sabato 12 maggio 2018

Recording King ROS-616

Dopo lunga attesa, ecco la recensione del mio ultimo acquisto, questa 000-12 tasti, con paletta finestrata, tutta in mogano massello, che vuole riprendere lo stile di un modello Martin pre-war.
Da tanto tempo mi ero fissato con questa chitarrina della Recording King, avendone letta la recensione su un numero della rivista "Chitarre" del 2010, e avendo seguito varie prove su youtube, tra cui anche quella del reverendo pubblicata qui
Ma un po' per l'attrazione verso chitarre più blasonate, il pensiero di mettere da parte i soldi per prendere una Martin vera, le alterne vicende del marchio Recording King e soprattutto la difficile reperibilità di questa chitarra nella mia zona, mi hanno trattenuto dall'acquistarla, tant'è che è oramai uscita da tempo dal catalogo della casa produttrice.
Lo scorso mese, approfittando di un giro a Milano, ho deciso di andare a provarla direttamente dall'ex distributore in Italia, ovvero Music Gallery, che ne aveva ancora una in magazzino. Sapevo che difficilmente sarei venuto via a mani vuote e infatti così è stato.
Ma veniamo allo strumento: si tratta sicuramente di una chitarra delle primissime serie e il commesso dello show room mi ha  confermato che era rimasta in magazzino almeno dal 2011. Infatti presenta sia la tastiera che il ponte in un bell'ebano scurissimo, mentre le recensioni trovate on-line parlano di ponte e tastiera in palissandro.
Ho faticosamente assemblato un po' di foto con qualche pezzettino suonato in fingerpicking, flatpicking e strumming,  per dare l'idea del suo timbro, ma confesso che le mie capacità tecniche nella registrazione audio e nella produzione di video sono molto scarse.



Lo strumento è esteticamente molto bello, ben curato e anche la parte interna presenta una discreta rifinitura, a parte qualche piccolo ricciolo di legno rimasto dopo la "scalloppatura" a mano delle catene, che poteva essere eliminato con una passata di cartavetro.
Il manico ha delle misure importanti, quasi 47 mm al capotasto, con una spaziatura tra i due Mi che arriva a 60mm al ponte, un profilo a V e uno spessore non proprio ridotto, ma che io trovo confortevole e rende la chitarra particolarmente adeguata  al fingerpicking. L'action impostata in fabbrica è piuttosto alta, almeno per i miei gusti (3 mm per il Mi basso).
Il suono è centrato sui toni medi, pur non essendo privo di bassi profondi ed armoniche, dando un timbro molto "vintage".  Ha proiezione e dinamica notevole, con parecchio sustain.
Devo dire che ha sicuramente margini di miglioramento, mi sembra che si stia piano piano "scongelando" dopo un lungo sonno:  ho rimosso una patina opaca del tempo  nutrendo il legno con un polish a base di cere naturali e suonandola costantemente anche il timbro mi sembra che si apra ...
Ecco un piccolo brano di Dave Evans: Grey Hills (CGDGAD tuning)


Ovviamente non poteva mancare qualche piccolo difetto, dovuto alla produzione in serie con ritmi serrati e all'inadeguatezza del controllo di qualità: il setup non è proprio perfetto e dopo aver rifatto una  selletta con un'action più bassa, sono venuti fuori parecchi "buzz" delle corde, in particolare sui cantini intorno al V tasto. Avendo già notato che a quella altezza c'era un tasto che "pungeva" un poco le dita sul filo della tastiera, sono andato a controllare bene i fret e quello del VII tasto risulta non posato perfettamente: dal lato dei cantini è leggermente sollevato!
Mi sembra che il problema sia la scanalatura per il gambo del fret, che non è abbastanza profondo: ho provato a dare qualche colpo con un martello con testa in fibra, dopo avere messo un supporto dietro al manico per evitare danneggiamenti, ma non ho ottenuto alcun risultato. Quindi non ho trovato altra soluzione che rettificare la tastiera ... e temo che dovrò dare ancora una passata di lima sugli ultimi tasti.

Vi inserisco per completezza anche le specifiche:
MODEL: ROS-616
BODY SHAPE: 12-Fret OOO
TOP MATERIAL: Solid AA Grade Mahogany
BACK MATERIAL: Solid Mahogany
SIDE MATERIAL: Solid Mahogany
TOP BRACING PATTERN: Fully Scalloped X-Bracing
TOP BRACES: Hand-Shaped Scalloped Spruce
NECK MATERIAL: 1-Piece Mahogany
NECK PROFILE: Vintage "V"
NECK JOINT: Hand-Cut Dovetail
FRETBOARD MATERIAL: Rosewood
SCALE LENGTH: 25.4"
# OF FRETS CLEAR: 12
# OF FRETS TOTAL: 20
NUT MATERIAL: Bone
NUT WIDTH: 1-13/16"
HEADSTOCK TYPE: Slotted
HEADSTOCK OVERLAY: Rosewood
HEADSTOCK INLAY: None
TUNING MACHINES: Grover Butterbean
BODY BINDING: Herringbone/Grained Ivoroid
ROSETTE: 3 Ring
TOP PURFLING: Herringbone
FRETBOARD INLAYS: Mother-of-Pearl Dot
FRETBOARD BINDING: None
BRIDGE MATERIAL: Rosewood
BRIDGE SHAPE: Pyramid
SADDLE: Bone
BRIDGE PINS & ENDPIN: Ivory with Black Dot
PICKGUARD: None
FINISH: Matte Mahogany
ELECTRONICS: None

16 commenti:

  1. Ci hai messo un po' a presentarcela ma dopo aver letto delle cure che gli hai prestato , direi che anzi sei stato veloce . E super preciso come tuo solito . Bella , molto , e sei stato fortunato a trovarne una nei rimasugli di magazzino . Mi sembra che nelle varie prove del primo video la piccola si fa valere in tutti i campi , anche se il fingerpicking è la morte sua . Chitarra eclettica , comoda da portarsi dietro , con un manico davvero largo che piace anche a me ultimamente . Il pezzo di Evans l'hai suonato alla grande , sempre bravissimo , e anche l'audio non è male , anche se non so come suoni realmente . Tocca aspettare il prossimo raduno . Se c'era bisogno di una scusa , eccola :DDDDDDDDDDDDD

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    1. Grazie per i complimenti, Stefano. Sì, la chitarra non sfigura affatto anche con il plettro, e ha un pizzico di riverbero naturale e un notevole sustain. Si riesce a suonare degli armonici anche in posizioni impensabili ... come sul IV, III, e II tasto.
      Per aver un altro riferimento, puoi confrontare il suono con il test di Mr. Pone, che ha un buon audio:
      https://www.youtube.com/watch?v=zFYXCn8F-TY

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  2. Ottimo Beppe! Sempre bravo su pezzi non proprio semplicissimi da suonare. E anche la registrazione non è mica male: il mogano si sente tutto.
    Mi ero dimenticato del fatto che l'avevo provata dal Lenzo. Si, è proprio una buona chitarra.

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  3. Davvero una bella chitarra Beppe, suona davvero bene, anche se non è registrata con mezzi di alta qualità, si percepisce ugualmente la qualità sonora della strumento, ho un paio di consigli da darti per renderla ancora migliore, ti consiglio di rimuovere le corde e di cercare in qualche modo devi carteggiare La parte interna delle catene, ti assicuro che non è soltanto una questione di estetica, Ma è una questione funzionale, infatti una superficie liscia da almeno modo alla polvere di aggrapparsi alla Fibra del legno, Mentre una superficie irregolare crea un appiglio sicuro a polvere e Pelucchi vari, e questo per gli anni potrebbe inficiare il suono della chitarra, Per quanto riguarda il tasto che frigge, al tuo posto avrei provveduto a sollevarlo e distrarlo completamente, e con una lama di taglierino avrei approfondito il solco dello slot, ma capisco che operazione non tutti, si sentono in grado di farla, ma anche quello che hai fatto tu va bene, solo che in questo modo ti ritrovi il tasso leggermente più basso per sole rispetto agli altri anche se livellato

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    1. Volevo quasi chiederti un consiglio in privato per il tasto, su come agire ... prima di fare dei danni. Immaginavo che mi avresti proprio detto di rimuovere il tasto e migliorare il solco, ma poi la fretta, il poco tempo e anche la mancanza di esperienza su un intervento di questo tipo, mi hanno portato ad intervenire con una rettifica, mi sembrava la cosa meno rischiosa.
      Sicuramente la prossima volta che cambio le corde darò una carteggiata alle catene.

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    2. Anche tu non hai resistito all'endoscopia! :D
      Sembra ben fatta e le finiture grezze coi trucioletti di legno testimoniamo che le catene sono state scolpite a mano una volta incollate al top, in modo tradizionale, e non prefinite a macchina prima dell'incollaggio come ormai capita nelle grosse produzioni di serie. Credo che con un po' di pazienza si riesca anche a lisciarle con una passatina di carta vetrata sottile. Si va alla cieca, ma sarebbe solo per eliminare le asperità, quindi non occorre lavorare di fino.

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    3. Ebbene sì, non resisto alla tentazione di infilare le mani e la macchina fotografica nella pancia delle mie chitarre, al primo cambio di corde.
      E questa mi sembra internamente più curata dell' altra RK e della Simon & Patrick, nonostante i trucioletti di legno (che in realtà non sono così grandi come appaiono nelle fotografie, è solo qualche fibra di legno frastagliata sui bordi delle incisioni)

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  4. Bella chitarra senza dubbio. Ne avevo provata una proprio nello stand di Music Gallery a un SHG di vari anni fa e non escludo che fosse la stessa! Ricordo che mi aveva colpito per la leggerezza, la cura costruttiva e la suonabilità. Purtroppo il caos era tale che non si riusciva a giudicare il suono, ma mi fece una ottima impressione. Dai tuoi video mi pare che abbia proprio una bella voce, con tutte le caratteristiche affascinanti del mogano: una gradevole "mediosità" frizzante e ben riverberata, attacco e sustain. Credo che una chitarra simile, ben costruita su un disegno intramontabile e tutta in massello, ti darà belle soddisfazioni. Complimenti!

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    1. Grazie Mirco.
      Un difettuccio costruttivo (il fret leggermente più alto) c'è, ma mi sembra una cosa non grave. Invece il ponte sembra solidamente "Attackato" e il commesso di M.G. mi ha confermato che se non si è mosso in tutti gli anni che la chitarra è rimasta in magazzino, un ambiente non proprio ideale, difficilmente si muoverà. Speriamo...

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    2. Si, il ponte della mia RK saltò dopo un annetto. La tua dovrebbe essere fuori pericolo ;)

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    3. E poi... mica tutti son sfigati come me! :D

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  5. molto bella davvero, mi piace (inaspettatamente) il suono in strumming, in fingerpicking forse ha ancora bisogno di suonare e si aprirsi, comunque mi sembra un'ottima presa, sarei davvero curioso di provarla,

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    1. Sicuramente me la porto al prossimo finger-raduno (sempre che si riesca ad organizzarlo ...)

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  6. bellissima, ed è anche del "periodo eroico" di Recording King, che qui abbiamo imparato a distinguere dalla decadenza degli ultimi anni, per cui è un acquisto azzeccassimo. Sarei davvero curioso di confrontarla con quell'altro gioiellino di casa RK che è la tua Schoenberg, che mi era piaciuta molto per la sensibilità e le diverse sfumature con cui rispondeva al tocco leggero, una vera chitarra da divano. Piaciuto molto il pezzo di Dave Evans, come al solito hai fatto venir voglia di impararlo anche a me!

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    1. Grazie Andrea. Il suono della ROS616 è più incentrato sulle frequenze medie, ma con più dinamica. Il manico è decisamente più grosso, sia come larghezza che come profilo a V, più pronnciato. E' un po' più impegnativa per la mano sx, ma con la destra riesco a fare dei pezzi con arpeggi complessi che mi vengono solo sulla chitarra classica.
      Ho incominciato a studiare il pezzo di Evans perchè mi sembrava facile, ma ha nascosto al suo interno alcune trappole, che mi hanno fatto sudare non poco!

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