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lunedì 5 gennaio 2015

ciao pino

E anche Pino se ne va. Mi tengo stretto il ricordo di uno straordinario concerto nel parchetto vicino casa mia...molti, molti anni fa.

13 commenti:

  1. Un brutto risveglio , anche se ultimamente non lo seguivo molto , resta per me un artista enorme capace di coniugare le varie anime di Napoli , e non solo . Ha segnato molte tappe del mio passaggio tra adolescenza e età adulta , e le sue canzoni mi hanno costretto ad imparare sulla chitarra cose nuove , e non sempre facili.
    Davvero un grande ciao Pino , mi mancherai parecchio.....

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  2. ......ero in bagno a lavarmi i denti, mio figlio e` entrato: " e` morto Pino Daniene, non sto a scherza`", mi sono precipitato in cucina per sentire la notizia, e subito mi ha assalito un senzo di rabbia e` di abbandono, le stesse che ho provato il 31 dicembre, quando anche un mio collega di lavoro se ne e` andato...... mi e` venuto da dire: ma che si fa cosi`!!! Senza un saluto!?!? Non vi nascondo che in qursto momento sto piangendo, e il dolore si fa piu` grande perche` mia moglie ha messo su un CD di Pino, e il contraso tra la sua voce e il suo ricordo hanno provocato in me una reazione, come quando si mescola il bicarbonato e succo di limone, una montagna di ricordi e di sensazioni dsi sono affollati nella mia testa......mi sento davvero giu`!!!! Ciaoo Pinuccio, ci mancherai, spero, anzi sono sicuro che Massimo Troisi ti sara` venuto a prendere, per non farti sentire solo.....

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    1. caro Mimmo, la morte è l'ultimo atto della vita, essenziale, utile, positivo, perchè toglie di mezzo quello che è vecchio, qualunque cosa o chiunque esso sia, degradato o non più adatto, per lasciare il posto al nuovo, al cambiamento.
      Sono tornato proprio ora da un funerale del quale non voglio assolutamente parlare, ma da qualunque punto lo si guardi, questo è.

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    2. Nessuno è insostituibile e a tutto ci si abitua per forza, cruda verità. A volte l'ultimo atto essenziale della vita appare pietoso, risolutore e giusto, ma in certi casi sembra arrivare con la stessa sbadata leggerezza di uno che sbaglia orario e ti viene a trovare mentre sei ancora in pigiama. E non gli puoi nemmeno offrire un caffè mentre ti vesti, ti porta via come sei senza badare se sei nudo o vestito, malato o sano, mediocre o geniale, buono o cattivo. Passava semplicemente di lì e gli è venuto in mente di salire da te.
      Non so come sia successo per Pino Daniele, si sa che aveva problemi di salute, ma quando l'essenziale Atto Estremo si muove con la stupida banalità del Caso, fa girare i coglioni!

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    3. ... a proposito: bravo Rev, una versione da pelle d'oca! Sei proprio davvero bravo!

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    4. Sono dello stesso parere di Mirco, la morte non tiene conto di chi sei e di che cosa fai, arriva come un guasto improvviso ed e`inreversibile, e ti cancella come un segno di matita.... e` vero che serve a rinnovare..... ma il nuovo e` sempre meglio del vecchio!?

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    5. aveva già avuto un infarto qualche anno fa che gli aveva quasi portato via del tutto la voce, che era diventata ancora più sottile e tutta di testa. Ma era un gran musicista e lo ricordo nella sua storica formazione con Senese, Zurzolo, DePiscopo, quelli di Napoli Centrale insomma, e altri che ora non ricordo. Era buona musica.

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    6. Il mio ricordo va all'anno del militare, ricordo che nelle notti in cui ero di guardia, avevo uno dei primi walkman, e la cassetta di "nero a meta`", alla fine del militare, l'avevo consumata....

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  3. Interpretare le sue canzoni e chiudere gli occhi su quei pezzi che magari abbiamo ascoltato solo un po' distrattamente è il modo migliore per ricordarci di Pino..
    Un grande artista, un musicista che ho conosciuto un po' più a fondo solo in questi ultimi anni, perchè nel periodo del suo maggiore successo ero interessato ad altri sound ed ad altri autori, però è inconfutabile che ha scritto, suonato e cantato cose eccelse..

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  4. Merda! Torno da 10 giorni di isolamento sulla mia splendida montagna, e la prima cosa che mi trovo sul scito è questa notizia ... incomincia bene il 2015.
    Lui e Dalla sono i due cantautori che ho amato di più, anche se negli ultimi tempi correva anche lui dietro al mercato. Comuque anche la sua ultima produzione rimane due spanne sopra al "nuovo che avanza".
    Era malato di cuore da tempo e forse gli è stata fatale la distanza dai centri abitati, del casale nel grossetano dove si trovava: in questi casi la tempestività dei soccorsi ti può salvare la vita.
    Complimenti al rev. per questa splendida versione del brano di Pino: la maliconia che traspare sembra un accorato saluto, ma vedo che è stato caricata sul tubo nel 2012!

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    1. e sì la registrai due anni fa. Mi era appena arrivata la moretta (grazie anche all'interessamento a Napoli di JebStuart, che saluto). E così mi venne di fare in napoletano un po' approssimativo, questa canzone piccola piccola ma con un testo bellissimo.

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