martedì 31 ottobre 2017

Lo scatolotto ruffiano




Visto che il mio Zoom Q3 ha deciso di mollarmi, vagavo in rete alla ricerca di un nuovo registratore audio-video, quando sono incappato in questa DI per chitarra acustica di Zoom. L'oggettino dichiara apertamente la sua vocazione con un box veramente ruffiano, che oltre a riproporre le curve di una chitarra acustica, le riveste con la classica accoppiata di abete e palissandro serigrafati con tanto di binding!
Si chiama Zoom AC-2 acoustic creator. E' uno di quei pedalini basati sulla tecnologia modelling eq, che promette di far suonare un pickup, piezo o magnetico che sia, come se fosse un microfono. Ardua promessa, lo sappiamo, ma anche se non riuscisse a mantenerla fino in fondo, l'oggettino concentra una serie di soluzioni immediate e utili soprattutto in situazioni live, che lo rendono piuttosto interessante.
Lo dico da felice utilizzatore di una Para DI di L.R.Baggs, una delle DI per chitarra acustica più celebrate, che però è tutto fuorchè immediata, mentre lo scatolotto di Zoom punta proprio all'immediatezza, con una serie di pomelli e foot-switch univoci, che non richiedono conoscenze da tecnico del suono e mirano dritto al sodo, offrendo anche qualcosa in più. Certo, siamo di fronte a situazioni preconfezionate e i puristi potrebbero storcere il naso, ma sappiamo tutti quanto sia comodo, su un palco, poter intervenire rapidamente senza perdersi fra complicate combinazioni di comandi che agiscono a catena.
Le funzioni base sono raggruppate nel riquadro nero che richiama il classico "citofono", dove alloggiano i pomelli di volume, sezione eq a tre bande e riverbero. Poi il selettore per il tipo di pickup montato sulla chitarra (piezo o magnetico) con il led di picco collegato al volume per evitare distorsioni del segnale in ingresso. Inoltre un boost regolabile collegato a uno dei footswitch, che permette di settare un aumento di volume immediato nel caso si debba eseguire un assolo, oppure per avere un volume uniforme nel passaggio dallo strumming al fingerstyle. Segue l'accordatore, collegato al secondo footswitch che muta il segnale, e un irrinunciabile tastino anti feedback che promette di catturare e tagliare automaticamente la frequenza di innesco.
E veniamo al pomello del modeling, che offre una serie di preset per catturare il suono della tipologia di chitarra che stiamo usando. E' una soluzione già vista su parecchie DI per chitarra acustica, a partire dalla prestigiosa Aura di Fishman, ed è secondo me uno dei punti più discutibili. Sarebbe come dire che tutte le dread suonano uguali tra loro, così come le 000, le parlor e altre tipologie di chitarre. Di fatto si tratta di una serie di equalizzazioni preconfezionate, utili più per avvicinarsi liberamente a un certo tipo di sonorità, che per catturare la reale immagine sonora della nostra chitarra. Diciamo che si ha la possibilità di scegliere una tipologia di equalizzazione da cui partire e sulla quale lavorare con gli altri comandi.
In conclusione nulla di rivoluzionario, ma il simpatico scatolotto ha molte frecce al suo arco e si candida al ruolo ideale di coltellino svizzero del chitarrista acustico. Certo che 190€ non sono pochi, ma i coltellini svizzeri costano!


61 commenti:

  1. Ce l'hanno messa tutta per conquistare gli acustici (clienti difficili e un po' tonti quanto a tecnologia). Tutto sommato pare comoda.
    Comunque è vero: confesso che io la DI L.R.Baggs non la so usare. O meglio, la uso ma mi va bene la prima osteria che incontro, tutto flat e via andare.

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    1. Clienti difficili si , tonti insomma... cioè , a parte me. Molti acusticanti professionisti oramai viaggiano con la loro strumentazione , fatta di ampli , mixer , pre e altre diavolerie che spesso usano con maestria . Da Morone , visto più volte , al mio Palombo , se suoni da solo il suono è tutto. Forse Max ti riferivi più che agli acusticanti ai vekkietti in generale . Ce ne sono tanti anche di elettricisti che si limitano ad infilare il jack in un ampli e basta .Il mondo corre , e anche solo per chiedere un informazione oggi devi allenarti per la maratona di new york ;-)

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    1. è uno scandalo!....dove andremo a finire?

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    2. presto! si chiami l'Inquisitore!

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    3. reverendo confesso... il mese scorso ho comprato un amplificatore.

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    4. Se mi confesso io , non credo ci sia alternativa alla dannazione eterna :DDDDD

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    5. Questa è una DI, indispensabile per i chitarristi acustici, sia pure plugged, ma sempre acustici! :D

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    6. Mentre un amplificatore è peccato!!!

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    7. c'è ampli e ampli : con un jam 150 bastano un paio di prece o una domenica da chierichetto, con un marshall si va dritti all'inferno :DDDD

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    8. il jam ce l'avevo già, come terzo ampli ho preso un semisconosciuto ibanez wt80, un "tipo" Polytone con cono da 15, suona bene, costa pochissimo ma è un po' ingombrante. c'è il filo, ma lo spirito è sempre acustico. l'idea era di venderne uno per finanziare qualcosa di acustico ma non mi so decidere.

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    9. il "vero" Polytone costa un botto, talmente lineare che se ci si attacca un microfono anche la voce esce amplificata bene.

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    10. mi ricordo bene la tua bellissima prova. Ce l'ha ancora il tuo amico?

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    11. Parlano molto bene di questo

      [img]http://www.euroamp.com/wp-content/uploads/2016/02/The-Bud-300x145.jpg[/img]

      minuscolo e leggero, studiato per chitarre acustiche, classiche, contrabbasso e hollowbody. Alte prestazioni, ma costa un Kilo!

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    12. ah be'...il polytone (rigorosamente a transistor) che provai costava, mi pare, quasi 1,8k
      Chissà perchè costano così tanto.

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    13. Un buon progetto, componenti di alta qualità e... prestigio, suppongo.

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    14. Il piccolino deve essere molto bello, ma non fa per me, il fratello maggiore costa troppo. Comunque Henriksen è una marca con i controfiocchi. Polytone invece mi pare che on produca più.

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    15. Mea culpa, mea culpa mea grandissima culpa. Reverendo ho sia lo Zoom A3, il Fishman Aura.... tutto per il modelling e qualche effettino. L'Aura è straordinario in quanto a sonorità.

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    16. Stefano R, urge recensione. Un bel confronto video Fishman Aura VS Zoom A3, sarebbe gradito assai! ;)

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    17. ... magari il Rev ti disculpa!

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    18. Zoom AC3 e Aura e...non ci dici nieeenteee?

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    19. Sono due pedali che mi piacciono ma per il loro prezzo sembravano inarrivabili... poi prima uno poi l'altro ho trovato delle occasioni. Recensirò.

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    20. Bene, argomento interessante! :)

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  3. Esteticamente mi attizza parecchio, ma onestamente di pedalozzi ci capisco veramente poco, mi piacerebbe sapere, come fa a catturare il suono del modello di chitarra che sto suonando, se il segnale che gli arriva è quello del Piero o di un magnetico? Bho?? Ha dei modelli matematici contenuti in una eprom? E se si, allora potrei far suonare qualsiasi modello come una dread o una triplo zero eccetera, ma una cosa del genere non l'aveva già fatta line6?

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    1. Il segnale del Piero?!! Nooo non ci posso credere!!! Siamo arrivati alla farsa co sto correttore del cavolo😂😂😂😂

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    2. Non è così , Mimmo : semplicemente , selezionando il tipo di chitarra che si collega , la macchina imposta l'equalizzazione per enfatizzare o meno certe caratteristiche . Però nulla vieta di attaccarci una dread e selezionare una small , magari ne esce fuori qualcosa di interessante . Ma di miracoli non credo...

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. è molto interessante: un citofono da chitarra senza la chitarra, ma che in realtà fa molto di più.
    invece per il registratore audio/video hai trovato qualcosa? io tenderei a scindere l'audio dal video. So che è meno pratico però vincolare la posizione della ripresa video a quella del microfono dà grattacapi.

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    1. Giusto, se si vuole fare un video musicale di qualità, è l'unica via percorribile, anche avendo una videocamera con un microfono di qualità, si perde sempre qualche sfumatura

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    2. Basta avere una videocamera buona che abbia la connessione per un microfono esterno , e sei a cavallo . Ma tra mic ( che magari uno ha ) e una buona videocamera con questa funzione , si arrivano a spendere tanti bei dindini...

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    3. beh ormai anche i telefonini più vecchiotti fanno video passabili. solo che bisogna poi accettare di dover lavoricchiare in seguito a sincronizzare audio e video.
      (certo, detto da me che ultimamente mi scoraggio anche solo a pensarci!)

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    4. Credo che le soluzioni all-in-one siano insuperabili per praticità. Col defunto zoom q3 ho fatto registrazioni audio del mio gruppo più che soddisfacenti anche in situazioni critiche. La sezione video del q3 era pessima, ma i nuovi modelli hanno implementato parecchio anche la parte video e ora permettono di registrare lunghi filmati ad alta risoluzione. Certo bisogna scegliere tra inquadratura e punto di ripresa audio, ma aggiungendo una seconda telecamerina si può fare un discreto montaggio contando su una ottima traccia audio di riferimento.

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    5. Se intendi registrazioni in saletta , nei concerti o in giro , chiaro che gli all in one sono imbattibili. A casa , per fare video avvicinabili a quelli che tanto ci acchiappano , l'uso di una buona videocamera e di microfoni a condensatore sembrerebbe inevitabile . Poi ci vuole un buon software di editing video , tempo da perdere , una stanza trattata ad hoc ed un portafoglio a fisarmonica . Pieno , chiaramente :D
      Dimenticavo : il phisique du role . 'azz , mi manca proprio quello...

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    6. Sono certamente punti di vista differenti, tutto dipende dalle finalità. Personalmente preferisco suonare e documentare in modo decente all'occasione, quindi la mia scelta va alla praticità degli all-in-one. Secondo la mia personale visione, c'è da considerare che se invece si opta per una catena di strumenti audio-video-software raffinati, occorre anche dedicarsi a un minimo di apprendimento di teoria per il migliore impiego di ogni componente, così quel "tempo da perdere" che hai citato si allunga parecchio. Non nego che una registrazione semiprofessionale regala soddisfazioni, ma preferisco spendere più tempo per suonare.

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    7. Il tuo punto di vista non fa una grinza .

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    8. Il mio q2 sarebbe anche discreto anche se quando fa un video si succhia le pile ad una velocità pazzesca. Mi sono accorto anche che quando registravo entrava una specie di ticchettio che non mi sapevo spiegare. Poi ho scoperto l'arcano: il ticchettio proviene dal modem (una radio frequenza?). Bisogna che il q2 stia ad almeno un metro dal baracchino.

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    9. Infatti nello scatolotto dell'articolo, di fianco alla uscita cannon c'è il pulsantino Ground Lift, che serve per schermare il segnale audio da disturbi provenienti dalla rete elettrica o da altri dispositivi.

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  5. C'è anche l'AC 3 , più grande ma più completo . Oltre il source model ha il target model che promette di affinare ancora di più l'ottimizzazione del suono . E si può alimentare anche tramite USB .Oltre all'utile switch per gli effetti , assente nell'ac-2 .Certo , un centone in più...

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    1. Questa è una "simpatica" prova...
      [video]https://www.youtube.com/watch?v=XMGokCytcFI[/video]

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    2. Il fratello maggioe AC-3 offre qualcosa in più, ma costa molto di più e secondo me aggiunge complicazioni. Mi sembra che il fratello minore sia più equilibrato per praticità, prestazioni e prezzo.

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    3. In realtà mi sembra una prova che non prova nulla, ma capisco la "simpatia" a cui ti riferisci... :D

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    4. Tu si che mi capisci... ;)

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  6. Una cosa che mi pare manchi (e che invece è molto utile) è un sistema di muting quando si preme il pulsante dell'accordatore.

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    1. Il footswitch di sinistra che attiva l'accordatore muta automaticamente il segnale. Non hai più scuse, ti tocca comprarlo :DDD

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    2. Se ha pure il muting quando si accorda, sembrerebbe veramente un oggetto pratico e semplice da usare. Però il Lenzotti, a cui ho prospettato una permuta della DI ParaAcoustic L.R.Baggs che non so usare, mi ha sconsigliato il cambio, dicendo che peggioravo, e di molto, il suono. Bah...Toccherà di studiare il manuale (che non ho e che devo trovare) della L.R.Baggs. Mica ne ho tanta voglia...

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    3. In effetti la ParaDI interviene sul suono in modo pulitissimo, niente fruscii, hum o disturbi vari, nemmeno coi settaggi più strampalati. E' un prodotto di ottima qualità, probabilmente molto superiore allo Zoom. Rimane il fatto che non è per niente immediata. Per trovare il proprio suono bisogna sapere bene soprattutto come funzionano il notch e i tagli di frequenze sui medi. C'è da smanettare ma i risultati arrivano. Però se servono correzioni al volo è dura. Ad esempio, se hai un feedback e l'apposito tastino rosso non risolve (è solo un invertitore di fase!) bisogna mandare il feedback al massimo col notch e poi azzerarlo (figurati che bello assordare il pubblico per isolare la frequenza!).
      Ma poi non è detto che il tastino anti feedback dello Zoom lavori meglio!
      Comunque il manuale della ParaDI lo trovi qui:
      https://www.lrbaggs.com/support/
      (scrolla, da metà pagina in poi ci sono tutti i manuali dei loro prodotti).
      Non spiega più di tanto, ma qualche principio base utile c'è.

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    4. Se ti può incoraggiare, sono SOLO due pagine! :D

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    5. ma sono in inglese...mah!
      Se mi girano vado dal Lenzo e concludo il fattaccio

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    6. 'spetta un attimo. Prima di andare dal Lenzo controlla la posta... ;)

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    7. Visto grazie.
      Però qualcosa di più semplice da usare quando suono con il gruppo finirò col procurarmelo prima o poi anche per rendermi più autonomo rispetto al mixer che viene gestito dal computer del tastierista che ha qualche difficoltà a seguire tutto.
      Utilizziamo generalmente uno di quei sistemi wi-fi. Teoricamente potrei interagire con il mio canale virtuale anche da uno smartphone (che non ho) ma non me la sento proprio di suonare con un telefono in tasca e smanettarci sopra.
      Sicuramente la paraDI è di qualità superiore ma suonando dal vivo insieme alla banda è tutta un'altra storia e forse questo zoom farebbe al caso mio, lasciando magari il canale virtuale tutto flat e utilizzando i preset per la tangona (preset round shoulder), per il banjo (preset resofonica) e l'o.m. (preset parlor) ?
      Dovrei provarlo...ma Lenzotti non lo tiene in negozio purtroppo e ordinarlo è un po' un salto al buio.

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    8. Io su quei preset non ci giurerei, secondo me sono solo modelli di equalizzazione già pronti, basati su caratteristiche molto teoriche dei vari tipi di chitarre. Però nel tuo caso, visto che usi vari strumenti a corda, sono compromessi che potrebbero tornare utili. Di certo la sola ParaDI non ti serve granchè, dovresti ritoccare l'equalizzazione ogni volta che cambi strumento ed è impensabile.
      Però se usate il mixer wi-fi, con una applicazione via computer, credo che si possano fare dei preset di equalizzazione da richiamare al volo.

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    9. Si sono solo delle equalizzazioni preimpostate e non so quanto azzeccate (bisognerebbe provarlo il marchingegno). Comunque non volendole usare, l'equalizzatore alla fine ha solo bassi, medi e alti e nel cambio di strumento, si potrebbe pensare di intervenire (molto alla grossa ovviamente).
      Penso anche che sfilare il jack da uno strumento e infilarlo in un altro, premendo il pulsante dell'accordatore che muta il baracchino, dando anche un'occhiata alla accordatura, mi farebbe un gran comodo.

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  7. Scatolotto ruffianissimo che incanta, come le sirene incantano i marinai, chi è stato chitarrista elettrico e ha riempito cassetti di pedalame vario e non resiste alla tentazione di suonare anche con i piedi.
    Se penso che non molto tempo fa ho speso circa 90 euro per un preampli Fishmsn G II che ha solo la regolazione del volume del treble e del bass, con questo Zomm AC-2 per il doppio del prezzo avrei un marchingegno che può fare molto, molto di più!!
    ;-)

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    1. Credo che il fascino dei pedalozzi, piccoli, coloratissimi, ben disposti in fila ai piedi del chitarrista, arrivi direttamente dai tempi "antichi" delle macchinine. Ah quegli adorabili modellini Politoys in metallo...!

      [img]https://scontent-sea1-1.cdninstagram.com/t51.2885-15/s480x480/e35/15338564_1434454929905817_25641255404830720_n.jpg?ig_cache_key=MTM5OTU4MzE5OTkyNDEzNzIyMw%3D%3D.2[/img]

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  8. Sono riuscito a provarlo e penso proprio che lo prenderò dando dentro la D.I. L.R:Bagg. Alla fine ho visto che il settaggio sulla posizione "Orchestra" può andare bene sia per la tangona, sia per il banjo che per l'O.M. e quindi non devo smanettare tra un pezzo e l'altro anche perchè ho il piezo su tutti e tre gli strumenti.
    Poi, scelto il preset si può agire sull'equalizzatore che, una volta impostato, non devo più toccare stante lo stesso preset Orchestra..
    Ma la grande comodità è il mute che mi permette di passare da uno strumento all'altro senza chiedere l'intervento di nessuno.
    Il suono mi sembra gradevole e comunque ampiamente sufficiente per le mie necessità (sia in cuffia che nel PA), non ho sentito rumori di fondo, lo scatolotto è tutto di plastica e sicuramente soggetto a rottura in caso di caduta. Ma direi che è l'unico difetto.

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    1. Ah ,bene! Quindi recensione, ti tocca! (e non si sa mai che anche io...) :D
      Scatolotto in plastica no buono. Certo che un carrarmato come la ParaDI è difficile batterlo, ma comunque andrà tenuto a terra per le varie "pedalate", quindi non cade! :D

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    2. Nel tuo caso il massimo della comodità sarebbe mettere uno switch ABC prima del pedalozzo, tipo questo che ti permette di selezionare fra tre strumenti collegati


      [img]https://media.musicalstore2005.com/media/catalog/product/0/-/0-98892190f33fe347a2af_image.jpg[/img]

      Costa un botto, ma non è altro che un semplice deviatore di segnale. Il dott. Brugola può trovare lo schema on line e costruirsene uno con una spesuccia modica acquistando i componenti in un negozio di elettrotecnica... :)

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    3. Io uso questo (AB, switch fra due strumenti) 29€

      [img]https://images.static-thomann.de/pics/bdb/213239/12339662_800.jpg[/img]

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