mercoledì 25 aprile 2018

Forse è meglio tornare a suonare in garage

Per chi volesse suonare all'aperto, pare che la situazione, circa la normativa Gabrielli, almeno nella mia città, sia quella che vado sinteticamente ad esporre:
Se l'evento prevede la partecipazione anche gratuita di un pubblico superiore alle 200 persone sistemato su sedie, panche o quello che volete voi, trattasi sicuramente di PUBBLICO SPETTACOLO (concetto fondamentale) il che comporta:
- domanda in comune presentata da un tecnico iscritto all'albo che certifica l'idoneità delle misure di sicurezza
- certificazione del palco
- certificazione dell'impianto audio e di impatto acustico
- perimetrazione dell'area interessata con transenne con la creazione di varchi di accesso e varchi di         uscita
- presenza di steward al varchi di ingresso (e lo Steward non è un ragazzotto qualunque: deve essere abilitato alla funzione e il corso per Steward consta di 16 ore al prezzo di 600 € circa a cranio)
- presenza di addetto anti-incendio di secondo livello (rischio medio)
- localizzazione degli estintori
- ecc ecc

qualcuno potrebbe obbiettare: "mo daaai... non siamo mica Vasco Rossi!..."
"Ci dispiace per voi ma così è". Andiamo avanti.

Se l'evento prevede la partecipazione inferiore alle 200 persone, le cose sono un po' più semplici nel senso che la perimetrazione può essere fatta con del nastro di plastica (quello bianco e rosso) ma tutto il resto è come sopra.
Se invece NON è PUBBLICO SPETTACOLO si può evitare la perimetrazione, gli steward, la certificazione dell'impianto audio e forse qualcosaltro.
Ma quand'è che non è "pubblico spettacolo"? Semplice: quando non ci sono sedie per sedersi ed il pubblico è itinerante, cioè sta un pochino ad ascoltare, poi va al bar o a prendersi un gelato, i bambini vi corrono davanti strillando...

E se c'è solo qualche sedia qua e là? Eh allora si entra in una zona grigia nella quale il vigile che passa può determinare il proseguimento del concerto o mandare tutti a casa. Fino a cinquanta sedie si potrebbe anche chiudere un occhio...ma se uno è bravissimo a suonare e davanti si forma una piccola folla di persone anche se in piedi o sedute in terra, automaticamente diventa "pubblico spettacolo" e allora sono c...i vostri. Tutto chiaro?


11 commenti:

  1. Pazzesco ...
    Mi chiedo come facciano ad organizzare ancora tutti i vari eventi che ci stanno tanto a cuore, penso alla manifestazione di "Un paese a 6 corde" al lago d'Orta, ma anche alle varie altre manifestazioni, con concerti gratuiti, in giro per la penisola.

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    1. Per quello che abbiamo visto Un paese a sei corde non era "pubblico spettacolo" perchè non c'erano sedie su cui sedersi...

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    2. Si, nel caso particolare dell'evento itinerante tra le cappelle del Sacro Monte, ma in tutti gli altri concerti credo che predispongano delle sedie ...

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  2. È una follia legislativa tipicamente italiana, l'illusione di prevedere l'imprevedibile laddove è possibile solo il semplice buon senso. Ma è proprio quello che abbiamo perso!

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  3. quello in foto lo definirei "pubblico spettacolo scomodo"

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  4. Faccio qualche rarissima uscita solo nei Pub, anche sul Tubo ti chiedono i diritti se fai una cover, (infatti ho chiuso l'account per quello), eh si suono in garage e così posso anche bere 2 bicchieri di vino senza rischiare la patente. Ho detto 2 mi raccomando, e per 2 bicchieri mai fatto incidenti, mai ucciso nessuno! W i DJ e i Talent Show, povera Italia. BradipoBlues.

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    1. All'interno di un locale non serve nulla...c'è già quel poveraccio del titolare che è spremuto da tasse e balzelli. Bisogna anche capirli quando chiedono: "ma quanta gente portate?"

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  5. Tutto chiaro ? Nella non chiarezza del tutto si...che brutto mondo !

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  6. Io opterei immediatamente per l'ultima ipotesi....

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  7. E’ stato chiarissimo caro mr Pone, infatti questo delirante processo di cavilli e balzelli ha sancito la disfatta del buon senso, la distruzione di qualsiasi forma d’arte rappresentata in piccoli o medi contesti e la mia persuasione nonché consapevolezza del fatto che viviamo in un Paese del c..bip...!!

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  8. Ma a questo punto, la stessa legislazione, dovrebbe essere usata per un mercato rionale...si è vero che non si tratta di uno spettacolo, ma i pericoli sono gli stessi se non maggiori, rispetto ad un assembramento per fini ludici...tutto ciò mi sembra oltremodo esagerato, specie in un paese come il nostro, dove spesso le regole, o non esistono proprio, o sono prese sottogamba allegramente, anche da chi le ha legiferate...tutto ciò mi spaventa, senza considerare che la paura non si combatte con le leggi, ma con politiche ( mondiali), che evitino la genesi dei "mostri"...

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