lunedì 17 luglio 2017

L'Evoluzione di un esperimento di Torres...


Questo sta a dimostrare che noi chitarristi ci facciamo un sacco di fisime, su fasce e fondo in mogano o in palissandro.... Sentite come suona questa chitarra con fasce e fondo di giornale....

9 commenti:

  1. Alla fine del video, inizia un altro che illustra le fasi costruttive,mi sta venendo in mente una mezza idea...solo che le notizie pubblicate sui nostri giornali comprometterebbero la bellezza dello strumento che ho in testa....😁

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  2. Visti tutte e due i video . Sul suono , poco da dire , mi sembra ottimo . Sulla carta , beh , sempre di legno si tratta . Un "laminato" sui generis , un millefogli oserei . Ma il succo è che è la tavola che determina il suono , il legno con cui è fatta , lo spessore , le catenature . Questo ho capito negli anni , e oramai sembra assodato .Fasce e fondo , siano in massello o meno , in legno o altri materiali , spostano la percezione del suono di poca percentuale . L'oramai compianto palissandro enfatizza le basse e impasta un poco , il mogano dona attacco ecc ecc . Ma di quanto ? E quanto , poi , è dovuto alla registrazione ? E l'ambiente in cui si suona ? Per non parlare delle misure del body , forme e profondità... Resta il fatto che ci sono chitarre che suonano bene e altre meno , oltre al solito , soggettivissimo gusto personale . Per questo bisogna suonare sempre di persona uno strumento per decidere se fa per noi o meno .Le pips comunque continueranno a toglierci diottrie , sono parte integrante della nostra passione :-))))))))

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    1. Però hai fatto caso Ste, che anche fasce e fondo sono provviste di catene, questo è un fattore per nulla irrilevante, perché permette al corpo di suonare all'unisono, con la tavola e il manico, a prescindere dal materiale che compongono le fasce ed il fondo, mi viene da pensare che la leggerezza e la compattezza del fondo e Delle fasce, doni qualche cosa in più al volume ed alla proiezione, e la carta trattata con la colla mi pare che abbia proprio queste caratteristiche

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  3. Niente da dire, suona benissimo, probabilmente dal vivo sarà un po' diversa, ma sono sfumature. Per capire le differenze bisognerebbe fare una comparazione dal vivo e con calma, ma sto parlando di differenze, non che una sia meglio dell'altra. Questo multistrato di carta (con tanta tanta colla) non è una cattiva idea, probabilmente anche qui c'è modo di lavorarci sopra e ottenere risultati più o meno convincenti.

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    1. Tutto parte da un esperimento del liutaio Torres, anni or sono, quando per dimostrare che in una chitarra conta più che altro la tavola armonica, costruì una chitarra con fasce e fondo di cartone, credo che però tutto ciò rimanga un esperimento, e non abbia un seguito commerciale, quanti sarebbero disposti a sborsare soldi per comprare una chitarra di carta?

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  4. Già, vecchia questione ed esperimento ben noto. Però trovo che questa chitarra oltre a suonare bene (grazie anche alla signorina!) sia davvero bella. Trovo che la grafica dei giornali utilizzati per fasce e fondo sia moderna ed esteticamente gradevole. Senz'altro più di certe Martin commemorative con navi, cowboy, aquile e altri disegni con intenti artistici ma ben più pacchiani!

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    1. Non so perché, ma mi ricorda un po' le pareti di alcuni pub inglesi o irlandesi...

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  5. La chitarra suona bene e la signorina Solal ha un tocco sulle corde da invidiare.
    Mi piace molto l'idea,. ma perchè non fare altrettanto sul top ?
    Il nostro amico Paolo Lardera ha costruito delle Telecaster con legni che provengono da vecchie scatole di wiscky che sono una meraviglia, ma questa è un altra storia e sulle chitarre elettriche le componenti che ne determinano un buon suono sono altre...
    ;-)

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    1. Il top è come la pelle su un tamburo, deve avere un'ottima elasticità, per poter vibrare al meglio, la carta e la colla quando seccano, hanno al contrario una rigidità elevata e spengono subito ogni qualsivoglia vibrazione, però riflettono bene le vibrazioni che si propagano nell'aria e le riflettono verso l'esterno, proprio come fa uno specchio con la luce, su un'elettrica questa esigenza non esiste 😉

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