mercoledì 8 novembre 2017

Chitarre e tamburi

Giovanni ha pubblicato sul suo canale questo estratto dell'ultimo concerto alla chiesa Valdese di piazza Cavour ( ve ne avevo girato la locandina ) , bella location per concerti acustici che vi presentai nell'occasione dell'altro suo concerto alcuni mesi fa e dove registrai alcune parti qui condivise . Stavolta non sono potuto andarci , e me ne dispiaccio : Giovanni ripropone ogni volta i suoi brani sempre accostandoli a nuove cose , talvolta in compagnia di altri chitarristi , altre volte con fiati , archi  o quant'altro . Stavolta si è fatto accompagnare da Andrea Piccioni , suonatore di tamburi , e stando al video la serata deve essere stata molto interessante . Spesso ci interroghiamo sulla convivenza tra musica acustica e sezione ritmica , evidenziando come sovente una batteria sia troppo invadente . Qui un esempio alternativo , dove i tamburi/percussioni oltre a sottolineare il senso ritmico del brano , creano atmosfera . Spero in altri video del concerto , così da confermare la sensazione di ottimo connubio .



25 commenti:

  1. Giovanni è di una bravura unica, e mi piace il suo modo di accostare la chitarra acustica a gli altri strumenti, in questo caso poi ha raggiunto il massimo, il tamburo più che un tappeto ritmico, direi che enfatizza la melodia che si dipana dalla chitarra di Giovanni, insomma più che un accompagnamento, è un procedere all'unisono, in questo modo si generano atmosfere oniriche che arrivano molto in profondità, insomma Ste, nun poi capì quanto me ce rode non averlo ancora ascoltato dal vivo...

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    1. Già , potevamo andarci insieme stavolta e invece avevamo altri impegni...ci vorrebbe una vita di riserva ! La prossima cerchiamo di farci trovare liberi :)

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    2. Se rinasco non lavorerò più, farò il musico ambulante, almeno mangerò della mia musica, senza dover sottostare ad orari di lavoro decisi da altri...😁

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  2. Forse sono OT, ma non del tutto.
    Da un po' di tempo penso che la batteria, così come la conosciamo, sia uno strumento vecchio. O per meglio dire, che i batteristi siano fra tutti quelli che si sono rinnovati di meno. Eppure suonano uno strumento "spurio", cioè non uno strumento vero e proprio, ma un isieme di strumenti che come tale potrebbe essere gestito a piacimento. Eppure la stragrande maggioranza dei batteristi pensa ancora che non si possa uscire dal set canonico cassa-rullante-charleston-2tom-1timpano-2/3piatti e suonano ogni pezzo come se avesse un suono solo! Video come questo dimostrano che in realtà una base ritmica si può sostenere anche con un tamburo solo che di suoni può farne parecchi. I percussionisti lo sanno, ma i batteristi no, e suonano nello stesso modo in ogni situazione. Qualcuno che interpreta la batteria in modo diverso c'è, ma sono rari.
    Tornando in argomento: bel duetto, dev'essere stato un bel concerto!

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    1. La faccenda non è semplice . La batteria è un insieme di strumenti , verissimo , deriva infatti da strumenti da banda dove c'era la grancassa , i piatti , il rullante ,ognuno suonato da una persona . Poi con le prime band jazz/swing ecco nascere nuove esigenze , e via di batteria , basso elettrico e chitarra amplificata . Poi il rock , dove la batteria è una componente essenziale , anche se agli inizi era molto osteggiata . Nelle vecchie registrazioni era sempre molto dietro , bisogna aspettare la fine dei '60/inizi '70 per veder nascere i drums hero .Poi è arrivato il decennio degli 80 , e tutto ha subito una trasformazione "moderna " : suoni elettronici , effetti , e anche la batteria in quegli anni suonava diversa , molto diversa da quella di qualche anno prima . Oggi c'è un misto di ritorno alle origini misto ad una corsa al tecnicismo esasperato . Ma è anche l'epoca dei cajon , delle percussioni esotiche tipo l'hang . Insomma , non sarebbe giusto dire che i batteristi non si sanno adeguare . Sarà perchè negli ultimi tempi passo più tempo a suonare la batteria ( anche se elettronica , per via degli spazi e del buon vicinato ) ma capisco il puro divertimento nel pestare i tamburi . Mi diverto a seguire di tutto , dai clash a peppino di capri , e capisco quello che mi dice sempre il nostro batterista sul coinvolgimento speciale nel suonare i ritmi. Infatti lui suona in 4/5 gruppi , tutti di genere diverso , dal blues al pop al jazz , e gli piace sempre e comunque . Poi c'è il discorso di quello che si cerca e , soprattutto , di quello che si suona . La musica di Giovanni è inclassificabile , un misto di etno-jazz-worldmusic con echi rock e accenni classici . Una batteria classica non avrebbe senso . Così è tutta un altra storia , ma probabilmente questo connubio riuscito non funzionerebbe per altre situazioni. Anche se acustiche . Penso al country , oppure al blues , i tamburi a cornice faticherebbero a entrare nel mood . O anche solo un gruppo che propone brani facili e semplici in stile pop , magari tutto in acustico : un cajon o le percussioni classiche sarebbero piùa loro agio . Lo so che tu pensi alla tua situazione , un gruppo che fino a poco tempo fa era si acustico negli intenti ma elettrico nello svolgimento . Ora vorresti virare tutto a mancina , ma non tutti seguono il verso . Ma anche con voi un tamburo sarebbe fuori luogo . Un accompagnamento ritmico più soft invece sarebbe perfetto , alleggerire i pezzi del drumkit , magari aggiungerne altri diversi , suonare con l'idea del colore e non della rullata . Un modo di vedere le cose che o condividi appieno , oppure diventa tutto più difficile . Ma magari hai ragione tu , dopo tutte ste chiacchere non so più che pensare . Sicuramente è stato un bel concerto :)

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    2. Un batterista ed un percussionista, per come la vedo io, sono due facce della stessa medaglia è possono compenetrare il loro suono fino a sovrapporsi, mi vengono in mente Tony Esposito e Tullio De piscopo che spesso intrecciavano la loro ritmica fino a farla diventare un corpo unico a supporto del brano

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    3. Ma allora De Gregori è avanti....!
      Ha detto che il prossimo tour lo fa senza batteria perchè, dice, i batteristi che vanno a tempo "lo annoiano". Risposta dei batteristi: "sapessi quanto sei noioso te..."
      E comunque vero che i batteristi, almeno quelli che ho conosciuto al mio modesto livello, sono ancora più conservatori dei chitarristi, nulla può cambiare e la batteria deve sempre rimanere quella cosa che fa booom, assurdamente ingestibile dal punto di vista audio.
      Batteria elettronica? E' come essere evirati...non se ne parla neppure anche se sono costretti ad ammettere che tutto sarebbe meglio e più semplice: trasporto, registrazione, qualità del suono, salute dei timpani, gamma sonora ecc ecc. è la testa che va cambiata.
      Quanto al pezzo di Giovanni Palombo la percussione, per quanto discreta, mi pare contribuisca ben poco alla bellezza del pezzo e la chitarra potrebbe benissimo stare da sola senza farcene rimpiangere la mancanza.

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    4. Vero max , non sposta di tanto la presenza o meno delle percussioni in questo brano . Non è sempre così , naturalmente , e comunque bisogna valutare che la musica è scambio , e tra musicisti spesso si trova il modo per collaborare e condividere . Se ognuno andasse avanti per la sua strada , il mondo sarebbe un posto peggiore , per cui a mio avviso ben vengano collaborazioni anche "inutili" , anche perchè poi ho potuto conoscere un artigiano dei tamburi a cornice , altrimenti sconosciuto .
      Sulla batteria elettronica posso dire poco : ne ho una da qualche mese ma non ne ho mai avuta una acustica , ma capisco che il feeling è tutt'altra cosa . Credo ci sia una differenza ancora più grande che tra chitarra acustica ed elettrica , la dinamica , la risposta delle bacchette , il suono che non proviene direttamente dallo strumento e soprattutto i piatti . Per me che da "grande" mi è venuta sta voglia di esplorare il mondo del tump-tump , è una bella svolta . Piccola , si suona anche in cuffia , possibilità di registrarla direttamente dalla scheda audio , più suoni , dai set rock a quelli jazz fino alle percussioni .Certo , a me l'hanno regalata ( un padre a digiuno di musica voleva buttarla , dopo che il figlioletto aveva perso l'interesse , perchè gli dava impiccio . Dai a me , ho detto , un posticino glielo trovo . Ho chiesto a mia moglie il permesso per una new entry , ed ora ce l'ho accanto alla scrivania con il computer . Mi sto divertendo molto , a breve ve la farò sentire. E' questa , una entry level ma di qualità con rullante mesh
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  3. Nonostante io abbia avuto in passato molti "problemi" con il batterista che non vuole adattare il suo modo di suonare al sound del gruppo (e alla fine l'ha avuta vinta lui, tant'è che mi microfono anche alle prove) io continuo ad essere contrario alla batteria elettronica (forse va bene per le registrazioni), non mi piace, e rivendico la possibilità per un batterista sensibile e accorto di suonare anche pianissimo con le bacchette, in pratica secondo me non è tanto questione di quale strumento si suona, ma di come si suona. Gli esempi ci sono, soprattutto nel jazz. Ecco, poi, come sento spesso dire, il rock va suonato al volume che serve... ma io non lo suono ehehe

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    1. Visto che l'OT oramai ha preso il controllo del post ( e va benissimo ) dico che hai ragione , la batteria live deve essere acustica , senza se e senza ma . Io ho suonato rock per anni , non avrei mai voluto vedere il nostro pestapelli con davanti quei feticci poco invitanti , e poi il suono in saletta deve essere coinvolgente , le rullate che escono dal PA sono avvilenti. Però ci sono tanti altri usi : ad esempio il nostro vecchio batterista praticamente suonava solo in sala o nei live , a casa non poteva. Quindi studiava in tempo reale quando provavamo . Una batteria elettronica ti permette di suonare in casa anche di notte , con gli stessi , o quasi , movimenti che userai su quella acustica . Per questo motivo è utilissima anche per registrare se non si vuole ricorrere a basi preregistrate o fatte con VST . Infine nei piccoli locali , tipo pub dove entri a fatica e una batteria sarebbe invadente come spazi e suoni , con l'elettronica il batterista può ovviare con quella elettronica . Tanto la gente sta li a bere e chiaccherare , manco se ne accorge...Invece è sacrosanto il discorso di adattare playing e drumset all'occasione . Palco grande , gruppo elettrico , la batteria acustica è d'obbligo , ma se fai brani acustici basta una cassa e un rullante con il charly . A volte anche la cassa può essere eliminata . E poi la dinamica , che è frutto di studio : ci sono molti chitarristi che spezzano le corde senza adattarsi ai momenti del brano suonato , così il batterista poco tecnico non saprà suonare piano o forte gli stessi fill , di qualunque genere siano. Nel pezzo di Giovanni una batteria sarebbe stata fastidiosa e fuori luogo , i tamburi secondo me possono dare colori diversi . Anche su brani dove che , come dice Max , si reggono benissimo da soli . Qui metto ancora Giovanni con un quartetto quasi da camera , e sempre con lo stesso percussionista. A me sembra buona musica , magari non facile e non per tutti , ma di spessore . Il video è dei nostri amici del paese a sei corde di qualche anno fa :
      [video]https://www.youtube.com/watch?v=UzGd0Fygcek&list=FLUHjv_451mVxW5PyqT-fn5w&index=1[/video]

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    2. Caro Gianca
      suonare la batteria senza picchiare pur mantenendo tempo e groove e anche usare le spazzole magari è tipico dei batteristi più bravi (quasi sempre professionisti) che io ahimè non ho mai incontrato. Quelli dilettanti con i quali ho sempre suonato intendono la batteria ancora come "sfogatoio" della settimana. E non sono mai riuscito a convincerli.

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    3. Si può daltronde togliere lo sfogatoio ad un dilettante ? Semmai deve trovarsi compagni di merende altrettanto stressati con cui condividere gli sfoghi. E tu , se sei più professionale e meno stressato , cerca un batterista bravo , ce ne sono in giro . Ma poi lo so , si suona con gli amici di sempre , e si prende quel che c'è perchè alla fine quel che conta è suonare . Sempre se non si vuol fare sul serio...

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    4. Ci sono schemi mentali difficili da scardinare. A maggior ragione tra i dilettanti, seppur bravi. Anche quando si ha la fortuna di trovarsi a suonare con persone molto musicali, ci si scontra con veri e propri dogmi: "questa cosa non si può fare con le spazzole, ci vogliono le bacchette!" oppure "questa cosa non si può fare sul contrabbasso, ci vuole il basso elettrico" e via così. Poi quando gli fai vedere alcuni video che dimostrano il contrario, ci provano. Ma dopo un po' escono le rampogne "si però a suonare così non mi diverto!". E' questo uno scoglio tipico, difficilmente superabile.

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    5. A quel punto si torna all'inizio : si sta insieme per suonare divertendosi o si cerca di mettere su uno spettacolo nel migliore dei modi ? Capita l'antifona , poi si procede nella giusta direzione . Se ci si vede per suonare un po' e coltivare una passione , il divertimento non può mancare . Se invece c'è in vista una ( o più ) uscite con pubblico magari pagante , si deve sfornare un prodotto al meglio : chi non ci sta , amen !

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    6. Il problema è che per alcuni il "divertimento" è limitato al suonare, anche bene, il proprio strumento. Per altri invece, visto che si suona in un gruppo, è più importante il risultato di insieme. Non è il caso degli amici con cui suono oggi, ma in passato ho suonato con gente molto brava che però si limitavano ad ascoltarsi, grande ego, in genere erano debordanti fregandosene del tutto dell'insieme. Bravi tecnicamente si certo, ma anche musicalmente immaturi.

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    7. siamo O.T. eh?
      ma qui possiamo anche chiacchierare a vanvera...

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    8. La nostra è un osteria , si parte da un discorso e si finisce chissà dove . Non è certo della bravura conclamata di Giovanni che dobbiamo per forza parlare , e poi la loro performance ci ha portato a queste riflessioni . Se legge capirà. E poi il post è mio e decido io , ecco ;-)))))

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    9. Anche se non ci legge, volevo dire che non volevo criticare il mio batterista, che per me è un lusso da tanto che è bravo, solo che a lui piacciono quei suoni lì e a quel volume lì, poi ogni tanto mi concede una ballad con le spazzole, ma solo per far vedere che lo sa fare...

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    10. Si, non lamentarti perchè quando vi ho sentito all'ex Jalisco aveva dei suoni molto belli al naturale (cosa rara) e secondo me suona anche molto bene, o come diciamo qui "al g'ha 'dla cunisiòun!" :D

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  4. In parte approvo quello che ha detto il Principe, ma non quello che gli hanno risposto i batteristi..
    Questo pezzo di Giovanni Palombo, tra l'altro forse quello che più mi ha colpito ed emozionato tra i brani che finora ho ascoltato, ha un suo perché associato alle percussioni di Andrea Piccioni, c'è una continuità musicale, un discorso che si porta avanti, un intento di condivisione, almeno io lo percepisco.
    Ho suonato prima la New Wave e poi il rock con due batteristi e mi son sempre divertito, con il repertorio che faccio oggi il mio sogno è di trovare un percussionista che suoni quello che più gli piace, cajon, conga, bongo, shacker, la tanica d'olio, ma che anche canti con me, faccia i cori e soprattutto abbia voglia di stare insieme e divertirsi.. ma dove lo trovo? A Roma?
    ;-)))

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    1. Jan, stai forse cercando un batterista come questo, che ad un certo punto del concerto ha aperto un valigione e ha incominciato a tirare fuori un sacco di spazzatura (ops, "materiale riciclato!") e ha incominciato a percuoterla con soddisfazione, valigia e microfono incluso ...
      [video]https://www.youtube.com/watch?v=B5M2wUq31Z8[/video]

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    2. Tra l'altro il 15 dicembre è di nuovo a Torino, al Folk Club, io pensavo di andarlo a sentire ... vieni anche tu, Gianfranco?
      http://www.folkclub.it/concert/card/379/

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    4. Ciao Beppe!! Scusa ma quando due giorni fa volevo risponderti l'adsl ha cominciato a fare i capricci, e adesso, per completare l'opera, a metà frase mi è scivolato l'angolo di un dossier su invio ed è partita una risposta monca che ho eliminato.
      Beh.. un percussionista come quello del video mi piacerebbe all'inverosimile, ma anche meno andrebbe bene lo stesso...
      Il 15 dicembre Beppe Gambetta al Folk Club è sicuramente un gran appuntamento per gli appassionati di chitarra, però non so se sono abbastanza preparato per apprezzare un concerto del genere, se non sento anche cantare dopo un po' mi brucia la sedia sotto il sedere, sicuramente incontrerai Lambert che è un fan del tuo omonimo, tra l'altro sabato 16 terrà un masterclass di 4 ore sempre al Folk Club.
      Comunque se decido di andare ti do un colpo di telefono..
      ;-)

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