mercoledì 11 aprile 2018

Pre-war Guitars Company. La febbre dei cloni.



Per la serie "le facciamo uguali uguali" ecco la Pre-war Guitars Company. Un piccolo marchio boutique americano orientato esclusivamente alle chitarre della golden era. Il nome parla chiaro, siamo nell'ottica della macchina del tempo. Tanto che nel video di presentazione sembra che restaurino vecchie Martin e Gibson, in realtà riproducono esattamente alcuni modelli delle due case americane con riferimento a un periodo storico estremamente ristretto, che va dal 1934 al 1941. I dettagli sono maniacali, compresi i differenti livelli di usura simulata (distress levels) a scelta del cliente. Divertenti le descrizioni dei vari livelli:

 

Insomma se non puoi permetterti una Martin originale degli anni '30 o una Gibson dei primi '40, questi te ne fanno una che ci va terribilmente vicino! Ho recuperato alcuni confronti video che danno un'idea della qualità di queste chitarre per quanto ammaccate appaiano (anzi, alla Pre-war sostengono che pure il suono trae giovamento da graffi e sverniciature!).


Per il primo confronto ci viene in aiuto la graziosa Molly Tuttle.

Martin D-18 originale del 1934


Pre-war model D (18), parecchio distressed!


Più scientifico il secondo confronto tra la Pre-war D-18 e una Martin D-18 della serie Authentic (gran chitarra!). Copia contro "copia originale".




Certo che la voglina viene, ammaccature comprese! Ma i prezzi?
Tutti i modelli Pre-war stanno un pelo sotto ai 5000$, ma si sale oltre gli 8000$ per una D-28 in brasilian rosewood.
In pratica qualcosa in meno della serie Authentic di Martin. A meno che non vogliate "distressed" pure quella (Martin D-18 Authentic 1939 Aged) che costa circa 1700$ in più di una Pre-war D18 distressed.
D'altra parte Martin è Martin e anche i graffi costano di più!

20 commenti:

  1. Bah... nonostante questa mattina sia particolarmente euforico ( Andrea mi capirà ) non trovo stimoli esaltanti . Oddio , Molly a parte :DDDDDDDDD

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    1. Obnubilato dalla maggica. Ripassa domani :D

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    2. Anche io lo sono, primo perché la Roma ha stravinto!! È secondo perché dopo due mesi esatti mi hanno riparato la linea telefonica, oddio c'è voluta un servizio di Report, un milione di telefonate al servizio guasti e l'intervento della Agcon....ma come si dice tutto e bene quel che finisce bene e l'ultimo chiuda la porta😂😂😂😂

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    3. Capperi , e neanche un errore ! Allora vincemo la coppa coll'orecchie ahahahahah

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    4. Scusa l'enorme OT Mirco , ma per noi poveracci giallorossi è una giornata storica :-)))

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    5. Te l'ho detto...mi hanno riparato la linea telefonica, con la tastiera del PC vado come un treno 😂😂😂😂😂😂

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  2. Oh, finalmente qualcosa da leggere, da ascoltare e da discutere vivacemente ...
    Stasera mi ascolto per bene le comparazioni con delle cuffie decenti, ma la prima impressione è che nei video della Mollie i "graffi" influiscano parecchio sul suono, per quanto poco verosimile.
    Nel tesat "serio" di comparazione Martin-Prewar invece sento solo differenze trascurabili ... ma anche le differenze di prezzo lo sono da quello che ci dici!

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  3. Non le chiamerei neppure copie, è riduttivo, le chiamerei piuttosto: riproduzioni esatte, o addirittura "falsi d'autore", sono strumenti magnifici!! Onestamente nella comparazione tra le due D18, non ho trovato differenze, a prezzo come stanno messe? Mi domando poi la Martin cosa pensa di queste chitarre, anche se da quello che ho notato, non si scagliano mai verso il settore artigianale, ma piuttosto verso l'industria che copia, come nel caso della mia Aria, che non è più in produzione, almeno con le fattezze che aveva la mia AD80

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    1. Scuda, non avevo letto i prezzi....

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    2. Scuda...invece l'ho scritto con lo smartphone 😂😂😂😂manco Luca Giurato arriverebbe a tanto 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

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  4. E' tutta una questione psicologica, (persino il suono a volte lo è), però io faccio veramente fatica ad accostare il concetto di vintage con quello di chitarra rovinatra, il relic non fa per me, sono disposto a sopportarlo su una chitarra che suona divinamente, ma potendolo evitare non lo vorrei mai e trovo che queste riproduzioni dell'usura siano un'esagerazione un po' priva di buon gusto. Altra cosa invece è la riproduzione del Martin Tone, che mi sembra un'attività degnissima e prescinde c
    certamente dal relic.

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    1. Ti capisco. Credo che l'usura simulata sia una finzione non necessaria, tantopiù a livelli estremi. Ma su una chitarra che riproduce fedelmente un modello degli anni '30, un filo di "opacità" non mi dispiace. Lo trovo quasi filologico :)

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    2. Ma distress levels a parte, mi sembra che queste Pre-war siano bestie notevoli!

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  5. Un amico mio ha ridotto una Seagull (chitarra molto piacevole fra l'altro) al livello distressed 3 con vent'anni di strumming violento e di trasporti senza custodia, come dire, ce ne vuole...

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  6. In queste repliche, ma non solo, il reliccaggio è una pratica sciocca e superficiale. Quello che conta davvero è il suono e queste chitarre suonano bene. Certo che caricare il prezzo di un millino scartavetrando per accontentare i fessi credo faccia troppo gola.

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  7. Sono finalmente riuscito a riascoltarmi i video con calma ed un sistema di riproduzione decente che ha confutato le impressioni che ho riportato sopra ...
    Le differenze che avevo percepito nei video di Mollie (ovvero che la prewar model D distressed avesse un suono più "scuro" dell'altra) sono più che altro dovute al fatto che la chitarra "non reliccata" è suonata in standard tuning, mentre quella "assai distressed" è in DADGAD ...
    Invece sulla comparazione con l'originale, trovo che la Martin abbia un suono meglio bilanciato, leggermente più "aperto" con bassi più profondi e cantini più brillanti, mentre la Pre-war è più focalizzato sulle medie risultando alle mie orecchie con un timbro più "nasale". Insomma mi piace di più la Martin e considerando che la differenza di prezzo non sembra così significativa e che probabilmente la Martin sarebbe meglio rivendibile se uno se ne stufasse ... non credo che valga la pena andare su questi cloni.

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    1. Riguardo al discorso "relic" anche io lo detesto, se compro una chitarra nuova la voglio in uno stato possibilmente perfetto e anche i piccoli segni che inevitabilmente lasciamo sullo strumento con l'uso mi danno ai nervi ... inoltre trovo che il relic appare sempre vistosamente falso ed eccessivo, forse potrei arrivare ad accettare il distress level 1.

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    2. Concordo sulla comparazione con la D-18 Authentic. Anche io la preferisco. Non per niente avevo scritto tra parentesi "gran chitarra". Ma se l'obiettivo di Pre-war era clonare una D-18 degli anni '30, direi obiettivo raggiunto!

      Per quanto riguarda il relic, come dicevo a Giancarlo credo che nel caso di una riproduzione di una chitarra vintage, una vernice un filo opaca giusto per uscire dallo scintillio della chitarra nuova di pacca, ci può stare. Graffi e sverniciature... no grazie! :)

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