Ho trovato le tablature di questo brano in un sito ungherese dedicato a Tommy Emmanuel, ma ricco anche di tab di altri chitarristi.
Non conoscevo Buster B. Jones: è veramente un chitarrista eccezionale con una tecnica spaventosa e un repertorio che varia dal più tipico fingerpicking (Merle Travis, Chet Atkins, Jerry Reed) al funky-jazz passando per la classica. È stato soprannominato "The Machine Gun" per le mitragliate di note che è in grado di produrre, veramente dita che volano!
Il titolo del brano riportato sotto (fingers in flight) è però riferito ironicamente al suo amico Marcel Dadi, morto nel tragico incidente aereo del volo TWA 800, tristemente famoso.
Il pezzo mi era parso bello e abbordabile: eseguito ad una velocità umana e senza posizioni particolarmente complesse per la mano sinistra. L'apprendimento è stato comunque faticoso per le difficoltà ritmiche non trascurabili, almeno per me.
Vi allego anche un lungo filmato che dà una panoramica del chitarrismo eclettico di Buster B. Jones (al minuto 20:35 c'è anche "fingers in flight").
Dimenticavo, il blog ungherese pieno zeppo di tab lo trovate all'indirizzo https://tommyemmanuel.wordpress.com Nel riquadro "fingerpicking" a destra trovate le sezioni dedicate a Buster B. Jones e altri chitarristi acustici.
RispondiEliminaBravo Beppe, hai un gran bel tocco preciso e pulito, non ci sento incertezze ritmiche. Sembra un pezzo facile perchè lo suoni bene, ma non credo sia facile. Dalla piccoletta ci cavi fuori proprio un bel suono, tra l'altro mi sembra che sia una accordatura non standard e la regge bene.
RispondiEliminaGrazie Mirco. L'accordatura è un drop D (il mi basso accordato in re), niente di straordinario, ma trovo che assieme alla DADGAD siano le accordature ideali per la RK.
EliminaHai guardato il secondo video? Non conoscevo Buster, lo trovo fenomenale, ha un timing, una scioltezza ed una precisione di tocco pazzesca. Ha studiato molto lo stile di Merle Travis, Chet Atkins e Jerry Reed, ma ha rielaborato il tutto in modo personale (particolare anche la scelta di chitarre nylon strings) e non si limita al fingerpicking in stile country.
EliminaSi, lo conoscevo (come dimenticare la chitarra col nome a caratteri cubitali?! :D ) Fenomenale.
EliminaEh si, e pure la chitarra (probabilmente di liuteria) con nome e mitraglietta intorno al 16 tasto ... Fa una bella coppia con Tom Bresh, che suona quella orrenda Martin con palettona fender, con cui ha fatto anche un disco in duo.
EliminaBaster Gions! Gran bella ginnastica per le dita, altro che Ingvai Malmstin! Devo prenderne qualche esempio per imparare qualche trucchetto quando l'artrosi mi blocca le giunture delle dita e queste ritardano a riscaldarsi...
EliminaNon conoscevo Buster neanche io , e ti ringrazio per la segnalazione ( il secondo video è molto molto interessante ). Sono stradaccordo con Mirco , il pezzo sembra facile perchè lo suoni tu in maniera disinvolta , bravo Beppe. In alcuni punti ci sono passaggi e progressioni tipiche di Emmanuel , non so se sia un incontro di stili o se qualcuno ha preso da qualcunaltro. Non che importi , la musica è bella perchè è bella , non perchè la scritta questo o quello. Anzi , oggi è bella perchè l'hai suonata tu ( e non l'avevo mai ascoltata da altri! ):-)))))))
RispondiEliminaGrazie. Mi fa piacere condividere le mie scoperte in ambito chitarristico e sono contento che tu abbia apprezzato Buster B. Jones. Non è molto noto qui da noi, forse perchè è mancato nel 2009 dopo aver raggiunto una certa notorietà, grazie ad alcune competizioni vinte solo nel 1988 e nel 1990, con cui si fece notare da Chet Atkins.
EliminaCredo che Buster abbia in comune con Tommy molte influenze, il fingerpicking classico con basso alternato e lo stile country dei chitarristi che citavo più sopra, ma anche il jazz che si rivela nelle progressioni di accordi (e mi viene in mente Duck Baker) le ritmiche funky ...
In questo video si evidenziano le radici comuni, ma il diverso stile improvvisativo di Tommy, Buster e Duck ...
Elimina[video]https://www.youtube.com/watch?v=svGpY8bsM7k[/video]
Bravissimo Beppe, invidio la tua costanza nello studio dei pezzi e la precisione con cui suoni
RispondiEliminaAnche la RK suona proprio bene.
Non conoscevo il chitarrista che hai segnalato davvero velocissimo. Nel video qui sopra viene un po' sovrastato da Tommy Emmanuel, anche per via della voce più grossa della sua chitarra.
Mi chiedo cosa possano essere quei due cosi scuri a forma di saponetta che sono appiccicati al top di entrambe le chitarre...
già... il mistero delle saponette nere! (una nuova pippa all'orizzonte)
EliminaNon sono nere , ma tartarugate... qualcuno si domanda cosa siano nei commenti al video , ma nessuna risposta ad oggi. Un porta plettri ? Un aggeggio su cui tambureggiare ? O è legato alla risonanza e/o all'amplificazione ? Bella pips , ci mancava :-)))))))
EliminaAl termine di lunghe ricerche si rischia di scoprire che quelle due scatolette a forma di portasapone non sono altro che due portasapone. Per far durare le corde, non raccomandano sempre di suonare con le mani pulite? Buster è un tipo previdente, entrambe le chitarre sono sue e le ha dotate di portasapone. Punto! Per me va bene così.
EliminaDuck è un'anatra, sta sempre a mollo e non ne ha bisogno!
EliminaNon fa una piega!
Eliminao_o ?
EliminaMe lo sono chiesto anche io cosa fossero quei portasaponette tartarugati ... ma non ho trovato niente su internet al riguardo.
EliminaRiguardo alla sua velocità, è curiosa la spiegazione che dà subito dopo il primo pezzo nel video "guitar portrait". Dice che quando ha incominciato a studiare i pezzi dei suoi chitarristi country preferiti usava un giradischi economico che riproduceva ad una velocità maggiore del normale, ma lui non lo sapeva, per cui ha imparato a suonare quei licks ad una velocità superiore. Chissà se è vero o solo una boutade.
(i portasapone sono due acceleratori!)
EliminaNei commenti del video qualcuno sostiene che siano degli accordatori elettronici che si applicano col biadesivo al top, abbastanza diffusi neglli anni 90.
EliminaPuò darsi che un grammofono o un registratore approssimativi creino dei guai. Oppure inattesi risultati tecnici ed espressivi. È ormai notorio che le incisioni di Robert Johnson furono eseguite a una velocità scorretta. Riprodotte a velocità normale risultavano di almeno un tono più alte. L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica riserva comunque sorprese considerevoli.. (Parlo io che non so registrare un pezzo che è uno, figurarsi. Segno che il silenzio mi si addice 😎)
EliminaCome quando impari un pezzo da un vecchio disco rovinato...
Elimina[video]https://www.youtube.com/watch?v=NebVA80hum8[/video]
Eh, Bollani! Di fatto, la perfezione è sterile, l'errore assai fecondo..(Cicero pro domo sua)
EliminaBravo Beppe, hai un tocco ed un timing invidiabili, direi che il brano non è così facile, e sei tu che lo rendi facile agli occhi di chi guarda, ti invidio la costanza e la voglia continua di imparare, oddio, un po' ce l'ho anche io, ultimamente dopo il post su Paul Brady, mi sono tirato giù Arthur McBride, rigorosamente in open G ma in fingerpicking, perché in flatpicking dopo aver raccolto per venti volte il plettro da terra, nel giro di due minuti, ho desistito 😁😁
RispondiEliminaP.S. grazie per la dritta!
Io sto cercando di imparare col plettro, in flatpick, tutti i pezzi ragtime o fingerstyle di Giovanni Unterberger, almeno quelli che mi sono sempre piaciuti e che faccio da 30 anni in fingerpicking. Beh, ci ho messo 30 anni per impararli in finger e molti li ho dimenticati; adesso vediamo quando ci metto per trasportarli in flat!
Elimina"a cap nun adda patisc" (La capa non deve mai soffrire!).-
Ps. Il sito Wordpress e le tab di Tommy lo conosco da anni ed anni ma, beh, in genere i pentagramma non sono tanto precisi ed in altri bisogna aiutarsi anche con l' orecchio e con spartiti piu' accurati trovati su e-mule e su google libri, comparandoli e scrivendone di propri di conseguenza.
bellissima esecuzione, beppe! come spesso accade le cose che proponi mi fanno venir voglia di tornare a cimentarmi con questi pezzi belli e intricati, che all'inizio sembrano non bastare le dita. è un po' troppo che sto trascurando la chitarra, mannaggiammè!
RispondiEliminaGrazie Andrea. In realtà, questo pezzo non è molto complicato, come tecnica della mano sinistra o della destra, è solo un po' complesso dal punto di vista ritmico.
EliminaSe non lo conscevi, fatti un giro su quel blog ungherese dedicato a Tommy Emmanuel, è veramente un pozzo di tab (anche ben fatte, checchè si dica più sopra)
Caro Beppe, l' ho detto io.
EliminaComunque provare per credere: e' sufficiente confontare gli spartiti originali ( quelli che puoi trovare parzialmente su Google libri) con quelli in questione e noti subito la grande differenza sia nella diversa facilita' di lettura sia nella diversita' di trascrizione, anche se forse qualcuno puo' essere attirato piu' dalla seconda; e' tutta questione di abitudine, secondo me. Per esempio sono impazzito nel cercare di "corregere" "Travelling Clothes" del grande Tommy, che non mi sembrava tanto accurata anche se la divisione c'era tutta. Anzi, a tal proposito nel bridge mancava la parte iniziale ed infatti l'ho dovuta recuperare dalla pag. 79 del numero 343 di Chitarre, trascriz. a cura di Massimiliano Cona, Travelling clothes part 2. Poi chissa'...su youtube ho scovato esecuzioni di Tommy antecedenti a quella definitiva, leggermente diverse, e forse qualche presunto errore proviene da la', mah.
Comunque niente di male, ognuno si costruisce il proprio modo di procedere nell'apprendimento di un brano e, a ben vedere, in una trasrizione la cosa essenziale e' che ci sia la divisione giusta delle battute, la sigla degli accordi originali e la melodia anche solo accennata; per il resto...tocca a noi, no?!?