venerdì 10 novembre 2017

A pranzo dal Vescovo

In pieno centro a Modena, proprio di fronte al duomo romanico risalente all'anno mille, c'è lo storico palazzo dell'arcidiocesi. Ovvero c'è l'ingresso principale da dove il vescovo usciva in pompa magna per salire i marmorei gradini della antica chiesa (casa e bottega insomma).
Questa la facciata: esattamente dalla parte opposta, dietro al signorile palazzo, in una stradina stretta e scura, c'è quella che in tempi antichi era "la mensa dei  poveri".
Si sa, i preti hanno sempre mangiato bene, e quello che avanzava veniva santamente distribuito al popolo affamato. Questo in origine. Oggi negli stessi ambienti c'è un moderno self-service che prepara almeno 300 pasti al giorno. Su consiglio di un conoscente siamo andati a pranzo lì, spinti dalla curiosità e dalle lodi di questa persona (che povera non è, anzi piuttosto benestante ma, vivendo da sola e abitando i centro, va a mangiare "alla mensa dei poveri" da trent'anni almeno).
E così siamo andati.
Entriamo, ambiente lindo e ristrutturato da poco. Una sala attigua ha mantenuto le antiche volte ad arco. Presenza di studenti, operai, perfino poliziotti ma anche alcuni indigenti che non fanno la fila fuori dal refettorio per gli avanzi come un tempo ma, semplicemente, arrivati alla cassa mostrano le loro generalità alla cassiera, che con discrezione, consulta una lista.
La scelta dei piatti è notevole, come quella dei contorni, dei dolci e della frutta. Serviti da personale con il cappello da cuoco sulla testa, mia moglie ha preso delle lasagne dall'aspetto molto, molto invitante. Io ho preso un secondo ed essendo venerdì ho puntato spericolatamente al baccalà pastellato e fritto.
Dio sia lodato..mai scelta fu migliore di questa. Il baccalà era croccante, profumato e per nulla unto (segno che era stato velocemente fritto in olio fresco e abbondante). Insomma un cibo da autentici reverendi. E il prezzo? Il prezzo è da "poveri", ma poveri poveri veramente...Ci ritorneremo.

La foto riproduce il murale su una parete del refettorio, così che i commensali ristorino lo spirito e il corpo tra queste antiche mura.



10 commenti:

  1. ci sono stato anch'io, l'anno scorso ero a Modena per un convegno ospite dei benedettini di San Pietro e ci hanno portato lì, mi è piaciuto molto.

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  2. Ma è gestito dalla chiesa o da qualche associazione laica? Questo è il vero senso della carità: chi ha i soldi paga il giusto e chi non li ha mangia ugualmente insieme al resto del mondo

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    1. Fino a non molto tempo fa era gestito direttament dalla Arcidiocesi. Ora mi hanno detto che è stato affidato ad una società esterna.

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  3. Una bella iniziativa che dovrebbe avere seguito anche in altre città.
    Niente da fare L'Emilia Romagna è sempre un passo avanti.
    Ricordo come fosse ieri la mensa universitaria di Torino dove gli indigenti andavano a frugare nei bidoni dove si vuotavano i vassoi, ero giovane ed era la prima volta che mi resi conto che esisteva veramente la povertà..

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  4. Mannaggia , sono stato a Parma e Reggio ( Bologna la conosco già ) e a Modena solo una volta , tanti anni fa per un concerto quando suonavo folk irlandese . Ma non ricordo nulla , arriavti in treno , subito nel teatro dove suonammo , poi a letto da amici e la mattian via a Roma . Tocca proprio che venga a trovarti e magari andiamo anche dal Vescovo :)))))

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    1. Oramai il mio computer è invidioso del cellulare di Mimmo , e lo imita appena può...pardon ;) Comunque arriavti=arrivati , e mattian=mattina. E no , non c'è un correttore automatico, so proprio "li diti" che vanno per fatti loro

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    2. embè sarebbe pure ora ...io alla Bufalotta ci sono venuto

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  5. E poi con le dita ancora unte di baccalà, dal Lenzo mi hanno messo tra le braccia una taylor 914non-so-che-altro. Tutta sberluccicante di intarsi iridescenti. La bestiola suonava davvero bene ma anche 4300 euro sono belli...
    p.s. le mani me le ero lavate comunque

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    1. Con tutto il rispetto per Bob Taylor, che mi sta pure simpatico, secondo me le sue chitarre costano troppo. Ma in questo campo sono un tradizionalista e probabilmente non faccio testo.

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    2. La penso anche io come te. Comunque suono e suonabilità della bella sono oggettivamente al top.

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