lunedì 11 giugno 2018

Non c'è due senza tre!

Ogni tanto faccio una capatina sul sito web di Sigma, convinto che prima o poi qualche sorpresa arriva. Infatti! Dopo la recente clonazione di tutti i classici Gibson che ora affiancano le tradizionali copie Martin, i dinamici costruttori cino-germanici devono aver pensato che il terzo maggiore brand americano poteva sentirsi snobbato
e magari offendersi. E allora avanti con le copie Taylor!... Massì lo trovo giusto. E' questione di sensibilità!

30 commenti:

  1. L'impegno di quelli della sigma è ammirevole , non lasciano nulla di intentato e spesso riescono ad accontentare tutti . Queste nuove chitarre ( sul sito c'è la scritta coming soon e non ci sono video in giro ) sembrano come sempre ben fatte , economiche il giusto e probabilmente saranno un altro successo . I misteri di come possano rubacchiare qua e la più o meno spudaratamente e senza ritorsioni restano , aspetto di provarne una per capire se possano essere degne sostitute di quel marchio che mancava nel loro catalogo . Per ora ho sopito per bene qualsiasi anelito , ma una chitarrella da strapazzo con le doti di playing delle taylor , un sistema di amplificazione efficace e nessun patema di strapazzarla sui palchi resta sempre una scelta da ponderare .

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  2. sono veramente degli impuniti, persino il sistema di amplificazione con i tre bottoncini hanno copiato! Immagino che le prime avranno la tastiera in ebano, poi si passa al micarta, tanto sul video sono uguali...

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  3. Sono andato a vedere: Micarta da subito...boh magari non è poi così male..e comunque sono intorno ai mille dollari, a parità di prezzo continuo a preferire Eastman, su quelle economiche fino a 350-500 euro direi che hanno ancora molto da dire.

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  4. Ora stanno esagerando! come dice Giancarlo, anche il sistema di amplificazione lo hanno copiato pari pari, non riesco a capire perchè con certi marchi si passa alle vie legali, e con Sigma non vengono presi provvedimenti... e poi, è mai possibile che alla Sigma non abbiano una cavolo di idea propria da portare avanti!? mille volte meglio EKO che prova a ritagliarsi una propria fetta di mercato, sulla base delle proprie idee

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  5. Non potevano tralasciare una fetta di mercato così ampia, Taylor è il marchio più venduto in America e credo anche nel mondo. La copia è abbastanza spudorata, forma di paletta e ponte richiamano chiaramente i segni distintivi di Taylor, con minime differenze, probabilmente per evitare grane legali. E come dice Gianca, anche i tre (o due a seconda delle versioni) potenziometri posizionati sulla fascia superiore, che tra l'altro trovo sia una soluzione del marchio originale molto valida, facilmente accessibile e molto più discreta del "citofono".
    Sono tutte con tastiera in micarta e fasce e fondo in laminate (in varie essenze: blackwood, ziricote, noce, ebano macassar, tiglio ?!?, mancano però mogano e palissandro). I prezzi di listino però sono un po' alti per chitarre con solo il top in massello, sopra i 900 $. Solo due modelli costano meno e non capisco esattamente le differenze, probabilmente per il sistema di amplificazione leggermente più scarso e per il tipo di verniciatura.

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  6. Però hanno cambiato il logo sulla paletta!!!
    ;-)))

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  7. Questi ci hanno la faccia come il... logo! ;)) Però a giudicare dai risultati, son bravi. Anche se stavolta credo anch'io abbiano un po' esagerato col prezzo.
    Piuttosto sono rimasto alquanto a bocca aperta a vedere questa piccola Guild concert tutto massello della serie Westerly in offerta a meno di 400 euri da Thomann. E non sembra neacnhe una B stock https://www.thomann.de/it/guild_m_140_westerly.htm

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    1. Acciderboli , da 750 a meno di 400...per una all solid , e di nome ( anche se cinese ) è poco . Però ci sono solo un paio di commenti , e non sono entusiasti , sembra abbia delle pecche costruttive . Boh ,ma tanto noi stiamo a posto no andre' ? Nooo ? :DDDDDD

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    2. Eh ma io ne ho provate un paio di Guild della serie cinese e le ho trovate mica male. E le ho anche esaminate bene, non una pecca ed erano settate benissimo con tanto di carta del controllo quailtà con varie misurazioni. Come dici, siamo a posto? Eh lo so, mannaggia! Io con la capa non sto a posto! ;)

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    3. Poi chissà, magari si tratta di B Stock che Thomann non dichiara, come capitò a Mirco qualche anno fa. Tanto, un reso più un reso meno, per il tedescone è un granello di sabbia (ma intanto magari ci prova ad affibbiare strumenti non perfetti a compratori non propriamente scafati).

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    4. Tenimm a capa fresca , frateme :D

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  8. La Sigma ci ha abituati alle copie ben fatte di Martin e Gibson a prezzi molto bassi.
    I dubbi su come evitino questioni legali sul copyright persistono.
    Ma in questo caso coi prezzi non ci siamo... Chitarre in laminato sopra i 900€ penso che ne venderanno pochine...

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    1. Rob , di questa serie l'entry level sta a meno di 500 , e comunque sono i prezzi del sito . Vedrai che , come sempre , lo street price sarà inferiore . La mia 000-28 vs , peraltro ora fuori produzione insieme a tantissimi altri modelli validi , era stimata sui 650 , ma io l'ho presa nuova a 500 in negozio. Comunque qualcosa sta cambiando anche in casa sigma , perchè o percome resta un mistero come quello dell'impunibilità ;-)

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    2. Hai ragione Ste, lo street price potrebbe essere inferiore.
      Però Eastman, tanto per confrontarsi con un marchio che conosco bene, a poco di più ci offre tutti i legni in massello ...
      È vero che se si vogliono finiture glossy e più dettagliate anche loro salgono di prezzo, ma comunque tutto solid ...

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    3. Beh , le eastman sono di un livello superiore , anche se nello stesso range di prezzo. Sempre piaciute , ma viste solo nello stand del nostro amico olandese purtroppo . Nei negozi mai !

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    4. Ho accompagnato un amico a provare una chitarra da Scavino, e mentre ero lì ho allungato le mie zampacce su un un bel po' di chitarre, tra cui due Eastman. Questa era davvero un cannone e ha fatto sfigurare una J45 standard:
      [img]https://d3n8a8pro7vhmx.cloudfront.net/eastman/pages/2340/attachments/original/1523472322/E10SS-v_Flattop__SAV1_1116.jpg?1523472322[/img]
      un suono impressionante e devo ammettere che anche la leggera reliccatura non è male (nonostante io sia per principio contrario).

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    5. E poi ho provato una E10OOSS che vendeva come ex-demo (ma sembrava nuova, senza nessun segno) a 890.
      [img]https://d3n8a8pro7vhmx.cloudfront.net/eastman/pages/2318/attachments/original/1505426603/E10OOSS_Flattop__CSB1_0815.jpg?1505426603[/img]
      mi ha fatto sobbalzare sul sedile, reggeva il confronto, con ovvie differenze di suono, ma senza per nulla sfigurare, con una Martin CEO7 che costava più del triplo...

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    6. l'unica pecca, per i miei gusti, è il manico stretto 1"11/16.
      Poi ho provato una lowden F-35 con tavola in abete, fasce e fondo in un bel legno figurato con una grossa venatura chiara al l'unione delle due tavole (credo fosse ziricote), e il ricordo di tutte le altre chitarre provate fino ad allora è scomparso! Non ho avuto il coraggio di chiedere il prezzo.

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    7. SBAV! la 00 in mogano la vedo da un bel po' sul sito di Scavino, io sostengo si tratti ancora di quella che provammo l'ultima volta a Sarzana (era buona aaah, se era buona!)
      Ho provato un mesetto fa una Lowden jumbo (che aveva però il top in cedro), nel mio caso è stata un'esperienza di quelle che rimettono un po' tutto in discussione: lontana esteticamente e strutturalmente dai gusti che mi si sono ormai consolidati ma per comodità e suono era pazzesca.

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    8. No, la 00 a cui lasciasti un pezzetto di cuore era la E20OOSS, con fasce e fondo in palissandro (vedi qui). Ma anche questa è buona!
      Riguardo alla Lowden F-35 che ho provato ha una suonabilità ottima, la cassa è di dimensioni contenute, pesa come un carrarmato ha una tavola spessa mezzo centimetro (?!?) alla buca, ma suona veramente alla grande: suono moderno, scavato sulle medie, bassi profondi e acuti brillanti con cascate di armonici, un sustain pazzesco. Può anche non piacere come caratteristiche del timbro, ma comunque è una chitarra che ha un suono notevole.

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    9. Il link che ho messo nel commento precedente sembra non funzionare:
      http://fingercooking.blogspot.com/2015/06/sarzana-agm-2015-eastman-guitars.html

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    10. Questa roba meritava un post!

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    11. Vero, era in pali. cmq andandomi a rileggere i commenti a quel post, ne ho trovato uno in cui dicevo di trovare la Waterloo (nello stand di fronte a Eastman) un po' inscatolata. L'avevo completamente scordato! poi ho ricostruito: era Mirco a suonarla e a giudicare dalle facce che faceva, neanche a lui era piaciuta granché! ;))

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    12. In realtà la Waterloo non era piaciuta proprio a nessuno ... e ci era sembrata carissima. Ma pare che invece abbia avuto una discreta fortuna. Hai avuto modo di riprovarla e cambiare idea sulla serie "economica" di Collings?

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    13. @Mirco: sì, ci ho anche pensato di scrivere un post, ma non ho registrato niente (non ho tutta questa confidenza con Scavino da mettermi lì con lo zoom e spupazzarmi bene le chitarre davanti all'obiettivo, come fa il reverendo). E alla fine mi sono rimaste più che altro delle impressioni, che posso riassumere in poche parole: Chitarre Eastman molto interessanti, continuano a mantenere un ottimo livello qualitativo, anche se con prezzi un pochino più alti rispetto ala fascia media prodotta in Cina; mi è piaciuta la Martin CEO-7, ma non ci spenderei i quasi 3000 che costa, mi è piaciuta (molto) la Lowden, ma li stiamo sicuramente dai 4500 in su e se volessi spendere quella cifra in una chitarra, forse me la farei fare da un liutaio (immaginate chi ... ) magari richiedendogli soundport e bevel armrest.

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    14. macché, manco l'ombra nei negozi napoletani!

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  9. Già non subisco il fascino delle Taylor (sto aspettando sempre di prendere in mano una V-bracing per ricredermi), men che meno di questa.
    (anche se poi, paradosso della mia mente guasta, utilizzo soddisfatto e felice una copia orientale della j45).

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    1. Sono le nostre contraddizioni che ci distinguono . E che alimentano le nostre pips...

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  10. Mi ritrovo nella tua stessa identica posizione. Non amo le Taylor, anche se sono ottimi strumenti, dunque questa mossa di Sigma mi lascia indifferente. Piuttosto mi colpisce la loro politica spudorata. In pratica offrono esclusivamente copie economiche dei tre marchi americani più importanti. Mi incuriosisce quanto può durare.

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