domenica 21 aprile 2013

Una storia all'italiana

Dopo il casino dell'elezione del capo dello stato, non posso resistere senza raccontare la mia storia di politico...
Tempo fa, per motivi troppo lunghi da spiegare, mi sono ritrovato quasi senza accorgermene, membro del consiglio comunale Lavori Pubblici (area PD) del comune in cui abito e, questa è più forte: nel direttivo del circolo PD sempre del mio paese (prima cintura Nord di Torino).
Dico subito d'aver accettato esclusivamente per vedere come funziona la politica, pur in scala ridotta, se riferita alla realtà del mio comune.
Dunque, alla prima riunione del consiglio Lavori Pubblici bisognava eleggere il presidente e il segretario, così con un certo stupore mi sono ritrovato seduto al tavolo che conta, nella sala consigliare (quella buona...) ovviamente non conoscevo nessuno e non avevo la minima idea di quel che sarebbe successo e peggio, di quel che avrei dovuto fare o dire, quindi ero un po' preoccupato vista la mia totale ignoranza.
Brevemente, la prima mezzora è passata ascoltando i presenti parlar male e insultare in ogni modo Grillo (l'attività principale nel PD) dopodiché la votazione che sintetizzo in poche parole: In un orecchio mi è stato detto chi votare e l'ho votato. Facilissimo, e io che mi preoccupavo...
Però l'apoteosi è stata la mia prima riunione al direttivo PD, anche li la prima mezzora se n'è andata a sparlare di Grillo, poi s'è discusso del gravissimo problema da affrontare. Ora dovete sapere che al mio paese da quasi sempre il sindaco è PD e anche quest'ultima elezione è stata vinta dal rappresentante PD, allora dove sta il problema vi chiederete? Ma è semplice! Elementare! Lapalissiano! Questo sindaco è dell'area dei Renziani, mentre il nostro rappresentante (area Bersaniani) è stato sconfitto, senza contare i nemici storici dell'area dei Vendoliani, insomma ascoltando i vari interventi mi sembrava di essere in una gabbia di matti e, la domanda che mi frullava in testa era. "Ma scusate, non siamo tutti PD?" Però mi son guardato bene dal farla, c'avrei fatto una figuraccia...
Ripeto, non mi sono mai interessato di politica, del PD non mi frega niente (ho votato cinque stelle...) e ammetto che un po' vigliaccamente ho accettato questa proposta SOLO per vedere da vicino come funziona.
L'impressione è stata che la sindrome della riunione condominiale dove tutti sono contro tutti, regni sovrana, e che se SOLO i partiti guidati da un unico capo hanno dato vaghi segnali di coerenza qualcosa vorrà pur dire no?
Ma allora, mi vien da pensare che l'italico popolo non sia mai cresciuto, a partire dal referendum pro o contro monarchia in poi, il pollaio non s'è mai placato. Non sarà quindi che (lancio una provocazione) aveva ragione lui quando diceva:
"Governare gli italiani non è difficile, è inutile..."

20 commenti:

  1. Provocazione? Mi sa che avesse ragione...d'altra parte il duce aveva sempre ragione eh eh.
    Anche la mia carriera politica è defunta sul nascere: mi ero offerto per lavorare ai banchetti elettorali...si vede che hanno fiutato la sincerità e l'ingenuità della mia offerta e questa non va, no no, proprio non va.

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    1. "Alla vigilia della conclusione del mio mandato voglio sottolineare come la conclusione corrisponda pienamente alla concezione che i padri costituenti ebbero della figura del presidente della Repubblica. Il già lungo settennato al Quirinale corrisponde bene alla continuità delle nostre Istituzioni ed anche alla legge del succedersi delle generazioni (7 marzo 2013).
      La mia rielezione sarebbe una non soluzione perché ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti, sarebbe sbagliato fare marcia indietro, sarebbe ai limiti del ridicolo. Tutto quello che avevo da dare ho dato. Niente soluzioni pasticciate e all'italiana (14 aprile 2013)". Giorgio Napolitano

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    2. "Alla vigilia della conclusione del mio mandato voglio sottolineare come la conclusione corrisponda pienamente alla concezione che i padri costituenti ebbero della figura del presidente della Repubblica. Il già lungo settennato al Quirinale corrisponde bene alla continuità delle nostre Istituzioni ed anche alla legge del succedersi delle generazioni (7 marzo 2013).
      La mia rielezione sarebbe una non soluzione perché ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti, sarebbe sbagliato fare marcia indietro, sarebbe ai limiti del ridicolo. Tutto quello che avevo da dare ho dato. Niente soluzioni pasticciate e all'italiana (14 aprile 2013)". Giorgio Napolitano

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  2. S'è scoperchiata la pentola e il minestrone del PD, fatto in gran parte di insipienza, mediocrità, invidie, rancori e attaccamento alle poltrone è esploso in faccia a tutti gli italiani. E' stato il modo più indecoroso di morire: durante l'elezione del Capo dello Stato. Con scelte suicide, incomprensibli, girando le spalle all'unica opportunità salvifica offerta dai 5stelle e gli elettori in piazza che gli urlavano "traditori". E' stato terribile, ma è GIUSTO COSI'.

    Ma tra le macerie c'è il nuovo che avanza: Renzi, brillante e intelligente comunicatore finanziato da banchieri e imprenditori coi conti alle Cayman, e Barca, ministro di Monti, che mentre presentava un corposo documento per rifondare il PD s'è ricordato che lui al PD non era nemmeno iscritto e ha fatto la tessera di corsa.
    Brrrividi!

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  3. Cari ragazzi, le poltrone sono comode e senza nulla pensar dall'inbottitura sgusciano nelle tasche EURO, EURO,(a loro) siamo in un momento di stallo,(per non dire altro) a volte mi chiedo se PUTIN darebbe la cittadinanza anche a me. Non sarebbe mica male................!

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    1. vorrei andarmene.....mi basterebbe mi dessero un anno di stipendio del napoletano

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  4. Urca.. il nostro Aldo zitto zitto sta puntando a Montecitorio..
    ;-))
    Il mio impegno politico si è limitato a mangiare salsiccia e costine al Festival dell'Unità in compagnia di amici.. e a quello di Siena ho anche suonato la chitarra !!
    Bersani-PD... no comment..
    Ciao !!
    PS. Se ti serve un autista, un portaborse, una guardia del corpo, nessun problema, ho il porto d'armi..
    ;-))

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    1. Prima delle due riunioni serali descritte sopra, io e i miei compagni di partito (si fa per dire...) siamo passati da un bar del centro del paese per un caffè. In quel bar ci sono andato spesso, e mia moglie ci va a fare colazione la mattina. Però prima di quelle due sere ero un cliente qualunque, il rapporto era solo il classico buongiorno, buonasera. Dopo che mi hanno visto in compagnia dei "politici" il trattamento è cambiato:
      Se c'è coda vengo servito per primo.
      Se c'è coda alla cassa, vengo servito per primo.
      Se alla cassa non c'è nessuno perché i titolari sono dietro a far caffè e cappuccini, come mi affaccio alla cassa mollano tutto e mi fanno pagare.
      Non sono ancora arrivato al caffè gratis, ma ci sto lavorando...

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  5. Un Papa se ne va, Napolitano resta: che vorrà dire?
    L’emergenza nazionale, creata dagli stessi che ora la evocano per un “certo tipo di governo”, conferma Napolitano. Cambia la costituzione in senso presidenzialista nei fatti, fa da conservazione dello stesso ceto politico “colpevole”, accresce la sfiducia nel Paese: se volevano Napoletano, doveva essere il primo e salvaguardato candidato, con la maggioranza richiesta dalla votazione iniziale. Così, è un tappo a una falla. Enorme.
    Nel frattempo Berlusconi vince senza un progetto per il Paese, Bersani e il Pd si liquefanno dopo 6 anni di equivoci, fortunatamente Rodotà invita la piazza a stare calma. Domanda: ma peggio di così come avrebbero potuto comportarsi i “lorsignori” di Fortebraccio, ormai diffusi ad ogni latitudine partitica, sedicente sinistra compresa?

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  6. dimenticavo citazione di Oliviero Bea

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  7. Amarezza totale , anche se nulla ormai mi sorprende più... e non è un bene !
    Morto un papa , se ne fa un altro , ma ormai tanto sono tutti cloni , buoni per ogni occasione . Spero solo che tutte ste mazzate scuotano le coscienze di noi italioti ( mi ci metto in mezzo pure io , ma a me "girano" praticamente da sempre...) , ma a giudicare dai discorsi da bar che sento in giro , qualcuno già rimpiange il nano.
    Ma che deve succedere per far aprire gli occhi ? Non so più che pensare...

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    1. non vado mai al bar (forse farò ridere) ma "era meglio il nano" lo sento dire spesso....
      adesso che arriva Amato poi....
      anche a me girano da sempre ma sembra che alla maggior parte della gente che mi sta intorno vada tutto bene....

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    2. quello ci ammazza di tasse

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    3. ho sentito il suo discorso alla radio

      Amato agli studenti: “Avrete pensioni miserabili e dormirete in auto”

      di TONTOLO

      Quando penso a Giuliano Amato, fatico a mantenere la calma, il fegato mi s’ingrossa, gli occhi mi si arrossano, le mani mi prudono e l’Apecar mi s’impenna da sola. Il “dottor sottile” fa correre la mia mente a personaggi del calibro di Ronnie Biggs, Jessie James, Adam Worth, con la differenza che se il primo è un rapinatore di Stato – ammantato da un’aurea di legalità – gli altri, malfattori con una dignità decisamente superiore, erano quantomeno costretti a rischiare qualcosa per mettere a segno i loro colpi più clamorosi.

      Amato è – per dirla con una famosa metafora di Gianfranco Miglio – un parassita, l’esemplare di Stato per antonomasia che non ha mai prodotto un solo centesimo di ricchezza. Per converso, ha passato il suo tempo a distruggere il benessere altrui, optando arbitrariamente per fare gli interessi di alcuni a discapito di quelli di altri. Il tutto sotto l’ala protettiva – in qualità di consigliere economico – di un altro fenomeno della tangentopoli italiana, il noto cinghialone.

      Ogni volta che questo emerito imb…onitore di regime apre bocca, pretende di dare lezioni a qualcuno. Stamane, davanti agli studenti della Luiss ha ammonito i giovani presenti con queste parole: “Tanti di voi si troveranno con una pensione miserabile, con cui non potranno vivere e si troveranno a dormire in auto”.

      Ora, detto da uno che si intasca 31.000 euro di pensione farebbe venir voglia di mettere mano al forcone ipso facto. Anche se quella dell’ex primo ministro, già suggeritore di Mortimer Monti, è tutt’altro che una previsione strampalata (non può vantare alcun imprimatur in merito), il solo fatto che a pronunciarla sia uno come lui – che è parte in causa del fallimento del paese – indignerebbe anche il più mansueto dei contribuenti. Macché, Amato anziché vergognarsi di quel che rappresenta alza il ditino e ammonisce, finanche schernendoli, le matricole dell’ateneo romano.

      Frederick Douglas diceva che “educare una persona significa renderla inadatta ad essere uno schiavo”. Se gli studenti non l’hanno preso a calci e improperi, vuol proprio dire che stanno bene con una palla al piede, un accessorio perfetto per chi aspira a sprofondare nella putrida melma del pantano italico.





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    4. Purtroppo però la colpa principalmente è nostra, perché siamo noi che alle primarie PD abbiamo votato per Bersani pur avendo di fronte nomi nuovi, diversi, certo non c'è la prova che avrebbero fatto meglio, ma se non rischi puntando sul differente non lo saprai mai. Siamo stati sempre noi noi a votare per Berlusconi sull'onda dell'emozione di una puntata di Servizio Pubblico... E siamo noi quelli che vendiamo il nostro voto per un pugno di euro. Siamo ancora noi i ventenni che non sanno la differenza tra destra e sinistra che non sanno chi era Berlinguer e che credono che i padri della patria abbiano vissuto al tempo di Nerone e che non sanno quando c'è stato il referendum Repubblica/Monarchia. E purtroppo siamo ancora noi i giovani che credono che Cavour sia solo un canale per l'irrigazione, che Garibaldi sia stato un gran fico e che i mille... boh...
      Lancio un'altra provocazione, molto più pesante:
      Siamo sicuri che il diritto di voto sia giusto che sia consentito a tutti, basta essere maggiorenni? O forse, per avere diritto di voto è necessario dimostrare d'avere un minimo di cultura?

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    5. carissimo Aldo hai ragione però....

      io non sono andato a votare alle primarie
      non ho votato PD ne PDL ma 5stelle
      farà ridere ma gli unici (magari incapaci) che potevano mandare a casa
      (non dico altro che se no il reverendo mi scomunica)

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    6. Ovviamente il NOI era una generalizzazione, poi è ovvio che esistono le individualità (per fortuna...).
      Per terminare la questione, pur essendo iscritto (d'ufficio) al PD, alle elezioni ho votato pure io 5 stelle, pensa te quanto sono interessato ai partiti...
      E se si rivota, rivoto 5 stelle!

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    7. immaginavo che anche tu avresti voluto un cambiamento, magari anche in peggio
      ma togliersi almeno dai piedi i ruderi
      purtroppo nel mio poco girare (non esco quasi mai di casa)
      sento gente dire che Berlusconi era meglio e altri dire che hanno sempre votato sinistra ma che da adesso non lo faranno più
      chissà....
      perchè negli altri stati al massimo 5 anni e poi la gente cambia ?
      sarà che noi siamo tradizionalisti ?


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  8. Lo sai quele è il punto fondamentale? E' che il PD, non è mai stato un partito, ma solo una accozzaglia di vecchi partiti, riuniti sotto un'unica bandiera, che non rappresenta nessuno, ogni PDellino, si sente il portatore della verità assoluta, e non scenderà mai a compromessi con nessuno che non la pensi in "cartacarbone", con il suo stesso pensiero..... la cosa mi rattrista molto, in quanto sono sempre stato di sinistra, ma ora non mi sento proprio rappresentato da questa sinistra.....

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  9. si questo è vero ed è cosa risaputa
    io mi sento solo dissanguato da questo stato
    un pollo di batteria a cui vorrebbero far credere cose in cui non credo
    poi se dici "ma veramente non è così..." son c....i tuoi
    tanto loro problemi non li hanno con quei 200 e più mila euro all'anno

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