Ciao, mi scuso se scrivo nei commenti ma come sapete io questo blog non ho ancora imparato ad usarlo dopo 4 anni che mi avete accolto. Torno alla mia composizione, questo è un mio inedito scritto in questi giorni, mi è uscita subito così, mentre stavo suonando un brano del compositore Brahms, alla fine mi è piaciuta perché ha un po' di sonorità tipo walzer e un po' anche blues, mi girava in testa così, e non ho voluto stravolgerla, mi sembrava fluida e per quel poco che ne capisco anche convincente e visto che erano mesi che non vi proponevo nulla di mio ho pensato che magari a qualcuno potesse far piacere ascoltare questo piccolo brano strumentale, in ogni caso un saluto a tutti voi, buona giornata e buon fine settimana:)
Acustica, elettrica o nylon, le tue esecuzioni e i tuoi brani sono sempre perfetti, come pulizia e playing. Un po' ti invidio, ma con affetto eheheh Dici che dopo 4 anni non hai ancora imparato a usare il blog? E io, allora, che dopo 50 anni ancora non so usare la chitarra...🤣🤣🤣
Suona davvero bene ma c'è da dire che chi la suona fa la differenza, corde in nylon giusto? Ma ha lo zero fret, perché la ripresa è un po' troppo scura e non si capisce bene
Grazie troppo buono, ma cosa vuol dire zero fret? Boh, dai miei monitor non sembra così scura la registrazione, sicuramente il fatto che le corde avranno un paio di anni la rendono sicuramente meno brillante
Mimmo si riferiva all'immagine troppo scura non al suono. Scura al punto da non vedere bene lo zero fret, cioè il tasto subito dopo il capotasto, cosa inusuale specialmente su una nylon. Almeno credo...
Ah, capito, vedi che sono un ignorante? Si il video è girato al buio con la sola torcia del cellulare accesa, però non so dare una risposta perché non so cosa sia sto zero fret, al massimo posso postare qualche altro filmato dove c'è luce così potete constatare meglio la cosa
beh, scusa hai ragione. Ma dato che sapevo solo che eri ipovedente mi sono basato sul mio bassista, ipovedente anche lui, che in qualche modo, a fatica, riesce a intuire qualcosa dai video. Comunque, sto cacchio de zero fret è un tasto, una barretta, posizionata subito dopo il capotasto . Quindi le corde libere suonano come quando premi nelle altre posizioni perchè il materiale è lo stesso. Inoltre toglie pressione al capotasto che alla fine ha solo la funzione di spaziatura delle corde. E poi anche la profondità e la larghezza dei canali del capotasto diventa ininfluente. Era una caratteristica costruttiva che oggi si è persa, è raro trovare delle chitarre con lo zero fret. Ma ora basta, non vorrei dire castronerie, non sono un esperto ma solo un appassionato di chitarre e di tutto il mondo che ruota attorno. Il Piero Angela che si è impossessato di me ti saluta 🤣🤣🤣
Lo zero fret, in genere si usava sulle acustiche ed elettriche, per evitare lo sbattimento di dover regolare l'altezza degli slot del nut, in genere era una pratica usata dai costruttori europei, quali Eko ad esempio o Framus, aveva inoltre la qualità di avere a vuoto, la stessa qualità sonora delle note ditteggiate, ma i puristi non lo gradivano molto, perché dicevano che a vuoto, si perdeva l'emissione di molti armonici... Per come la vedo io erano pippe mentali, c'è da dire però che molti lo usavano anche su chitarre corde in nylon, il che non funzionava un granché, perché il nylon tendeva a scivolare sullo zero fret, in quanto sia per la natura del materiale è sia per la tensione più bassa rispetto ad una corde in acciaio, si aveva una cirdiera instabile, soggetta a stonature indesiderate, e stranamente la perdita di armonici ( vedi puristi), sulle corde in nylon era evidente, specie sui bassi
Ciao Ste, molto carino questo pezzo, come al solito nei tuoi pezzi mi piacciono molto le soluzioni armoniche, mai banali. Se posso dire una cosa che forse è un po' di troppo è l'uso del trillo che potresti ridurre un po'. Il nylon a me piace sempre, è la chitarra che mi fa sentire a casa.
Ciao Giancarlo, grazie mille, hai ragione ma il trillo con la classica mi fa impazzire, ho trovato un altra Masetti in vendita in un negozio che conosco bene il titolare, è un esemplare più recente di questa, è del 1975, sarei tentato ad andare a provarla, solo che sono in pieno periodo di spese tra automobile e vacanze, ho paura che se vado a provare porto a casa lo strumento perché con tutte le Masetti che ho provato ho un feeling pazzesco, magari come suono a parità di costi c'è di meglio, ma come manici non ho mai trovato delle nylon così perfette per le mie mani.
Ok, dovete portare pazienza, ci sono arrivato, con molta calma ma ci sono arrivato, adesso ho capito cos'è lo zero fret, per cui @Mimmo e @Stefano, si ha la barretta di ferro subito dopo il capotasto, per cui Mimmo ci ha visto bene, ma in qualità sonora cosa implica avere lo zero fret? Lo chiedo a Mimmo che è un esperto ma chi vuole rispondermi ben venga, più risposte ricevo e più feedback edificanti avrò, e intanto ho capito cos'è sto zero fret, che mi ricorda una vecchia marca di elettrodomestici, la Zerowatt, ddddd
Ti ho risposto un po' più su, devo aggiungere però che la stabilità delle corde sullo zero fret, dipende molto anche dalla inclinazione della paletta, più la rampa delle corda è ripida, e maggiore è la stabilità della corda, quindi potrebbe essere che la paletta della tua chitarra abbia una inclinazione maggiore dei 45° standard
Grazie mille Mimmo, devo dire che così a tatto non mi pare più di tanto inclinata la paletta, messa a confronto con la Guild, la Masetti, ha la paletta con inclinazione minore, però sono cose che andrebbero verificate da gente esperta e non sicuramente da me.
Sulle chitarre classiche lo zero fret l'ho visto raramente, mentre è molto comune sulle chitarre Manouche. Sulle acustiche viene un po' disprezzato, perché viene visto come una scorciatoia per evitare il delicato lavoro di rifinitura del capotasto, da cui dipende molto la "morbidezza" del manico nelle prime posizioni, soprattutto nei barrè. Però bisogna dire che in genere con lo zero fret la regolazione delle corde nei primi tasti è sempre perfetta e ci sono musicisti che lo gradiscono per il fatto che il suono delle corde a vuoto ha lo stesso timbro delle corde "tastate" perché c'è sempre il contatto con il metallo del fret. Comunque l'inclinazione delle corde in una paletta finestrata è sempre maggiore rispetto alla paletta normale, che ha l'alberino delle meccaniche perpendicolare alla paletta e avvolge la corda a circa 1 cm di distanza dalla paletta. La paletta finestrata è usata sempre nelle chitarre classiche e qualche volta nelle acustiche , soprattutto nei modelli che riprendono le Martin vintage. Sembra che l'invenzione della paletta non finestrata sia stata motivata dalla necessità di sostituire una corda rotta più velocemente sul palco, avvolgendo i primi giri intorno all'alberino con le dita e usando la palettina della meccanica solo per intonare la corda. (Scusate sono andato un po' fuori tema, ma queste cose mi appassionano).
Complimenti ChickenSteven! Le tue composizioni sono sempre "fresche" e piacevoli, inoltre il tuo tocco è ottimo con le nylon guitar, con le acustiche e con le elettriche, cosa che ho sentito in pochi chitarristi, anche tra i super professionisti.
Mi hai fatto un grandissimo complimento, troppo buono sei.. In ogni caso è bellissimo leggervi quando tu e Mimmo che ne sapete a valanghe, vi dilungate nelle spiegazioni tecniche, traspare molto il vostro entusiasmo e passione della liuteria e dell'artigianato. Questa chitarra è assai vintage, è stata costruita nel 1968, la liuteria Modenese dei Masetti è storica per essersi tramandata in 3 generazioni a partire dagli inizi del 900 mi pare fino agli anni 90. In rete ho fatto diverse ricerche per documentarmi su questi artigiani, qualcosina si trova e c'è una storia interessante, questo modello oltre ad avere lo zero fret, ha il segnatasto al decimo tasto e non al nono come nello standard delle chitarre, ma tanto a me non cambia nulla perché suono senza vederli i segnatasti, ma è curioso sapere questa cosa.
Stavo giusto leggendo le ultime mail prima di partire per le vacanze, e poi ho letto la tua notifica al mio post, mi fa davvero piacere grazie mille Mirco, un saluto a tutti e buona estate:)
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Ciao, mi scuso se scrivo nei commenti ma come sapete io questo blog non ho ancora imparato ad usarlo dopo 4 anni che mi avete accolto.
RispondiEliminaTorno alla mia composizione, questo è un mio inedito scritto in questi giorni, mi è uscita subito così, mentre stavo suonando un brano del compositore Brahms, alla fine mi è piaciuta perché ha un po' di sonorità tipo walzer e un po' anche blues, mi girava in testa così, e non ho voluto stravolgerla, mi sembrava fluida e per quel poco che ne capisco anche convincente e visto che erano mesi che non vi proponevo nulla di mio ho pensato che magari a qualcuno potesse far piacere ascoltare questo piccolo brano strumentale, in ogni caso un saluto a tutti voi, buona giornata e buon fine settimana:)
Acustica, elettrica o nylon, le tue esecuzioni e i tuoi brani sono sempre perfetti, come pulizia e playing. Un po' ti invidio, ma con affetto eheheh Dici che dopo 4 anni non hai ancora imparato a usare il blog? E io, allora, che dopo 50 anni ancora non so usare la chitarra...🤣🤣🤣
RispondiEliminaMa sei sempre il solito mattacchione dddd.
EliminaCiao Ste e grazie mille, un abbraccio:)
Suona davvero bene ma c'è da dire che chi la suona fa la differenza, corde in nylon giusto? Ma ha lo zero fret, perché la ripresa è un po' troppo scura e non si capisce bene
RispondiEliminaGrazie troppo buono, ma cosa vuol dire zero fret?
EliminaBoh, dai miei monitor non sembra così scura la registrazione, sicuramente il fatto che le corde avranno un paio di anni la rendono sicuramente meno brillante
Mimmo si riferiva all'immagine troppo scura non al suono. Scura al punto da non vedere bene lo zero fret, cioè il tasto subito dopo il capotasto, cosa inusuale specialmente su una nylon. Almeno credo...
EliminaAh, capito, vedi che sono un ignorante?
EliminaSi il video è girato al buio con la sola torcia del cellulare accesa, però non so dare una risposta perché non so cosa sia sto zero fret, al massimo posso postare qualche altro filmato dove c'è luce così potete constatare meglio la cosa
ti metto un link a caso così capisci bene cos'è uno zero fret e se la tua chitarrella ce l'ha o no 😉 https://www.youtube.com/watch?v=_fziCh_NRuA
Eliminaahahahah, ma Ste, ti ricordo che non ci vedo, come faccio a dirti se la mia ce l'ha o no! Ahahahahah
Eliminabeh, scusa hai ragione. Ma dato che sapevo solo che eri ipovedente mi sono basato sul mio bassista, ipovedente anche lui, che in qualche modo, a fatica, riesce a intuire qualcosa dai video. Comunque, sto cacchio de zero fret è un tasto, una barretta, posizionata subito dopo il capotasto . Quindi le corde libere suonano come quando premi nelle altre posizioni perchè il materiale è lo stesso. Inoltre toglie pressione al capotasto che alla fine ha solo la funzione di spaziatura delle corde. E poi anche la profondità e la larghezza dei canali del capotasto diventa ininfluente. Era una caratteristica costruttiva che oggi si è persa, è raro trovare delle chitarre con lo zero fret. Ma ora basta, non vorrei dire castronerie, non sono un esperto ma solo un appassionato di chitarre e di tutto il mondo che ruota attorno. Il Piero Angela che si è impossessato di me ti saluta 🤣🤣🤣
EliminaAh, chiaramente Mimmo da liutaio saprebbe darti spiegazioni migliori...
EliminaLo zero fret, in genere si usava sulle acustiche ed elettriche, per evitare lo sbattimento di dover regolare l'altezza degli slot del nut, in genere era una pratica usata dai costruttori europei, quali Eko ad esempio o Framus, aveva inoltre la qualità di avere a vuoto, la stessa qualità sonora delle note ditteggiate, ma i puristi non lo gradivano molto, perché dicevano che a vuoto, si perdeva l'emissione di molti armonici... Per come la vedo io erano pippe mentali, c'è da dire però che molti lo usavano anche su chitarre corde in nylon, il che non funzionava un granché, perché il nylon tendeva a scivolare sullo zero fret, in quanto sia per la natura del materiale è sia per la tensione più bassa rispetto ad una corde in acciaio, si aveva una cirdiera instabile, soggetta a stonature indesiderate, e stranamente la perdita di armonici ( vedi puristi), sulle corde in nylon era evidente, specie sui bassi
EliminaSempre esaustivo e illuminante, grazie ancora.
EliminaCiao Ste, molto carino questo pezzo, come al solito nei tuoi pezzi mi piacciono molto le soluzioni armoniche, mai banali. Se posso dire una cosa che forse è un po' di troppo è l'uso del trillo che potresti ridurre un po'. Il nylon a me piace sempre, è la chitarra che mi fa sentire a casa.
RispondiEliminaCiao Giancarlo, grazie mille, hai ragione ma il trillo con la classica mi fa impazzire, ho trovato un altra Masetti in vendita in un negozio che conosco bene il titolare, è un esemplare più recente di questa, è del 1975, sarei tentato ad andare a provarla, solo che sono in pieno periodo di spese tra automobile e vacanze, ho paura che se vado a provare porto a casa lo strumento perché con tutte le Masetti che ho provato ho un feeling pazzesco, magari come suono a parità di costi c'è di meglio, ma come manici non ho mai trovato delle nylon così perfette per le mie mani.
EliminaOk, dovete portare pazienza, ci sono arrivato, con molta calma ma ci sono arrivato, adesso ho capito cos'è lo zero fret, per cui @Mimmo e @Stefano, si ha la barretta di ferro subito dopo il capotasto, per cui Mimmo ci ha visto bene, ma in qualità sonora cosa implica avere lo zero fret?
RispondiEliminaLo chiedo a Mimmo che è un esperto ma chi vuole rispondermi ben venga, più risposte ricevo e più feedback edificanti avrò, e intanto ho capito cos'è sto zero fret, che mi ricorda una vecchia marca di elettrodomestici, la Zerowatt, ddddd
un po ti ho risposto sopra , ma Mimmo ne sa sicuramente di più
EliminaGrazie mille Stefano, è comunque sempre edificante per me ogni tanto passare in osteria, imparo sempre qualcosa e questo vi fa merito e onore!
EliminaTi ho risposto un po' più su, devo aggiungere però che la stabilità delle corde sullo zero fret, dipende molto anche dalla inclinazione della paletta, più la rampa delle corda è ripida, e maggiore è la stabilità della corda, quindi potrebbe essere che la paletta della tua chitarra abbia una inclinazione maggiore dei 45° standard
EliminaGrazie mille Mimmo, devo dire che così a tatto non mi pare più di tanto inclinata la paletta, messa a confronto con la Guild, la Masetti, ha la paletta con inclinazione minore, però sono cose che andrebbero verificate da gente esperta e non sicuramente da me.
EliminaSulle chitarre classiche lo zero fret l'ho visto raramente, mentre è molto comune sulle chitarre Manouche. Sulle acustiche viene un po' disprezzato, perché viene visto come una scorciatoia per evitare il delicato lavoro di rifinitura del capotasto, da cui dipende molto la "morbidezza" del manico nelle prime posizioni, soprattutto nei barrè. Però bisogna dire che in genere con lo zero fret la regolazione delle corde nei primi tasti è sempre perfetta e ci sono musicisti che lo gradiscono per il fatto che il suono delle corde a vuoto ha lo stesso timbro delle corde "tastate" perché c'è sempre il contatto con il metallo del fret.
EliminaComunque l'inclinazione delle corde in una paletta finestrata è sempre maggiore rispetto alla paletta normale, che ha l'alberino delle meccaniche perpendicolare alla paletta e avvolge la corda a circa 1 cm di distanza dalla paletta. La paletta finestrata è usata sempre nelle chitarre classiche e qualche volta nelle acustiche , soprattutto nei modelli che riprendono le Martin vintage. Sembra che l'invenzione della paletta non finestrata sia stata motivata dalla necessità di sostituire una corda rotta più velocemente sul palco, avvolgendo i primi giri intorno all'alberino con le dita e usando la palettina della meccanica solo per intonare la corda.
(Scusate sono andato un po' fuori tema, ma queste cose mi appassionano).
Zero Fret e palette finestrate potrebbero essere degli argomenti interessanti per il nostro "Pips Corner" ...
EliminaComplimenti ChickenSteven! Le tue composizioni sono sempre "fresche" e piacevoli, inoltre il tuo tocco è ottimo con le nylon guitar, con le acustiche e con le elettriche, cosa che ho sentito in pochi chitarristi, anche tra i super professionisti.
RispondiEliminaMi hai fatto un grandissimo complimento, troppo buono sei..
EliminaIn ogni caso è bellissimo leggervi quando tu e Mimmo che ne sapete a valanghe, vi dilungate nelle spiegazioni tecniche, traspare molto il vostro entusiasmo e passione della liuteria e dell'artigianato.
Questa chitarra è assai vintage, è stata costruita nel 1968, la liuteria Modenese dei Masetti è storica per essersi tramandata in 3 generazioni a partire dagli inizi del 900 mi pare fino agli anni 90.
In rete ho fatto diverse ricerche per documentarmi su questi artigiani, qualcosina si trova e c'è una storia interessante,
questo modello oltre ad avere lo zero fret, ha il segnatasto al decimo tasto e non al nono come nello standard delle chitarre, ma tanto a me non cambia nulla perché suono senza vederli i segnatasti, ma è curioso sapere questa cosa.
Arrivo tardi ma il pezzo è bello ed è giusto dirtelo!
RispondiEliminaStavo giusto leggendo le ultime mail prima di partire per le vacanze, e poi ho letto la tua notifica al mio post, mi fa davvero piacere grazie mille Mirco, un saluto a tutti e buona estate:)
Eliminabrano molto bello!
RispondiEliminaGrazie mille!
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