in cerca di ingaggio che altrimenti non ne usciamo vivi..
    ;-))
    E il terzo provino finalmente andò bene.. e improvvisamente Bill Wyman si trovò disoccupato..
    ;-))

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  4. quindi adesso con chi suoni? :DDDD

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