venerdì 24 febbraio 2017

Stradivari, non solo violini...

Forse non tutti sanno che....Era ,anzi è una rubrica della "settimana enigmistica", ma voi Coockers lo saprete di sicuro, cosa? Che Stradivari non costruiva solo strumenti ad arco, ma è stato anche il precursore della chitarra romantica, che si è evoluta nei secoli nella chitarra classica, per approdare poi alla acustica che noi amiamo tanto, mentre in Italia, specie nel sud , ha preso una strada che non ha stravolto troppo la fisionomia di questa Stradivari Sabionari, facendola evolvere nella chitarra battente, che conserva ancora i cinque cori doppi, anche se le corde al contrario della Sabionari, non sono più in budello, ma in acciaio, comunque la struttura del corpo chitarra, rimane pressoché invariata, sia come dimensioni che come forma dei lobi, qui di seguito un paio di video esplicativi






19 commenti:

  1. Suona come un clavicembalo formato parlor , niente male. Mi piace di più quando arpeggia o fa note singole , gli accordi pieni sembrano un po' impastare. Resta un strumento storico , probabilmente antesignano di tutto ciò che oggi suoniamo sui nostri divani :-)

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    1. Secondo me dipende molto dalle corde in budello, ma anche dal tipo di registrazione, se fai qualche giretto su YouTube, troverai qualche registrazione migliore, anche perché nel secondo video si parla di attacco e sustain, e a detta del Prof. Questa ne ha da vendere

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    2. Non so se hai visto l'ultimo video di fingerpicking.net dove presentano l'omnia della heart sound , il tizio suona uno strumento simile , se non uguale . Bello !

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    3. Non l'ho visto ma corro a guardarmelo grazie Ste

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    4. Visto Ste, trattasi di una splendida battente con fasce e fondo a doghe, il fondo è curvato tipo Ovation, ma la peculiarità di questa battente è quella di avere una sola catena trversa posta all'alezza della piega del top, ciò gli conferisce un'attacco immediato ed una buona dose di armonici, perchè la tavola non avendo limitazioni strutturali vibra da paura

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    5. OT: è da tempo che aspetto un demo di questo Omnia Heartsound applicato alle chitarre acustiche. Ho visto demo ufficiali con contrabbasso, chitarra battente, clavicembalo, ma a parte una demo generica di Massimo Varini quando il prodotto era ancora in forma di prorotipo, sulle chitarre acustiche ancora nulla. Strano.

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    6. Proprio perché nasce come Più per strumenti non amplificabili, vuoi per peculiarità costruttiva, e vuoi perché trattasi di strumenti storici, sui quali nessuno si sognerebbe di fare fori e modifiche di sorta, per le chitarre c'è di tutto e di più per amplificarla

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  2. Trovo che abbia un suono veramente affascinante, meraviglioso, forse anche grazie alle dita del maestro Ugo Nastrucci ... mi fanno solo un po' impressione lo sfondo dei muri scrostati della stanza della "accademia del ricercare" di Romano Canavese.
    La qualità dello strumento si evidenzia ancora meglio in questo video:[video]https://www.youtube.com/watch?v=yGKan6eX5ug[/video]

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    1. Si Beppe anche io mi sono innamorato di questa chitarra Stradivari Sabionari, Nastrucci ci tira fuori il meglio, ma lo strumento malgrado la cassa piccola ha una potenza di emissione da paura, come avrai notato la tecnica che usa è la stessa che si usa sulla chitarra battente, qui ad esempio Francesco Loccisano suona una tarantella, ed anche se la sua battente ha una forma evoluta e le corde in acciaio, si sente che è una pronipote della Stradivari
      [video]https://www.youtube.com/watch?v=zzJAEk1XIxI[/video]

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  3. La chitarra battente ha un suo fascino arcaico. Anche se mi sembra confinata in un ambito per così dire "etnico" proprio a causa della sua sonorità così particolare (come del resto molti altri strumenti troppo intimamente legati alla cultura che li ha generati). Proprio come per la Stradivari Sabionari uno strumento sìffatto, fatica ad uscire da un certo stereotipo.
    Penso al faticoso studio, al costo esorbitante, al limitato ambito percorribile di certi strumenti a corda:
    [video]https://www.youtube.com/watch?v=dfo-ILp9Sk4[/video]

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    1. Non sono proprio d'accordo Max, guardati qualche video di Francesco Loccisano, a parte l'uso folcloristico, è riuscito a ridare vigore ad uno strumento antico toccando ambiti, che poco hanno a che fare con le radici della chitarra battente

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    2. Io credo che nessuno strumento polifonico, sia limitato ad un singolo genere musicale, l'importante è avere la voglia ed il coraggio di sperimentare, e spesso in questa ardua opera ci riesce chi non ha alcuna formazione musicale, ma tanta voglia di esprimersi in musica, vedi appunto i primi bluesman, che suonavano ciò che riuscivano a rimediare, suonando in funzione del loro sentire, piuttosto che in funzione dello strumento che si ritrovavano per le mani

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    3. Un esempio di come la battente può offrire altri spunti, lo puoi ascoltare nel brano di Francesco Loccisano dal titolo : il bacio, ti accorgerai come è ampia la tavolozza di questo strumento malgrado sia privo di bassi che accentano la melodia...

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    4. ...O ancora meglio: "Kaos Kalabro" sempre di Francesco Loccisano....Insomma voglio dire, l'importante è avere idee

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  4. Alle mie orecchie ignoranti in materia, queste chitarre conservano la stretta parentela col liuto. Sono strumenti nuovi, diversi per forma e dimensioni, per molti aspetti sembrano una forma di semplificazione dello strumento di riferimento, ma ne conservano la matrice sonora. Spesso la "modernità" consiste in una semplificazione.

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    1. A parte qualche somiglianza sonora, ci vedo poco e niente con il liuto, anche la tecnica per suonare i due strumenti è completamente diversa, così come l'accordatura, le sonorità che la assimilano al liuto sono più che altro date dalle corde di budello che gli conferiscono un suono medioso

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    2. Dicevo proprio somiglianza di suono. Le mie orecchie mi rimandano direttamente al liuto, gli occhi ovviamente no.

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  5. Chitarra battente e...Tarantella napoletana!
    Alla fine un musicista Campano, qualsiasi sia il suo stile, deve capitolare e prendere coscienza del fatto che il suo Blues non puo' essere quello Nero, ma quello Napoletano, di cui la Tarantella e' uno stile triste-allegro-malinconico. Proprio come il Blues. Ma non afroamericano, bensi' napoletano. E quindi italiano. Nostro.

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