venerdì 11 maggio 2018

Taylor K14CE

Se penso al suono della chitarra che usciva dai dischi anni 70 ,e che mi fece innamorare , subito mi appare l'universo martin , le sue dread , gli strumming feroci di Young o gli arpeggi sognanti di Crosby. E quel suono ho inseguito , inutilmente , per decenni , sublimandolo con la mia Aria che scopiazzava shape e sonorità vintage . Poi il mondo va avanti , con un occhio sempre al passato ma con un presente sempre più caratterizzato da forme e suoni diversi . Non che il fingerpicking sia poi la mecca del new style , ma accanto a gente come Grossman e Renbourne sono usciti artisti come Emmanuell o il nostro Morone . Che suona musica senza tempo , ma usa strumenti , a volte , di concezione moderna . E i suoni che il mio orecchio ora apprezza cambiano di conseguenza . Certo , ancora bramo una D 45 o una triplo 0 vecchie maniere , ma ci sono tante chitarre che sono entrate nell'archivio delle speranze mai sopite . Dalle Olson alle Collings , passando per le più diffuse Taylor che nella fascia alta si avvicina ai prezzi , impossibili , dei liutai più esclusivi . Questa K14CE uscita da poco sfiora i 5mila bigliettoni , ma che dire , a me me piace ! Suona dettagliata e vibrante , e anche attaccata ad un ampli , grazie al sistema proprietario di taylor , il piezo paga poco del dazio consueto . Ma non è dei soldi e sul come spenderli che vorrei discutere , tanto non ho la trippa per questi gatti , ma del suono che abbiamo in testa , di come e se cambia , e delle novità liuteristiche che Taylor adotta per il bracing . A sentir loro sustain e volume ne guadagnano , e a detta di chi le ha provate nei vari video che circolano , sembrerebbe sia vero . C'è poi la estrema suonabilità delle chitarre Taylor , ruffiane per eccellenza . Quando nelle scorribande Sarzaniane ne ho provate alcune , di qualunque prezzo , la comodità era sempre uno dei punti fermi . Di certo con i suoni della west coast c'entrano poco , ma in fondo anche la california è cambiata , il mondo corre e beato chi gli sta dietro . Lo so , alla fine della fiera , potendo , bisognerebbe avere più di una dream guitar nel nostro armadio . Ma poi dove metteremmo i nostri scheletri ?
P.S.
Sulle caratteristiche della chitarra potete facilmente cercarle sul loro sito oppure , visto che capite molto meglio di me l'inglese , ascoltate il dimostratore.




29 commenti:

  1. Che dire? Partiamo con gli occhi (è più facile!). L'estetica di Taylor non mi ha mai acchiappato, ma questa è innegabilmente bella. Finiture preziose ma sobrie e particolari ergonomici importanti. Insomma i 5 bigliettoni si possono anche vedere! Le qualità sonore sono altrettanto innegabili. E' un suono "moderno". Niente a che fare con le riminiscenze della golden era inseguite da tanti (e più o meno azzeccate). Però c'è tanta sostanza, è un suono importante, ricco, ampio e dettagliato. Insomma i 5 bigliettoni si possono anche sentire. Per la suonabilità bisognerebbe maneggiarla, ma non credo che Taylor abbia tradito una delle principali doti che le vengono riconosciute, quindi i 5 bigliettoni si potranno anche toccare. Del nuovo sistema di catenatura a V ne avevamo parlato e a sentire certi demo come questo, sembra proprio che non sia solo una di quelle innovazioni strambe per far parlare. Siamo di fronte a uno strumento superiore!
    Dopodichè entra in campo l'imponderabile, cioè le emozioni che ogni strumento ci trasmette quando lo usiamo. E qui vale solo la prova a pelle.

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    1. Aggiungo: proprio questo è il gap difficile da superare per Taylor e tanti altri ottimi marchi. E' banale, ma una Martin o una Gibson (una Guild o una Larson) già con la loro presenza visiva "raccontano" una storia importante ancora prima di essere suonate. Taylor trasmette un presente tecnologico. Poi uno dice, ma chemmefrega senti come suona! Vero, ma la chitarra è lo strumento più iconico di tutti ed è difficile non tenerne conto. Almeno per i dinosauri come me!

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    2. Tutto giusto quello che dici , hai fatto un analisi difficilmente oppugnabile . E infatti è proprio la tua chiosa che mi ha spinto a fare il post . Questo anno , come ben sai , si raggiungono i 60 , traguardo che volevo salutare con l'acquisto di una chitarrina che potesse appagarmi per il prossimo futuro . Dovevano entrare dei soldi , e invece nisba , per cui probabilmente dovrò rinunciare . Ma il punto è che , baloccandomi tra pensieri , desideri e pour parler , non sono riuscito a trovare un modello preciso a cui puntare . Certo , una 000-28 la sogno da parecchio , ma anche alcune larrivee mi solleticano . Oppure una di liuteria , fatta come piace a me...insomma , avendo anche una somma a disposizione , non saprei cosa scegliere . Sicuramente dovrei provarne più d'una e lasciar scegliere alle mani e alle orecchie . Ma l'iconicità che tanto ci appaga con cosa si misura ? Infine , ma i dinosauri con quale misura di nut si trovano a proprio agio ? :DDDDDDDDDDDDDDD

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    3. Ma anche lì ci sono misure e misure. Dall'Eocursor Parvus all'Argentinosaurus huinculensis (che a giudicare dal nome doveva essere anche piuttosto antipatico!...).
      Di certo non avevano bisogno degli alaska pics!

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  2. Ma si...mi pare che questo sia il pensiero di tutti: per essere bella è bella, il suono è quello che ci si aspetta da uno strumento di questo livello, la suonabilità superiore, il suono amplificato pure. Le V bracing ancora non le ho prese in mano, ma lo farò non appena arriveranno dal Lenzo in autunno e vi dirò.
    Però rimane sempre il fatto che io 4/5/6000 euro preferirei spenderli per una chitarra un po' "meno industriale" frutto del lavoro e delle mani di un artigiano, dopo essersi parlati e guardati negli occhi, per capire come sarebbe la "mia" chitarra. Anche se, per la verità, mi sento un po' fuori tempo massimo per fare un simile passo.
    Sarà forse una fissa, un'illusione, ma anche le illusioni hanno la loro importanza e questa Taylor ahimè, almeno per ora, non me ne procura neppure una. Poi si vedrà..

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  3. Aggiungo o.t.
    stamattina sono andato dal dentista, estrazione di un molare irrecuperabile, impianto, sutura, antibiotici e una faccia pesta. Se penso ai soldi che gli dovrò dare, ci stava pure almeno l'acconto per una Godall o una Chatelier. Meglio non pensarci.

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    1. Rispondo o.t.
      Qualcuno prima o poi dovrà spiegarmi perchè la salute e la cura dei denti rientra solo in teoria nel sistema sanitario nazionale, tanto che se non vuoi rischiare di perdere i denti malati devi pagarti l'assistenza medica di un dentista privato.
      Comunque, auguri Rev.!

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    2. mah forse c'è dietro qualche interesse di categoria...io proporrei di andare tutti dal dentista in repubblica ceca con visita allo spaccio aziendale della Furch compresa nel prezzo

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    3. Massì, caviamoci 'sto dente! :DDD

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    4. Le Furch attualmente sono le chitarre con un prezzo quasi una o che preferisco, le uniche che rivsleggiano con Eastman

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  4. Gran chitarrone e prezzo giustificato, innovazioni tecniche, comodità ed ergonomia per dimostrare che nel variegato mondo della chitarra non esiste solo Martin, semplicemente inutile fare paragoni, questa Taylor non è alternativa a Martin è un'altra cosa. Infatti se devo dire la verità la trovo adatta ad un fingerpicking solista e moderno, secondo me in strumming potrebbe avere un suono un po' troppo ricco e riverberato. Con o senza X bracing il suono Taylor emerge comunque, mi sembra una scelta stilistica consapevole e intelligente. Io continuo a sognare Martin, ma mancandomi uno zero nel budget (prima della virgola) oggi mi sono tolto un capriccio con un usato un po' malconcio ma ben suonante (che ovviamente non c'entra nulla con Martin)...

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    1. Eccola, e dai con le mezze notizie. Recensione! Già aspettiamo lumi da Andrea e Beppe! Ma che, lo fate apposta?!

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    2. Cominciate ad essere in troppi a fare i furbi...la redazione è seccata e non so cosa potrà comminarvi ;-P

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    3. Ehm l'ho portata a casa da due ore, è stato un raptus...

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    4. Mia moglie non l'ha ancora notata...eheh

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  5. La chitarra degli ...anta (ognuno metta l'età che crede) è un bell'argomento. Come ce lo immaginiamo il "premio" chitarristico di una vita?
    Il chitarrone iconico di un brand storico?
    Una riproduzione fatta da un grande liutaio tipo Bagnasco & Casati o Fairbanks?
    Un modello sperimentato di liuteria tipo Chatellier?
    Uno strumento di liuteria inedito su misura per noi?
    Da farci un post! :)

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    1. Difficile dare una risposta...Quando presi la moretta, seguita dopo poco dalla 00028, avevo la sensazione che avevo raggiunto il mio traguardo. E' ancora così anche se col tempo l'orecchio si è affinato e ho sentito e apprezzato strumenti oggettivamente superiori.
      Ma sono più che soddisfatto di quello (che è tanto) che ho. Oltretutto il fatto di avere due strumenti così diversi tra loro, mi permette di cambiare il mio sentire, dandomi sempre la sensazione di novità e di assaporare sonorità diverse tra loro ma sempre gradevoli.
      Per un'altro strumento di pregio non ci sarebbe poi tanto spazio perchè già dedico loro quotidianamente abbastanza tempo. Non sono un collezionista e avere un buon strumento senza poterlo suonare a dovere credo non mi soddisferebbe.

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    2. Ammetto che in merito ho le idee piuttosto confuse. Tra le varie opzioni ho dimenticato la chitarra vintage...!

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  6. Non voglio parlare della bellezza della chitarra perché comunque bella è bella, a me le Taylor sono sempre piaciute, come avete detto voi le trovo sobrie ed eleganti al tempo stesso; Vorrei invece soffermarmi sul suono delle Taylor, ora sicuramente qualcuno non sarà d'accordo, Ma io trovo che le Taylor rispetto alle Martin o anche alle Gibson, hanno un suono più pulito ed educato, è un suono adattissimo al fingerpicking, ma rimane sempre quilibrato anche dello strumming, onestamente le trovo a livello sonoro migliori delle Marche, sono sicuro che se i due Marchi fossero nati contemporaneamente, molti di noi, sarebbero fan sfegatati della Taylor, è vero che le Martin hanno degli armonici più complessi, ma non sempre questo è un fattore positivo, ora per tornare a me e a quello che ho in testa a livello di suono, personalmente il suono cerco di tirarlo fuori dallo strumento a prescindere dallo strumento che ho in mano, e secondo me sotto certi aspetti ci riesco, è capitato molte volte di sentire un suono diverso dalla stessa chitarra suonata da me o da mio figlio o da qualche amico, Ciò vuol dire che volendo si può ottimizzare il suono in funzione del modo in cui si suona, ovviamente partendo da una buona base quindi da uno strumento di qualità Il Ranch operativo che si ha a disposizione è maggiore, tornando a bomba non vorrei peccare di modestia ma credo che il suono che ho in testa la maggior parte delle volte ce l'ho nelle mani

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    1. *marche=martin
      *ranch=range
      *modestia=immodestia

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    2. Beato te Mimmo che puoi contare sulle tue mani . Io so bene quele suono posso tirare fuori con il mio , parolona , tocco . Più di tanto non si muove . Però di certo suonare con uno strumento buono e che mi sia comodo aiuta parecchio e ho l'illusione di suonare meglio . E di illusione , a volte , ne abbiamo tutti bisogno. O no ?

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    3. Ecco , mi hai contagiato : quele=quale . Se fossi lino Banfi andrebbe pure bene eheheheh

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    4. 😁😁 Non è vero quello che dici Ste, tu il tuo tocco ce lo hai eccome, non ti avessi sentito suonare... E c'hai pure un bel tocco, definito e pulito, io rispetto a te, ho la.mano Dx un po' più pesante, poi è ovvio se uno suona comodo, suona meglio

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  7. A me .... mi piace !
    E anche parecchio,
    È naturale che una chitarra di quel prezzo abbia caratteristiche superiori.
    Tempo fa chiacchieravo con Beppe Gambetta, mio antico maestro, e mi disse:
    "Se trovi la Martin riuscita bene suona davvero da paura, ma le Taylor suonano tutte bene."
    Sono d'accordo.
    E poi a me il suono Taylor piace, per lo meno, nel mio modo di suonare, perché, riprendendo l'intervento di Mimmo, il suono esce si dallo strumento ma anche dalle nostre dita, e dal nostro cuore. E il mix produce il risultato finale.
    Un paio d'anni fa ho avuto l'occasione di mettere a confronto alcune Martin sopra i 3K$, una Collings, è una Taylor 814 tutte in palissandro ed abete che rappresentano la mia combinazione preferita.
    Beh, la Taylor ho stravinto!
    Mi manca un confronto diretto con una Chatellier per dire se sarà una Taylor la chitarra per quando sarò abbastanza bravo da meritare una chitarra di quel rango

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    1. Ciao Rob , con il disgelo ti si rilegge ( era ora ) . Vedo che gira che ti rigira le chatelier ricicciano sempre . Non le avevo nominate perchè sennò mi dicono ripetitivo , grazie per l'assist :-)))))))

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    2. Condivido, le Taylor suonano tutte bene, almeno tutte quelle che ho provato, e poi detto pure da Beppe Gambetta...

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