domenica 1 ottobre 2017

Cremona AGV 2017 (e mi avete lasciato da solo ...)

Proprio così, mi avete lasciato da solo, anche l'inossidabile Roberto ha dovuto dar forfait a causa di una brutta tracheite ...
E avete fatto male, perché questa edizione dell' Acoustic Guitar Village, pur con tutti i noti difetti delle fiere, è stata molto interessante e ho avuto la possibilità di provare un sacco di chitarre in una situazione acusticamente decente.
Ma partiamo dalla location, che sicuramente non ha il fascino della fortezza Firmafede, ma presenta il vantaggio di essere molto meno dispersiva. Tutti gli stand di chitarre e relativi accessori sono concentrati in un apposito spazio, separato da quello riservato agli altri strumenti. Non ho avuto l'impressione che gli spazi per gli espositori fossero sacrificati (almeno non più che a Sarzana), gli artisti hanno a disposizione diversi palchi di varie dimensioni, l'affollamento mi è parso minore che nella vecchia sede. Come ha già evidenziato Roberto nel post dell'anno scorso, rispetto a Sarzana mancavano parecchi espositori (soprattutto i liutai meno grandi, come Ragghianti, Coriani, ecc.) a causa del costo notevolmente più alto degli spazi espositivi.


Appena entrato mi sono fiondato nella sala Martin, non ancora affollata. La sala è esattamente ricostruita come a Sarzana, con due lunghe file di chitarre appese sui lati, delle sedie al centro e il palco sul fondo. Ho avuto modo di provare le nuove 0-18 e 00-18 che mi sono sembrate molto valide, ma non reggono il confronto con la 000-28VS (vi ricordate l'innamoramento di Vincenzo?), senza dubbio uno strumento di un'altra categoria e i 2000 € di differenza a listino lo provano.


Quindi ho rivolto le mie attenzioni ad una 00-15M (ho un debole per le all-mahogany), e anche se questa non era la versione vintage con 12 tasti e paletta slotted, mi è piaciuta davvero tanto, la metterei in seconda posizione dopo la 000-28VS. Tutte chitarre di notevole qualità, ma dopo aver dato un'occhiata ai listini mi do velocemente alla fuga ...

Di fronte alla sala Martin c'è lo stand di Scavino e qui incontro il responsabile della sezione chitarre, che conosco da tempo. Gli racconto delle mie impressioni sulle Martin e lui mi mette in mano una Collings 0002H per fare un confronto e mi accompagna ad una saletta insonorizzata. 


Trovo la Collings più confortevole come manico e con un suono più moderno (meno medioso), ma forse un filo meno potente della 000-28VS. Promossa a pieni voti e il commesso tentatore mi dice che questa chitarra potrebbe propormela ad un prezzo interessante, come ex demo ...
Tanto per resistere alla GAS che cresce, afferro una Lowden  F35 con fondo e fasce in blackwood  e mi reco nuovamente alla saletta. Ottima chitarra, ma uno strumento con caratteristiche sonore molto diverse da quelle provate finora (e dal prezzo notevole). Infine provo ancora una parlor Collings all mahogany, questa volta allo stand perchè la chitarra deve "uscire" sul palco a breve: un vero cannone come potenza e con un suono delizioso. La mia impressione è che il suo suono sia abbastanza rispondente a quello del video che Stefano ha riportato recentemente


33 commenti:

  1. Hai ragione Beppe, ti abbiamo proprio lasciato da solo...ma il reportage ci rende comunque partecipi

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    1. Mi è mancata molto la vostra compagnia, ma ad esser sincero, l'essere da solo ha avuto anche un effetto collaterale positivo: ho dovuto vincere la mia naturale timidezza e sono riuscito a parlare con molte persone, lanciandomi anche col il mio traballante inglese su disquisizione tecniche con i liutai, ho preso in mano un sacco di chitarre, avendo il tempo di valutare con attenzione molti aspetti oltre al suono dello strumento, ho chiacchierato anche con molti estranei, che poi ho scoperto essere musicisti che si sono esibiti durante la giornata (mi chiedevo come mai avessero così in tanti il pass al collo ...)

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  2. Perdonaci Beppe , davvero un peccato ! Ma ti sei dimostrato un cooker con i fiocchi , sei partito da solo , hai "assaggiato" strumenti e umori , ed ora ce lo racconti . In fondo per noi è una pacchia eheheheheh Grazie . Nessun video ? La parlor collings mi piacerebbe sentirla senza interventi fraudolenti , ma se dici anche tu che è ottima allora la GAS continua :-)))))

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    1. La parlor Collings l'ho tenuta in mano pochi minuti perchè doveva salire sul palco. Ho provato a registrare col cellulare appoggiato sulla coscia qualche nota con la 0002H e con la Lowden mentro ero nella saletta insonorizzata, ma ne è venuta una registrazione di qualità pessima, che non rende merito alle chitarre. Purtroppo essendo da solo è un po' complicato suonare e tenere il cellulare per registrare e non avevo punti di appoggio dove posizionarlo. Non mi ero portato lo ZOOM, magari riuscivo a cavarci qualcosa di più ...

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  3. Purtroppo quest'anno vi ho lasciato spesso soli, e Cremona è un po' troppo fuori mano per chi ha solo un paio di giorni di riposo a settimana, comunque leggendo il tuo post è come se fossi stato lì con te, mi dispiace però, al contrario di Sarzana, vi fossero pochi stand dedicati alla liuteria artigianale, sono proprio gli artigiani che sfornano le idee migliori, e non solo nel campo liuteristico

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    1. Si, è un vero peccato che i liutai fossero pochi. ho fatto alcune considerazioni in proposito che voglio condividere con voi nella prossima puntata del resoconto.
      Capisco perfettamente che la lontananza sia stata un freno forte, io stesso ho dovuto farmi forza per convincermi ad andare anche se sono solo due ore di macchina da Torino. Ma ne è valsa la pena.

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  4. Aggiungo una annotazione sulle chitarre Martin: Il profumo di essenze legnose che emanano quando vengono suonate è davvero inebriante, cosa che non ho riscontrato in modo così evidente nelle altre chitarre. Mi sembra che Mirco mi avesse detto, tempo fa,che dipende dai legni che sono utilizzati per il lining, quella striscetta segmentata che unisce le fasce con fondo e top ...

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    1. L'ha detto Dick Boak, e io gli credo! :)

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    2. COME COME!?? spiegatemi un po' perchè sta cosa non la sapevo

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  5. Grande Beppe ! Ottima prima puntata del reportage !
    Mi è dispiaciuto davvero tanto non venire insieme a te, ma purtroppo la tracheite non migliora, nonostante gli antibiotici...
    C'è chi comincia a dire che non ho più il fisico di una volta ....

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    1. Eh, il tempo passa per tutti ... immaginavo che non ce l'avresti fatta a venire.
      Sarebbe stato interessante avere un tuo confronto con l'edizione precedente: sono andato a rivedere le tue foto dell'AGV 2016 e mi è sembrato che gli espositori l'anno scorso avessero portato più chitarre.

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  6. Ci sono stato oggi!
    Visto che il discorso di una spedizione di gruppo era un po' caduto nel vuoto, ho fatto un giro in solitaria. Anche perchè oggi era per me l'unica giornata possibile e devo confessare che il principale motivo della spedizione era cogliere l'occasione per provare a piazzare quell'ideuzza che ho presentato ai cookers convenuti al lago d'Orta, quindi non avrei potuto godere più di tanto della compagnia e avrei anche rischiato di condizionarla. Ho fatto buoni incontri. Speriamo...

    Di certo non era la giornata ottimale per provare chitarre: molto rumore, dimostrazioni ed esibizioni continue anche in contemporanea, forse il caos da fine fiera. Ma non ho rinunciato a poggiare le zampe su alcune chitarre.
    Condivido alcune impressioni di Beppe sulle Martin, in pratica abbiamo provato gli stessi modelli (siamo cookers! :D ).
    00028vs vince a man bassa (e come si poteva non mandare un pensiero al Vince?!...). Buona impressione anche per la 0015M che offre parecchio a un prezzo ragionevole. Sono invece rimasto perplesso con la nuova 00-18. Sarò di parte, ma ha davvero poco a che fare con la mia 00-18v e anche la nuova 0-18 non mi ha fatto urlare al miracolo. Abbastanza... anonime! Molto più convincente la 000-18 (in cui ho ritrovato un po' della mia). Invece ottima impressione per la CEO7 che è davvero una gran chitarra!
    Devo dire che, al contrario di Beppe, le Martin esposte mi hanno un po' deluso in generale. Non ci trovo più quella cura nei dettagli e quella allure che le facevano stare un gradino sopra le altre. Prendi una Collings, per esempio, e ci vedi un'altra luce!
    Discorso inverso per alcuni marchi made in China. Fatte le debite proporzioni, si trovano chitarre a prezzi quasi ridicoli che ti lasciano a bocca aperta e devi allontanarti alla svelta per non farci un pensiero di troppo. Mi è capitato, ad esempio, con una Alvarez 00 14tasti sunburst che era davvero difficile mettere giù, per suonabilità, leggerezza, cura costruttiva e suono!
    Un ultimo commento sulle EffeDot. Una bella chiacchierata con Reno Brandoni mi ha chiarito diverse cose. Puro laminato ovunque, un particolare brevetto di catene, scala corta, manico largo, amplificazione on board, un buon settaggio, ottima suonabilità e morbidezza ed ecco la chitarra da palco! Dietro c'è in sostanza la materializzazione di un pensiero che facciamo da tempo: inutile tentare di amplificare chitarre di migliaia di euro! Infila il jack in un buon ampli e nessuno sentirà la differenza. Buona notte! :D

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    1. Proprio così...
      alla fine credo che la perfetta chitarra da palco da suonare in un gruppo debba avere queste caratteristiche:
      a - deve essere intonatissima
      b - meccaniche che "tengano" l'accordatura
      c - citofono e vano pila perfettamente in vista, fregandosene dell'estetica
      d - tasto mute nel citofono per quando c'è un cambio strumento
      e - legni laminati
      f - precisione costruttiva tale da permettere una action bassa e comoda
      g - corpo di dimensioni contenute

      dopo di che corro a casa per spupazzarmi le mie belle "da divano"

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    2. Cavolo, potevi dirmelo che saresti andato, magari ci potevamo trovare, anche se per me domenica era più problematico liberarmi...
      Riguardo a Martin, ho soprattutto trovato esagerati i prezzi e mi è piaciuta di più la Collings 0002h (l'hai provata?).
      Sulle Foto scriverò qualcosa nella seconda parte, ma comunque mi hanno positivamente impressionato...

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    3. effedot, non Foto... Dannato correttore!

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    4. Beppe , hai provato delle Larrivee ? Ultimamente sono rimasto mooolto incuriosito dalle L-03 ma non ricordo se le abbiamo mai provate a Sarzana .

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    5. No Stefano, le Larriveé erano nello Stand di Aramini dove però ho provato altre marche.

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    6. Beppe, ero vincolato a poche ore di domenica. Da Reggio si arriva in un'oretta e ho fatto giusto un salto per "esporre" la mia trovata. Non volevo legare nessuno alle mie necessità.

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    7. Bravi Cookers!! Reportage e commenti interessanti e convincenti, e a questo punto mi son convinto che quello che mi manca è una chitarra da divano. Preparo un robusto salvadanaio e ogni volta che mi si accende la gas metto qualcosa dentro, l'unico modo per trovarsi prima o poi tra le braccia la chitarra dei propri sogni.. o quasi..
      ;-)

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    8. @Perrynason: nessun problema, ho capito le tue esigenze, ma sarebbe stato carino incrociarsi anche solo per scambiarsi qualche impressione in diretta ... comunque domenica avevo combinato con degli amici e sarebbe stato un casino rinviare. Non le ho provato le Alvarez, peccato.

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    10. @Stefano: Mi è venuto in mente che le Larriveè le ho provate, parecchio tempo fa in negozio da Scavino. Non lo shape L, che è abbastanza interessante perchè è una via di mezzo tra una chitarra da strumming con cassa grossa e una OM, una specie di minijumbo con le spalle un po' più strette. Ho provato la OM-03, che è una bella chitarra, ben costruita, manico comodo e ben settato, con un suono moderno, ma forse un po' anonimo. Di questa marca mi era piaciuta di più una 12 corde con fondo e fasce in laminato, mi sembra sempre con shape tipo OM.

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  7. gran bel resoconto! peccato per la non buona impressione, sia tua che di Mirco, sulle nuove Martin 018 e 0018, speravo in qualcosa di meglio, ma almeno mi si è smorzata la gas. invece mi avete fatto incuriosire sulla 0015m, tanto che uno di questi pomeriggi dopo il lavoro andrò da Centro Chitarre a provarla e già che ci sono proverò anche la 0017s whiskey sunset, che mi incuriosisce parecchio. Porca miseriaccia che meraviglia quella parlor Collings.
    Hai per caso avvistato le Waterloo (by Colligns)? ho visto in rete una parlor bellissima, la WL-S Deluxe (che cmq ha ladder bracing e fasce e fondo in ciliegio).
    p.s. grazie per avermi aggiornato sui mandolini Estman: confermo che quelli che a me interessavano non erano presenti. Però l'octave era mooolto bello...

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    1. 00-17 whiskey sunset: bella e ha pure un bel nome! Però quando l'ho presa in mano mi è venuto da dire "tutto qui?" Tolto il particolare sunburst è una chitarrina spartana. Cassa a poro aperto, ruvida e senza filetti. Mi ha fatto l'impressione di una "economica" presentata bene.

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    2. Talmente spartana che non mi è neanche venuta voglia di prenderla in mano ... (intanto a listino viene più di 2300 cocuzze e on-line si vende a 1800-2000)

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    3. già, infatti "economica" sta tra virgolette!

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  8. Come sempre bella impressione per le Eastman. Ho provato due 00, la "relic" e una che credo fosse tutta in koa. Bel suono, ottima suonabilità, esteticamente impeccabili. Certo che adesso si fanno pagare pure loro, ma il livello è alto.

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    1. La gamma che offre Eastman si è allargata parecchio. Non so quali chitarre il mio amico Pepij'in avesse in esposizione, ma nel catalogo ci sono alcuni nuovi modelli di acustiche di fascia medio bassa, ma che sembrano comunque ben finite e con prezzi (in USA) ancora abbordabili.
      Il top di gamma invece sembra essere consolidato sui modelli dello scorso anno. Poi ci sono i mandolini e una serie di chitarre jazz archtop sempre più ampia e succulenta....prima o poi....
      Secondo me il livello delle Eastman è davvero di ottima qualità ed era prevedibile l'aumento dei prezzi, perché fino a 2/3 anni fa erano nettamente, a mio giudizio, il miglior "affare" sul mercato.

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    2. Piccolo OT: tra le Sigma esposte da Aramini c'era pure la simil L-00 come la mia e anche quella con il top bombato. Ho chiesto lumi e sono proprio fatte così! Tra l'altro ora il prezzo di negozio supera i 600 euro, mentre io l'ho acquistata a 490 spedizione compresa, dunque un buon affare. Però, dopo aver provato la Alvarez-Yairi Blues51/TSB, in vendita giusto a 490, se dovessi decidere oggi, mmmh...

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    3. Strano! Sabato ho chiesto ad Aramini se avevano in esposizione Sigma della serie SG e mi hanno risposto di no, e in effetti non c'erano Sigma col sunburst. Non mi sono soffermato molto su questo marchio perchè non riuscivo a staccare le dita dalle Cordoba ... ma questa è un'altra storia.

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    4. ciao Beppe, hai fatto benissimo ad andare...(io come al solito murato in casa). Parlaci un po' delle Cordoba, cosa hai provato? io ultimamente sono attratto dalla Fusion Maple 12, in passato avevo provato GK studio negra e mi era sembrata un ottimo strumento.

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    5. Certamente Giancarlo, a breve pubblico la seconda parte ...

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    6. Beppe, era l'unica sunburst della schiera Sigma, l'avresti notata subito. Evidentemente l'hanno aggiunta ieri (o l'avevano tolta sabato).

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