sabato 14 ottobre 2017

Senza ritegno, ma io mi devo pur trattenere!

Sigma procede spedita e (a quanto pare) indisturbata con la sistematica clonazione del catalogo Gibson.
Visto l'andazzo sospettavo che prima o poi avrebbero clonato pure la LG2, ma non così presto! E a questo punto... devo concentrarmi su quel brutto battipenna sbagliato!

25 commenti:

  1. In effetti è sbagliato, ma a me piace pure di più...comunque davvero potevano chiedertelo prima...

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  2. adesso ci manca solo una D 12 tasti, tipo HD28 vs. Che dici chiedo?

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    1. Massì chiedi! Questi son cinesi col chiodo, chi li ferma?!

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  4. Dal Lenzo ieri c'era pure una Hummingbird. Look accuratissimo. E anche una SJ200.
    Però queste chitarre, con tutta la loro perfetta imitazione, pare che dicano. "vorrei ma non posso".
    Si vede che tanti alla fine si accontentano solo con gli occhi. Ma va pure bene così.

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    1. Be , Max , c'è del vero ma non solo in quello che dici : è vero , per quanto accurate e ben suonanti non sono , molto spesso se non sempre , che ottime copie economiche . Ma oggi sono in tanti quelli che per un motivo o per l'altro non possono/vogliono comprare i modelli originale a fior di dollaroni . Io per primo , e il mio invece è proprio il lato economico a fermarmi . Ma anche chi suona spesso in giro , portarsi dietro chitarre pregiate non è senza rischi . Per , se devo comprare uno strumento economico , sento come suona ma poi guardo l'estetica . E queste Sigma sono molto belle . Lo status di "vorrei ma non posso " gli va un po' strettino...

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    2. Il prezzo basso e la somiglianza con gli originali (davvero ben studiata anche nell'inserire le piccole differenze) sono un mix che ci tenta, dovremmo fare lo sforzo di valutarle come chitarre indipendentemente dall'aderenza alle versioni originali. A proposito Max, da Lenzotti c'è anche una bella J45 True Vintage usata (ma un po' cara) non è che l'hai provata?

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    3. La definizione "vorrei ma non posso" calza solo in parte. Anche quello che dice Stefano è vero. Se devo portarmi sul palco una Martin o Gibson da 3000euro e passa, che amplificata normalmente suona in modo mediocre come tutte le altre, allora tanto vale portarsi un bel muletto clone che appaga l'estetica e mi evita i patemi (cadute, bottarelle tra microfoni, aste e leggii, caldo o freddo eccessivo, umidità elevata, forti sbalzi di temperatura e tutti gli incidenti tipici di un live). Il punto vero è la suonabilità. Queste chitarre sono fatte bene e se ben settate sono pure comode e facili da suonare. Se le usi live puoi anche farti una action bassissima che "ammazza" il suono acustico ma ti aiuta sul palco. Poi per il divano sappiamo che c'è ben altro. A parte il fatto che, come abbiamo verificato, ci sono anche dei modelli che suonano pure bene!

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    4. E' poi la filosofia che ha portato alle Effedot, come mi diceva Reno Brandoni. Dal vivo è meglio un ottimo ampli e una chitarra da poco ben settata, che un megachitarrone su impianti mediocri, mezzi rotti e sempre diversi ogni sera. A parte il fatto che anche a Sarzana o a Cremona, su palchi con ottimi impianti audio, nessuno aveva un suono acustico veramente credibile, e ormai nessuno si affida più al solo microfono esterno.

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    5. Mi fai venire in mente che Pierre Bensusan viaggia con un furgoncino su cui si porta, oltre alla chitarra e ai vari pedalozzi che usa, tutto l'impianto P.A. che usa nei locali, che scarica, monta e setta personalmente, ignorando del tutto l'impianto che gli viene messo a disposizione, anche se più che decente , come quello del Folk Club a Torino. (Almeno così ci ha raccontato il direttore del Folk Club, quando ha presentato Pierre nell'ultimo suo concerto)

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    6. P.S. la Sigma è veramente carina e la preferisco con quel battipenna discreto, un po' in style taylor, rispetto all'invadente pickguard ad ala di pipistrello delle LG2 degli anni '60.

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    7. Argomento battipenna (che sembra un banale dettaglio, ma colpisce parecchio! :D ). La LG2 montava all'inizio (1942) lo stesso battipenna a goccia delle J45, poi negli anni '50 quello a "pipistrello", come molte LG1.
      Trovo che quello a goccia sia il più equilibrato. La copia Sigma invece monta quello in uso sulle L00 e sulle AJ, quindi non c'entra nulla.
      Certo che si può sempre cambiare... Ma è una seccatura, no no, battipenna sbagliato, non la compro!!! :D

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    8. E' che questi malefici cinesi col chiodo hanno imparato a fare dei sunburst impeccabili. Gassatori malefici!

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    9. Chissà se ce l'ha il mio spacciatore di sigma a Fiano... ho paura a chiederglielo ! Però domani un salto potrei farcelo . No no , meglio di no . Oppure...insomma Mirco , anche se non hai messo il bollino di massima allerta , sei il solito untore !

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    10. Sono i sigmatici che ungono! :D

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  5. Io non le vedo affatto come vorrei ma non posso, sono strumenti che offrono una buona dinamica anche da spente, l'unica cosa che mi infastidisce, è l'omologazione selvaggia di tutto, continuo a pensare che: o Gibson e Martin hanno il loro tornaconto da questo Brand, oppure hanno paura e pochissima voglia di imbarcarsi in azioni legali contro un marchio detenuto ormai da mani cinesi, è un discorso un po' complesso che rasenta la politica economica. Anche se mi fa piacere pensare che esistono strumenti che costano poco che appagano sia l'occhio che l'orecchio, mi sale un po' di fastidio nel pensare che ormai tutto si sta appiattendo verso il basso, per fare un esempio, è come se costruissero una copia fedele di Siena, con annesso palio, e metà dei turisti, che prima visitavano l'originale, si riversassero nella città copia, pensando: tanto è uguale...

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    1. Per certi versi hai ragione, ma se una Siena finta metterebbe tristezza perchè non può emulare arte, tradizioni e storia, una chitarra è pur sempre un prodotto industriale. Per quanto le originali siano di qualità, ormai non c'è più quel divario che un tempo le distanziava da brutte copie. E qui capisco gli appassionati del vintage che cercano "pezzi di storia" della chitarra. Una J45 banner logo degli anni '40 ha una sua storia e se è conservata bene suona pure alla grande, mentre una J45 di oggi è tutto sommato solo una ottima chitarra di serie con un ricarico eccessivo per il marchio, quindi ben vengano buone copie economiche. Certo non è una spinta a creatività e fantasia, questo si!

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    2. La J45 di oggi però, nel tempo aumenterà il suo valore, solo per il nome che porta sulla paletta, oggi come oggi si può replicare tutto, ma la storia è il back ground che un oggetto si porta dietro quello non si può replicare, ed aggiungo, fortunatamente, onestamente sono felice per la qualità raggiunta negli anni nel campo Delle chitarre di fascia medio bassa, ma comunque apprezzo di più un marchio come Eko che pur restando a livello abbordabili, ha sempre puntato sulle proprie idee, senza scimmiottare troppo gli altri marchi più blasonati, insomma credo molto nella personalità, piuttosto che nella omologazione

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    3. Eko? Personalità? Mah...alla Eko non hanno mai saputo fare chitarre. A Castelfidardo sapevano fare le fisarmoniche, poi, all'epoca del beat, si sono buttati a fare chitarre che, oggettivamente, facevano cagare sotto ogni punto di vista. E sì che avevano praticamente il monopolio in europa..
      La produzione odierna, di fascia medio-bassa è discreta (ma nulla di miracoloso, è come quella di tanti altri produttori), ma sono dovuti andare in Cina a farsela fare.

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    4. Non parlo Delle Eko del tempo che fu, ma di quelle di oggi, che devi ammettere sono dei buoni strumenti di fascia medio bassa curati e disegnati da chi di chitarre se ne intende, vedi Massimo Carini, e Riccardo Zappa, senza parlare poi del nostro Coocker GianPiero, che proprio ultimamente ha postato un video suonato con la Pigini signature, senza parlare poi Delle innovazioni tecniche che hanno introdotto a livello di settaggio dei manici, quindi, si è vero che fa parte della schiera di strumenti costruiti in Cina, ma di certo non fa parte della schiera di cloni, ma rimane un marchio ( seppure di fascia medio bassa) con un suo carattere distintivo, dato dal design e dalle palette riconoscibili ad una prima occhiata

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  6. Vista la J45 ma, chissà perchè, non avevo voglia di provarla. Ho provato invece, e a lungo, la piccola Breedlove che è in negozio ormai da tanto tempo e che non trova un padrone
    http://shop.lenzotti.it/it/chitarre-acustiche/16451-breedlove-legacy-parlor-ex-demo.html
    Quanto alle chitarre "vorrei ma non posso" in effetti sono buone chitarre, ben costruite e intonatissine. Non avrebbero bisogno di assomigliare come gocce d'acqua, alle famose. Ma lo dice uno che di marketing non ne capisce niente.

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    1. La penso esattamente come te, pur non capendo nulla di marketing

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  7. La Sigma fa buone chitarre, io ne ho una di cui sono stracontento. Sono stracontento in funzione di quello che l'ho pagata e soprattutto di quello che ero disposto e potevo spendere in quel momento.
    Tangona e Ovation sul palco soddisfano ogni mio desiderio e sono anche troppo rispetto alle mie capacità, però prima o poi una acustica di fascia alta da guardare, annusare, accarezzare e suonare me la porterò a casa..
    ;-)

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  8. Ho appena scoperto (mi era sfuggito) un buon motivo per difendermi dalla gas. Questo modello ha la tastiera in Micarta! Scelta incomprensibile, visto che risulta l'unica della serie (e spero l'ultima) che utilizza tale materiale. Di fatto questa simil LG2 risulta uno dei modelli più economici della serie SG, ma che si debba ricorrere a materiali così discutibili per abbassare il prezzo di qualche decina di euro a una chitarra già di fascia medio bassa con fasce e fondo in laminato, mi sembra una sciocchezza. Passi il battipenna sbagliato (una pip), ma la tastiera in legno finto no!

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