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giovedì 11 aprile 2013

Scalzagat

Ma anche Calzagat...l'origine del nome la ignoro, ma li ho mangiati oggi.
Me ne ha portato un piatto una mia amica che abita qui di fronte. Ma cosa diavolo sono?
Vi fu un tempo in cui nelle campagne padane i contadini (al contrario ovviamente dei proprietari terrieri) avevano, come compagna della vita, la fame. Una fame feroce, radicata, antica. C'era la polenta per fortuna a riempire la pancia, anche se a lungo andare, mangiare solo polenta poteva creare problemi di salute enormi. Era gente inoltre che faceva lavori pesanti ed era un bel problema raggiungere le calorie giornaliere necessarie.
La "razdora" allora (il potere nelle famiglie si trasmetteva per via matriarcale) preparava gli scalzagatti: cioè polenta mescolata ad un sugo di pomodoro e fagioli. Fagioli? Già, il sugo di carne era roba per signori, e allora si mettevano i fagioli che hanno un contenuto proteico simile.
La si mangiava calda appena fatta, ma anche nei giorni successivi quando, fredda e ormai rappresa, la si tagliava a fette  e la si friggeva nello strutto.
Il fritto mi è proibito (che è tanto buono mannaggia) allora ho tagliato a fettine sottili la scodellata ormai fredda e rappresa e le ho fatte abbrustolire in una padella antiaderente. E' un cibo dal sapore semplice e povero. Mangiandolo, non si può fare a meno di andare alla memoria di un tempo antico e terribile. Ma queste antiche ricette servono anche a questo: una ideale comunione con chi c'era prima di noi, con la loro durissima vita piena di tribolazioni.
Poi, davanti al fotografo, per lasciarci la loro immagine, si mettevano ingenuamente in posa nel loro vestito migliore e da quelle ingiallite fotografie ancora ci guardano.


24 commenti:

  1. ...ci guardano sempre un po' arcigni e quasi mai sorridenti. Probabilmente era un monito: "noi vi lasceremo un mondo migliore, sarete capaci di fare altrettanto coi vostri figli?".
    No.

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    1. io che sono vegetariano mangio polenta e anche fagioli

      reverendo hai detto che ti piaceva molto hai visto qui

      http://www.soundslice.com/yt/m_g66h58bxg/

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  2. Io conosco tanti "scalzacani" ....... ma è altra storia ;-)

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    1. a si... gli scalzacani
      La parola «scalzacane» (o «scalzacani») ha un padre che ne garantisce l' effetto spregiativo: Pietro Aretino (1492-1556), che la usò nella sua opera «Ragionamento delle corti». Il testo diceva: «Quanti scalzacani, quanti sciaguratini non atti a mestier niuno né a fatica alcuna». Fra i tanti autori che si potrebbero citare, va ricordato il Manzoni del XIV capitolo dei «Promessi Sposi», quando intorno a Renzo viene pronunciata questa frase: «Ora - mormorò un altro - ogni scalzacane vorrà dir la sua». Con «scalzacane» si indica una persona misera e malvestita, di scarse capacità, del tutto inetta. Si tratta di parola composta dall' imperativo del verbo «scalzare». Secondo un' ipotesi del dizionario etimologico Cortelazzo-Zolli, «scalzare» significa anche «tirar calci», quindi «scalzacane» sarebbe chi tira calci ai cani e sa fare solo quello.
      Fantastico direi ripensando a tante persone che conosciamo bene e che da tanti anni cerchiamo di togliere dal trono !!!
      ahahahahahahahahahahahahah

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    2. vabbè ....... io l'avevo fatto solo trapelare ..... tu sei stato estremamente esplicito ma il senso è proprio quello ......... guarda i nostri politici e vedi se trovi una definizione più azzeccatta ......e non solo tra i politici ovviamente;-)

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    3. ovviamente....volevi dire i professionisti che professionisti non sono....

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  3. La polenta, il pane quotidiano dei contadini padani.
    E come non ricordarsi dello "scopeton" l'aringa appesa a un cordino sulla tavola da pranzo su cui si strusciavano le fette di polenta abbrustolita per dare un po' più di "sapore".
    Quella si che era fame, altro che i capricci di tanti adolescenti che non mangiano questo o quell' altro.. "Non mi piace, è grasso, mi fa schifo.." erano parole sconosciute in quegli anni di miseria.
    Polenta e fagioli.. che bontà.. poi immagino un inevitabile concerto di mezzanotte.. di fuochi artificiali..
    ;-)))

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    1. presente.... io mi ricordo....

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    2. Mio Nonno diceva: "chi mangia l polenta e beve l'acqua, alza la coscia e la polenta scappa", ma credo che lo diceva, più che altro per giustificare il suo amore per il vino ;-))

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  4. Mia Nonna la faceva molto simile ma senza sugo di pomodoro, ci metteva un poco di sfrizzoli,ed i fagioli, e dalle sue parti si chiamva: "R'Muocc".... la R con l'apostrofo, sarebbe l'articolo il ;-))))) Neppure io so il nome da dove derivi, ma era un piatto semplice, che riempiva :-))

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  5. La polenta è un piatto poco frequentato nelle nostre latitudini , dove i contadini si portavano la matriciana anche sui campi. Ma sia per l'ormai enorme offerta del mercato globale , e sia per le mie discendenze da parte di nonna materna venete , ho avuto la fortuna di conoscerla sin da bambino , e mi piace in tutte le salse.Gialla , bianca , con i sughi o abbrustolita con il formaggio fuso sopra , una vera bontà.Certo , oggi che possiamo sceglierla tra mille piatti e non unica risorsa... La fame non c'è più , ma la pancia vuota ha lasciato altre cose da riempire , e il cibo per la mente , pormai , latita sugli scaffali degli ipermercati...

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    1. mi piace fritta con sopra le uova.
      Mia nonna friulana di confine (con l'Austria) faceva una fantastica polenta e merluzzo....

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    2. Occhio che se vai un ristorante chic e nel menù trovi.. filetti di pesce azzurro adagiati su un letto di pasticcio di mais.. a l'è pulenta e merluss !!
      ;-)))

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    3. fritta e con le uova? Vai giù robusto eh? Beato te.

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    4. un po' di polenta e un uovo... che vuoi che sia

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    5. Meglio "pulenta e merluss" che pulenta e pangasio (ma che faccia ha il pangasio in natura?)
      è forse come il pesce padulo? Quello che nuota all'altezza del c..o?

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    6. no il padulo è tipico dell'italia è una razza protetta dai politici perchè ha le stesse loro abitudini, mentre il pangasio arriva da grossi allevamenti in vietnam (sul fiume mekong) Un pesce carente di Omega 3 e sottoposto ad una vita in acque non proprio ottimali. Le ricerche confermano la presenza saltuaria di tracce di pesticidi, Pcb e mercurio ma molto al di sotto dei limiti di legge nei campioni esaminati in un lavoro realizzato nel 2009 dall’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno.
      Comunque basta alzare le soglie minime di rischio e tutto va a posto.

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    7. https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRi-X-ZcNJjZkF4RDZvAPzsVs_v-rU0kT8PZ9Lahunu-aHPKioTcQ

      Ecco il pangasio.. il mio pescivendolo non me lo consiglia per i motivi che ha elencato Lambert.. però se vai a mezzogiorno non ne ha più nemmeno una fetta perchè costando molto meno del pescato nazionale viene venduto tutto..
      Ci sono pesci dei nostri mari tipo il Pesce Mollo che costano poco, mi sembra intorno ai 9 euro al kg e ha un sapore delicato e cotto al vapore con un goccio d'olio d'oliva e di limone è un ottimo alimento..
      Il pesce padulo mi ricorda le battute e gli scherzi di quando ero un "cinno" di Bologna..
      ;-))))

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    8. forse anche tu sai che non mangio carne e neanche pesce ma qualche idea ce l'ho....tra l'altro l'ho assaggiato (non sono un vegetariano fondamentalista) il gusto e l'odore non sono certo dei migliori ma costa poco e la gente carnivora avendo meno da spendere si adegua, certo mangiare fagioli o soya costa molto meno ma fa meno chic..
      a quasi tutti questi tipi di pesce delicato vengono aggiunti polifosfati
      consiglierei di vedere questo filmato.
      http://www.youtube.com/watch?v=6NtLkuJ73Bc&feature=player_embedded#!

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    9. Si, conosco le tue abitudini alimentari, ho anche altri amici che condividono le tue scelte.
      Ho visto il filmato.. soprattutto non dobbiamo dimenticarci, noi italiani, le porcate che abbiamo fatto e continuiamo a fare riguardo la conservazione, le date di scadenza, il congelamento, gli allevamenti di mitili vicino allo scarico di depuratori, ecc ecc ecc.. mentre dall'altra parte ci sono pescatori e allevatori onesti che lavorano e urlano poco come ha detto la Gabanelli nel servizio..
      ;-)

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  6. "Scalzagat" a dire il vero è termine montanaro dell' Appennino. In pianura lo stesso piatto viene chiamato "paparucc" (con la c dolce). E quando si vuole dire di qualcuno cha ha la faccia da fesso con i brufoli, si dice "faza da paparucc" eh ehe he

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  7. paparuch alla spagnola (con la ci dolce come Che Guevara)
    fantastico.....

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