giovedì 1 febbraio 2018

The ballad of the dreadnought

Poi dite che non vi faccio mai regali... Una quarantina di minuti godibilissimi , persino da chi come me mastica poco l'inglese ( più che altro lo pijo a mozzichi ).
Il tubo e martin me l'hanno segnalato , dopo averlo visto non potevo non condividerlo . Eppoi basta il trichecone nei primi fotogrammi a farne valere la pena :-)))))))



14 commenti:

  1. eh....Taylor si "inventa" il v-bracing (addirittura brevettandolo) e questi qui invece buttano sul piatto della bilancia la storia pop della chitarra acustica. Un pezzo di questa storia è stata musicalmente parte della nostra vita con musicisti che ci hanno fatto sognare. Come si fa a restare indifferenti?

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    1. Non si può ! Furbetti , certo , ma con classe...

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    2. Mentre Taylor punta all'innovazione, Martin è la tradizione (e dopo anni di incertezza è tornata al suo ruolo). Diciamo che così non si pestano i piedi.

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    3. Giusto! C'è posto per tutti, se ognuno si ritaglia il proprio spazio, senza invadere troppo quello altrui

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  2. La dreadgnought, è quello che ho sempre pensato come: chitarra acustica, e il trichecone è uno che con la dread, ci ha scritto un pezzo di storia della musica, la dread è il modello che ha segnato il vero passaggio tra la chitarra classica e la folk americana, e come la nave da battaglia da cui ha preso il nome, la dread è uno strumento da "battaglia", insomma si è capito che è la forma di chitarra che amo di più..

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    1. Per vari motivi , di gusto , estetica e comodità , sto preferendo altre forme , dalle triplo 0 alle auditorium , ma la dread... è la mia Aria . Giro , giro , ma poi quando devo registrare qualcosa imbraccio lei . Forse non ho mai sercato di avere un'altra dread perchè mi sembrerebbe di tradirla. Forse una D 35 , di cui è la copia , potrei cercare di accomodarla presentandogliela come la vecchia zia eheheheheh

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    2. E già gliela poi incartá così....HEHEHEHE!! Comunque la tua giapponesina, secondo me, a livello sonoro, ha poco da invidiare ad una D35, almeno ad una D35 moderna, certo che se poi la metto a confronto con una della stessa età della tua Aria, forse la tua sta un gradino più in basso, ma solo uno però...

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  3. La dread l'hanno inventata loro, ma nel passaggio a 14 tasti secondo me hanno "perso" le proporzioni squadrandole le spalle. La dread Martin proprio non riesco a digerirla del tutto, secondo me la risposta di Gibson con la Jumbo slope è esteticamente molto migliore (non parlo di suono). De gustibus...

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    1. Sui gusti personali non si discute, però quelle spalle piatte della dread, mi ricordano gli anni 80, quando anche noi portavamo giacche con quelle spalline che ci facevano assomigliare a dei robot...😁 E malgrado tutto però quelle immagini mi fanno tornare alla mente bei momenti...

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  4. Se pensiamo che dopo il lungo declino degli anni '80 e '90, la chitarra acustica è stata rilanciata praticamente di botto da una serie televisiva (Unplugged di MTV) ci si rende conto di quale potere mediatico abbiano la TV e gli endorser. La storia della 000-28 di Clapton è l'esempio più lampante, ma quella trasmissione, con decine di rockstar che imbracciavano di nuovo le chitarre acustiche, ha praticamente salvato il culo alla Martin (i suoi concorrenti facevano anche strumenti elettrici e ampli!).
    C'è però da dire che la serie Unplugged ha rilanciato la musica acustica puntando sulla qualità ed è stata un vero punto di svolta. Ha fatto capire che prima dei generi musicali c'è la Buona Musica, che quando è tale regge anche senza "effetti speciali" e addirittura ne guadagna. Per me la serie Unplugged è un punto di riferimento fondamentale.

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    1. Come sempre ( quasi , nun t'allargà eheheheh ) fai un analisi lucida che condivido . Come condivido l'importanza ( e la bontà ) del progetto unplugged , girando sul tubo alla fine se metti la parola acoustic esce sempre un vecchio filmato della serie . Una perfetta coniugazione delle parole musica e qualità. Ed anche oggi , che non esiste più quella trasmissione , in molti la copiano . In italia ci fu DOC di Arbore a portarci a tarda ora musica per molti sconosciuta .

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    2. Concordo, ho ancora un DVD di Eric Clapton, ripreso proprio da quella trasmissione, che ancora riguardo con infinito piacere

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  5. Del video ho solo ascoltato la musica e guardato le figure, capisco molte parole ma faccio fatica a collegarle a un discorso completo.
    In compenso i vostri commenti sono stati, come sempre, molto interessanti ed esaustivi.
    ;-)

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    1. Ah , guarda , sto come te !!! Però l'ho trovato semplice , quasi didascalico , e la forza della musica e delle immagini ha riempito le lacune della lingua . Magari avrò frainteso qualcosa e non ho capito certi tecnicismi , ma l'importanza delle dread nella storia della musica esce fuori chiaramente . L'immaginazione ha fatto il resto :-)))))

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