Ho preso questo spezzone da una lunga intervista di Tony Polecastro a Tommy Emmanuel. Una chiacchierata piuttosto interessante perché Tony riesce a fare buone domande e come sempre TE non si risparmia nel trasmettere la propria passione per il suo mestiere. Ma alla fine anche il buon Tony scivola sul quesito che nessuno sembra riuscire ad evitare, la domanda delle domande: come si sceglie la chitarra perfetta?
La risposta di TE è invariabilmente la stessa, spiazzante quanto semplice, tanto che ci sarebbe da incorniciarla e farne uno di quei quadretti tipo "Home sweet home", da appendere in casa di ogni chitarrista o chitarraio.
Certo, sentire da TE che non lo pagano per suonare le Maton può lasciare un po' basiti (una pubblicità perfetta!), ma non dubito sulla sincerità dell'uomo che in fin dei conti usa quelle chitarre da una vita. Poi sicuramente esistono tanti modi per ricambiare un simile testimonial.
Comunque, una volta per tutte, ecco come riconoscere la chitarra perfetta.
Tommy dixit!
Vorrei precisare che il principio è valido in linea di massima. Mica tutti si innamorano di un vecchio rottame! Mi è capitato di provare certe chitarre da cui non mi sarei più staccato, ma quando il commesso del negozio mi ha comunicato il prezzo le ho posate subito. Comunque, abbiamo una linea filosofica! :)
RispondiEliminabah...vorrei avere anche un solo dito di T.E. (uno qualsiasi, decida lui)...è questa la dura realtà. La chitarra viene dopo.
RispondiEliminapiedi esclusi, suppongo...
EliminaProbabilmente Tommy ti darebbe il mignolo della mano destra (anche se sull'uso di quel mignolo c'è stata una famosa polemica tra Segovia e Heitor Villa -Lobos ...)
EliminaScherzi a parte hai ragione: per gli appassionati come noi quello che conta è trovare lo strumento che abbia le caratteristiche di suonabilità che ci permettano di esprimere al meglio la nostra poca tecnica, il resto è superfluo.
Credo che il buon tommy abbia ragione , siamo noi a dover effettuare le scelte . Solo che a volte , per un motivo o per l'altro , tali scelte "possono" essere condizionate. Magari una volta sono i legni fantastici che ci indirizzano , altre volte la scorrevolezza del manico , e il suono , che dovrebbe avere una parte principale , "potrebbe" rimanere in seconda linea. Magari non cosciamente ( è chiaro che se cerchi una chitarra il suono dovrebbe essere la cosa a cui punti ) ma a volte , specie in certe situazioni , le variabili ci mettono del loro.
RispondiEliminaSarebbe bello avere a casa propria sul proprio divano le bellezze che ci interessano e provarle per una settimana intera. Prima la martin , poi la gibson , la settimana dopo la collings e così via , in tranquillità e con il tempo dalla tua parte. Ma spesso non è così....forse anche tommy prima di scegliere la sua Maton ha suonato in lungo e in largo con altre chitarre , ma lui è un professionista che può anche permettersi uno "sbaglio" da migliaia di euro. Io , francamente , no......Comunque che uomo , la stessa pasta dell'artista !
ho scritto "spesso non è così"....diciamo che non è mai così......
EliminaAggiungerei, che, non tutti i gioni, la stessa chitarra riesce a darci le stesse emozioni, e questo non dipende solo dal fatto che una chitarra cambia voce e suonabilita` in base al clima, spesso accade che, siamo noi a percepirla in modo diverso, prova ne e` che ognuno di noi non ha una sola chitarra acustica, ma piu` di una..... :-))))
EliminaIl discorso è molto ampio. La sua è una visione professionale e pragmatica, lui sulla chitarra non ci sogna nei momenti liberi, è il suo quotidiano! Per lui la chitarra è uno strumento nel senso letterale del termine. Per noi dilettanti è anche un feticcio, su cui riversiamo desideri e passioni inespresse. Noi le chitarre le coccoliamo, lui le consuma! Per noi è più difficile liberarci di certi condizionamenti dai quali forse non ci vogliamo neppure liberare, perché ci permettono di sognare un po'. In buona sostanza credo che TE ci incoraggi ad essere meno consumisti e più personali, a cercare il nostro suono e non quello della chitarra, cioè a farci meno pippate e suonare di più ;-)
Elimina... dimenticavo: in rete si trovano anche video in cui TE suona chitarre diverse, strumenti di liuteria e una vecchia Gibson Kalamazoo degli anni '30 regalatagli da un fan prima di morire. Beh, si colgono sfumature minime, è come se suonassero tutte uguali, lui ha il suo suono nella testa e nelle mani!
EliminaIn realtà di strumenti più pregiati ne ha parecchi, anche Martin prewar e chitarre di alta liuteria, ma quelli li usa nel suo salotto, o in sala di registrazione.
EliminaInsomma, come direbbe Montalbano, ci ha cantato solo mezza messa: per lui le Maton sono sicuramente gli strumenti più validi per il suo lavoro sul palco, con ottimi sistemi di amplificazione, affidabili, dai costi non irraggiungibili (poi per lui probabilmente nulli come dicevamo sotto) e che quindi può tranquillamente maltrattare durante i suoi show senza farsi patemi d'animo. In un'altra intervista racconta che tutti i suoi strumenti da palco hanno il manico rotto e riparato, a causa dei continui spostamenti in aereo ...
quando salterà fuori che non è lui a ridurle così, ma le compagnie aeree... :D
EliminaEd e` per questo motivo, che non trovandola, o meglio arrivandoci sempre molto vicino, ma mai centrando l'obbettivo, io la chitarra "per sempre" , me la sono costruita ......:-))
RispondiEliminaP.S. Mi e` molto piaciuto quando ha detto che, le corde migliori, sono quelle che piacciono alla tua chitarra, quest'uomo e` decisamente un grande, anche se non credo tanto al fatto che la Maton non lo paghi, forse questo e` vero, ma comunque, sono sicuro al 100% che T.E. le sue Maton non le paga, ma gli vengono fornite dalla stessa Maton aggratis, e questa anche se in piccola parte, e` sempre una forma di pagamento :-)))
In piccola parte??? Ma hai visto come le riduce le chitarre quest'uomo? Scommetto che ne cambia una ogni sei mesi, come facevano una volta i dipendenti Fiat con le macchine ...
EliminaCredo che hai ragione, quando lo ho visto suonare a Roma, aveva una Dread della Maton con la tavola talmente consumata, che ormai si era bucata, e la fascia superiore era spaccata lungo tutta la sua superficie, dal manico fino al fondo, ebbene quella chitarra, non l'ho mai piu` vista, neppure sui video che posta su youtube, magari invece di buttarla via l'avesse regalata a me..... l'avrei ricondizionata, e rivenduta a caro prezzo su ebay HEHEHEHE!!!!! :-))
EliminaMa come, TE ti regala la sua Maton rottamata e tu la vendi??!! Naaa, non ci credo :)))
EliminaNon sono un feticista puro, per cui , sai quante chitarre o quanto legno ci potrei comprare con i soldi ricavati da una vendita del genere...... che dici, sobno un po` troppo calcolatore !?!? HAHAHAHA!!!!! :-))))))
EliminaBell'intervista!
RispondiEliminaGrazie per i sottotitoli, Mirco.
Per i cookers questo ed altro! Non è poi che dicesse cose complicate, ma almeno possiamo tutti scambiare qualche opinione basandoci su un discorso univoco ;-)
EliminaParole di saggezza e onestà intellettuale..
RispondiEliminaCondivido al 100% ogni parola di T.E. e averlo ascoltato in questa intervista mi conforta..
Adoro alcuni miei rottami a sei corde.. non potete immaginare quanto..
;-)))
Grazie Mirco di questo post, che ci mette, ancora una volta, a confronto sui nostri "valori".
RispondiEliminaNon posso non "pendere dalle labbra di Tommy Emmanuel", che è il mio principale riferimento musicale in assoluto.
Un mito, in possesso di una tecnica straordinaria, ma al tempo stesso quasi "invisibile" per la facilità e la naturalezza con cui si esibisce; ma anche un fantastico "animale da palcoscenico", capace di catturare con la sua personalità, centinaia e a volte migliaia di persone ogni sera.
Eppure, nonostante tutto questo, un uomo di una semplicità assoluta, diretto, schietto.
Ho avuto la fortuna di vederlo esibire parecchie volte e l'ho incontrato personalmente in 3 o 4 occasioni (addirittura l'ho invitato a venire a sciare con me ! eheheh), ho chiacchierato con lui, l'ho potuto ascoltare suonare fuori dal palco, e scambiare pareri e opinioni.
E' stato sempre disponibilissimo.
Ogni volta sono stato d'accordo con lui su quello che mi diceva, e anche per questo lo considero il mio maestro, anche se non vado esattamente a lezione :-)
Ma ovviamente l'argomento della CHITARRA PERFETTA è di quelli che ci coinvolge totalmente nella nostra passione, che ci accomuna tutti, pur con le nostre diverse esperienze e con le nostre personali risorse economiche.
E qui, brevemente, vi dico la mia .
Per me è importantissimo provare tutte le chitarre. E provarle non solo per qualche accordo, ma poterle capire col tempo, un po' per volta.
Come le donne, ciascuna ha un suo fascino particolare, qualcosa che ci attrae e che suscita interesse.
Ma solo conoscendole un po' a fondo riesco a capire se c'è davvero sintonia !
Ecco, alcune chitarre mi piacciono per il timbro, altre per il sustain o il volume sonoro, altre per la facilità del manico, altre la bellezza dei legni, altre per la comodità dello shape, o per l'attenzione di certe finiture.
Per questo non riesco ad immaginare, se mi ritrovassi su un'isola deserta, di "salvare" una sola delle mie chitarrine ..........
Ciascuna di loro mi da qualcosa. Si presta ad accompagnare meglio un mio particolare stato d'animo o a gratificarmi quando ne sento il bisogno.
So perfettamente che sarebbe sufficiente avere una sola chitarra per poter suonare ed esprimersi con la musica e che, comunque, non se ne suona più che una alla volta !
Ma sapere di poter scegliere, ogni giorno, quella che ho voglia di suonare, mi stimola e mi soddisfa al tempo stesso.
E anche in questo sono allineato con Tommy, che a casa sua ha molte chitarre di pregio e di diversi marchi.
Le Maton sono il suo strumento di lavoro preferito, è sono perfette per quello.
Ma quando (raramente) è a casa, sul suo divano, sa di poter scegliere tra le tante, quella più adatta al momento.
Massimo Varini, tanto per citare un altro di cui ho massima stima, qualche anno fa mi disse:
Qual è la chitarra di cui ha bisogno un chitarrista ?
Quella che non ha ancora !!!
E con l'ultima frase hai riassunto l'essenza del chitarrista, quindi come ho detto anche io, non esiste la chitarra per sempre, ma le chitarre per sempre, che poi anche dire per sempre e` riduttivo, perche` sia noi che le chitarre, siamo entita` soggette al cambiamento, e non sempre (proprio come in una coppia), si riesce a crescere insieme :-)))
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