venerdì 6 gennaio 2017

Una triplo zero pimpante a basso prezzo c'è?




Salve suonatori, vi leggo con piacere da mesi ed oggi ho deciso di rompervi con una richiesta d'aiuto assai bislacca, i moderatori nel caso cestineranno senza ritegno..
Problema: mi serve una triplo zero. Ma pure una doppio zero nel caso..
Soluzione: gira per negozi, provale e accattatela, che vuoi da noi?

Eh.. fosse così semplice...
_ budget massimo 500 euro
_ per ora preferirei non prendere in considerazione l'usato ( ma mai dire mai)
_ no acquisti on line, la chitarra vorrei prima provarla
_ più del suono, del marchio, delle finiture, mi interessa la suonabilità, o per meglio dire, una action bassa, perchè ho le mani molto deboli e un tocco delicato, quindi una action bassa oltre che indicata, per le mie esigenze è imperativa.

Aspettate a tirarmi i pomodori, so bene che non esistono chitarre con action basse.. non è una cosa che dipende dal formato o dalla marca, qualsiasi chitarra può ottenere il setting desiderato lavorando sul capotasto, ponte e truss rod.
Ma è anche vero che ci sono chitarre (per fortuna sempre meno) che presentano criticità congenite, soprattutto nella fascia di prezzo presa in considerazione.

Ecco, mi piacerebbe che qualcuno di voi, che ha toccato con mano, mi dicesse cose tipo - prova questa, l'ho suonata a lungo, ha un bel suono e sembra fatta bene -

Oppure, ancora meglio - per te che vuoi la suonabilità estrema questa te la sconsiglio, perchè ha il manico scomodo, i tasti posati male e quindi andando ad abbassare le corde inizierebbe a friggere senza ritegno -

Lo so, è un post un po' paracu.lo, potrei fare le mie ricerche e risolverla da solo, in realtà ci ho pure provato e una qualche vaga idea me la sono fatta, però il vostro parere sarebbe graditissimo, anche perchè vivo a Bertinoro e tolto un negozio abbastanza rinomato a Forlì non è che ci siano tutte ste acustiche da provare, anzi...

Ecco magari prima di andare in trasferta a Bologna o in qualche altra grossa città vorrei avere le idee più  chiare possibili.

Ps. chi mi userà clemenza e avrà voglia di rispondere vincerà video esclusivi del sottoscritto che suona malamente una vecchissima simon and patrick, cioè l'unica chitarra che abbia mai avuto. Solo che ora casca a pezzi e devo cambiarla, cribbio.

40 commenti:

  1. Ciao Antonio, prima di tutto ben arrivato e buon anno, allora, in quella fascia di prezzo, fortunatamente c'è molto in giro, guarda ad esempio l'ultimo acquisto di Giancarlo, qualche post qui sotto, una splendida Recording King tutta in massello che ha pagato circa 366€ compresa la spedizione, le RK sono ottimi strumenti per quanto riguarda la qualità ed il prezzo, ma ti assicuro che in questi ultimi anni la qualità degli strumenti è molto aumentata, quindi molti brand offrono chitarre a prezzi stracciati, che un tempo avremmo pagato quattro o cinque volte tanto. Un'altro marchio da tenere in considerazione è la Sigma guitars, per restare nel campo delle Martin clone, ma se quello che ti interessa oltre al suono, è la suonabilita', allora il consuglio, anche se ovvio, e quello di provarne tante, perché quella che potrebbe essere il massimo del confort per me, potrebbe essere ostica per te, ti faccio un esempio: la chitarra con cui suono meglio è una Dreadnought costruita da me con un manico quasi da classica e con una conformazione quasi da mazza da baseball, ebbene chiunque l'ha provata mi ha detto che sembra di usare l'arco di Ulisse, mentre io mi ci trovo da Dio

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    1. O.T.
      Non c'entra nada ma colgo l' occasione per chiedere perche' scrivono tutti "CONFORT" quando sarebbe piu' corretto scrivere "COMFORT" ? Cioe' con la Emme ? E' da un po' lo volevo dire, dato che leggo questo supposto errore dappertutto. Certo, si potrebbe anche dire "Confort", ma "Comfort" e' certamente piu' moderno e piu' attinente ed e' la forma piu' correttoa.
      CAPITOOOOOOOOOOOOO!!!! XXD

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. comfort è inglese, confort è francese. Ambedue sono le forme in italiano sono legittime, anche se comfort è quella più usata ed indicata.

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    4. Confòrt, alla francese, mi piace anche di più: fa più chic. :)

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    5. Se poi scriviamo 'agio', abbiamo risolto.. ☺

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    6. No! E' molto meglio Còmfort, all' inglese. Secondo me suona meno obsoleto e da' proprio l' idea della "comodita'" d'uso e tutto!
      "Confort", che vuol dire? Che ti conforta? Ahahah, allora ti si confa'...XD
      Per inciso, non e' che sono pignolo o voglio sempre fare il professorino, come qualcuno potrebbe pensare...semplicemente sono anni che vedo certi modi di scrivere che mi danno fastidio, eheheh e chissa' perche' proprio ora ho preso la palla al balzo per sfogarmi e dire come la penso! :-D
      Figuricamoci che prima di scriverlo ho letto su Wikipedia l' etimologia della parola e sono rimasto sorpreso della validita' (piccola) di "Confort"; io pensavo che si trattasse sempre di un errore di battitura o di non conoscenza esatta del termine!
      Se non temessi di "sciarrarmi" :-DD, visto che siamo in tema, chiederei a Stefano perche' ha l' abitudine di lasciare uno spazio anche prima della virgola, quando e' notorio, anche nella scrittura a penna, che lo spazio bisogna lasciarlo solo dopo la virgola, lasciando questa a ridosso della parola che la preceden e non staccandola da essa con questo spazio superfluo.
      Ahahah!!! Scusate ma sono il top dei top per quanto riguarda l'off- topicameria, si, dell' off-topicita' insomma...

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    7. * a Stefano A., naturalmente! Avevo dimenticato di precisaròlo! Ihihih...XD

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    8. A Lucia' la vita è bella perché varia, a te ti da fastidio confort alla francese, a me me stanno sulle palle gli inglesi, quindi scrivo confort, che poi si avvicina di più al termine italiano: confortevole.....

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    9. A ognuno la propria ... obsolescenzahahahah! Figurati che a me son sempre piaciuti tantissimo i pantaloni a zampa di elefante, tipo primi anni settanta; piu' obsoleto di cosi'...!
      Purtroppo nel mio caso non posso permettermelo: mi prenderebbero per un omosex, oppure per un naif retro'.
      (comunque, comfort e' piu' ... confortevole, perche' si avvicina al termine "comodita'" :))

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  2. Ciao Antonio, benvenuto. Provare una chitarra é molto importante e direi il metodo migliore per capire se ti piace, ma se non si tratta di grandi cifre anche una buona comparazione delle caratteristiche di materiali e misure può dare un idea molto precisa di cosa ti troverai fra le mani. Per questo vedendo il noto negozio di Forlì pur senza aver provato nulla ti consiglio di provare soprattutto la Sigma 000R 28v, che è la versione 14tasti scala lunga di quella che ha Stefano qui sul sito.

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  3. Ma anche
    http://www.mercatinomusicale.com/mm/a_cort-l300-vf-nat-chitarra-acustica-elettrificata_id4714974.html

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  4. Ma anche questa, anche se costa un po' di più
    http://www.mercatinomusicale.com/mm/a_epiphone-masterbilt-ef-500rcce-fingerstyle-acoustic-electric-guitar-em3ccnsghn1-ef500_id3962337.html

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  5. Sulla Sigma triplo zero, leggi questo articolo di Posenato, sul sito di Fingerpicking:

    http://fingerpicking.net/chitarra-acustica-sigma-000m-1st/

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  6. Come ti hanno scritto sopra, la suonabilità di uno strumento è un parametro molto soggettivo, dipende dalle dimensione dlle tue mani, dagli strumenti che sei abituato a suonare e anche l'action bassa non è una indicazione sufficiente perchè se sei abituato ad un manico slim da 1 11/12" un vintage V da 1 7/8" ti puo sembrare insuonabile, o vicevera se hai studiato su una chitarra classica.
    Anche io ti consiglierei RK e Sigma, ma anche Tanglewood e, se ti piacciono manici più sottili Arth & Lutherie e Simon and Patrick (ne ho una anche io, folk showcase rosewood).
    Di chitarre con difetti macroscopici che le rendano insuonabili è oramai difficile trovarne in qul range di prezzo e con un buon setup si può ottenere la suonabiità che desideri.

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    1. scusa gl errori di battitura ... intendevo 1 11/16" non 1 11/12".
      guardando il sito di quel noto negozio di forlì vedo che hanno anche diverse eko in quel range di prezzo (la mia o la evo parlor, la ego icon), diverse Cort, e tante Ibanez (che io non amo perchè in genere hanno un manico sottilissimo in stile elettrica, ma dipende molto dal tipo di manco che preferisci).

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    2. Stasera sono proprio dislessico, salto una lettera ogni 10 ...

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  7. Nove risposte in tre ore.. siete incredibili, grazie di cuore.
    La sigma è bellissima. Anche la recording king mi attizza ma non ne ho mai vista una in giro.
    A dire la verità a Forlì ci sono stato qualche tempo fa ma ne è uscita fuori una situazione tragicomica... prima un ragazzo ha provato una cort amplificata per mezz'ora buona e finito lui è arrivato un ultrametallaro che si è messo a soleggiare al piano di sotto profanado l'ambiente circostante per un raggio di 10 km.
    Fisso costante tra il 22 esimo e il 24 esimo tasto.
    Voleva testare l'ampli sugli acuti, diceva. Beh li ha testati alla grande, ha ammazzato più delfini lui in quella mezz'ora che le baleniere giapponesi negli ultimi 50 anni.

    Insomma, pomeriggio sfortunato, e sì che il commesso è stato gentilissimo e mi ha messo a disposizone qualsiasi cosa, ma non c'è stato modo. Ritornerò.
    E poi una volta nella vita mi piacerebbe entrare da Tomassone a Bologna, dicono meriti.
    Grazie ancora per i suggerimenti ed i link, vi farò sapere come va a finire.

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  8. sicuro che la tua simon and patrick non si possa mettere in ordine?
    Se prendi una chitarra di fascia bassa, per settarla secondo i tuoi desideri, dovresti farlo tu stesso, perchè rivolgersi ad un liutaio spendi 150-200 euro almeno. Ne vale la pena? Forse no.
    Simon e Patrick invece, è un brand conosciuto, il che giustificherebbe, teoricamente, la spesa.

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    1. Rev, ho dato un'occhiata alle Tanglewood, la nostra adesso viaggia oltre i 700€ !!!

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    2. Ho come la sensazione che sia aumentato tutto quello che si è assicurata una fetta di mercato dopo un primo momento di "lancio" commerciale. Pensa che perfino il subwoofer DB, il modello DVA S09 che ho pagato 1300, ora ne costa 1700. Cose da pazzi

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  9. Ciao, benvenuto!
    Così, tanto per avere una panoramica, ti consiglio un'occhiata a questo post che abbiamo pubblicato ormai un paio d'anni fa. Undici 000/OM a confronto, circa nella fascia di prezzo da te indicata:
    http://fingercooking.blogspot.it/2013/10/gas-station-la-prova-dell-11.html

    Magari alcuni modelli sono cambiati, ma puoi avere comunque un buon riferimento di partenza ;)

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    1. Cavolo, me l'ero dimenticato qusto post ... appena ho tempo vado a risentirmi tutte le prove!

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  10. Rileggendo bene il tuo post, ci sono tre condizioni su tutte: fascia di prezzo non oltre 500€, suonabilità, reperibilità nei negozi. Escludendo sonorità e finiture la scelta diventa molto ampia perchè ci sono davvero parecchi marchi ben reperibili che possono rispondere a questi parametri.
    Mi sentirei di dire che ormai qualsiasi strumento con un costo vicino ai 500€ offre buone garanzie di suonabilità. Ormai tutti i produttori sanno come costruire buone chitarre anche contenendo i prezzi (basta farle fare ai cinesi!) e quella fascia di prezzo mediobassa è sicuramente la più affollata. Dunque in teoria non dovresti avere difficoltà, ma capisco che avere solo l'imbarazzo della scelta spesso si traduce in una scelta più difficoltosa.
    Inoltre il concetto di suonabilità è assai soggettivo, ma tieni presente che i principali elementi in gioco sono le dimensioni della cassa, la forma del manico e la spaziatura delle corde. Visto che hai già deciso la forma della cassa, non ti resta che trovare un buon equilibrio tra la forma del manico e la spaziatura delle corde al capotasto e al ponte. Sono tre elementi che influiscono uno sull'altro, una volta trovato l'equilibrio giusto ci si può far settare la chitarra a piacere. Ma bisogna provare. Ad esempio potresti scoprire che una tastiera apparentemente troppo larga si rivela invece comodissima grazie alla forma del manico.
    Se ti trovi bene con la tua vecchia chitarra in teoria non devi far altro che cercarne una con le stesse caratteristiche. Altrimenti dovrai sperimentare.
    Poi, se hai voglia di approfondire il concetto di suonabilità, puoi dare un'occhiata a questo articolino:
    https://www.accordo.it/article/viewPub/70850

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    1. Quello sulla suonabilità fu un grande articolo davvero.
      Me lo sono riletto tutto (anche se mi è venuto un po' di magone ripensando alla atmosfera che c'era allora).
      Poi, si sa, tutto piano piano cambia e niente è per sempre.

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    2. La ringrazio Reverendo! Si, era una bella atmosfera e in buona parte fu per merito nostro. Ricordo ancora l'acoustic pride che tenne banco per alcuni mesi! :D
      C'era il vantaggio di una grande visibilità, ma come abbiamo scoperto, in fondo non eravamo a casa nostra. Qui si, e anche se sembriamo quattro gatti, abbiamo più lettori di quel che sembra! E il grande vantaggio di poter scrivere in assoluta libertà.

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    3. L'ho riletto anch' io e...caspita! Non c'ho capito nulla, eheheh, nonostante fosse un grande articolo!
      Ma poi Max, dal tuo commento ho visto che sei un utente non piu' registrato! Pensavo tu lo fossi ancora, al pari degli altri tre titolari! XD
      Comunque anche a me fa l' effetto del magone, andare su certi siti, rileggere certi articoli e trovare tanti nomi familiari, soprattutto considerando che nella mia prima registrazione ero il numero quattromila e qualcosa! Quindi registrato nel 2004-5 piu' o meno. Il mio primo account, eheheh, perche' poi ne sono succeduti molti altri, tra ban e reiscrizioni...

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    4. Mi cancellai quando mi resi conto che proprio non mi interessava più. Ma con alcuni amici conosciuti lì siamo migrati in questo posto tranquillo, dove si può ragionare su tutto sempre nel rispetto degli altri e delle opinioni diverse.

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    5. Un benvenuto ad Antonio e visto che di consigli e indicazioni ne ha ricevuti tanti mi limiterò a dire che alla fine quello che secondo me influisce di più è il contatto, l'approccio immediato che si ha con lo strumento.
      Quando ho provato in negozio la Sigma 000, la Tangona e l'Ovation me le sono portate a casa senza pensarci più di tanto perche si è creato immediatamente un feeling che dura ancora adesso.
      Ho riletto l'articolo di Mirco del 2012 su Accordo, ai tempi in cui mi firmavo Janblazer... mamma mia come era ben fatto ed esaustivo, sicuramente l'ho compreso e apprezzato di più adesso di quando imbracciavo esclusivamente Strato, Tele e Les Paul.
      Ho passato un gran bel week end all'insegna della musica, venerdi in acustico con il tastierista e un nuovo chitarrista acustico, adesso finalmente siamo un trio, e ieri col mio vecchio socio della band precedente, chitarrista solista e abbiamo fatto tremare i muri passando da Pink Floyd a Led Zeppelin, dagli Stones a Hendrix senza dimenticarci Dire Straits, Cream e tanti altri.. e oggi mi fanno male le dita...
      ;-)))

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    6. Ti fanno male le dita Gian? Ma sicuramente è un dolore piacevole, come quando dopo tanto che non vado in bici, ed i muscoli sono indolenziti, faranno pure male, a sono soddisfatto....

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    7. Mi fan male le dita ma il mio cuore gode caro Mimmo!! Pensa che abbiamo coinvolto, e adesso ne è entusiasta, un vecchio amico che suonava la chitarra decenni fa e ora purtroppo ha dei seri problemi di udito, è quasi sordo. Si stava isolando e deprimendo perchè questa patologia all'udito che sembra non abbia cure, lo taglia fuori e lo fa sentire solo e fuori dal mondo. Le frequenze basse le sente abbastanza, quelle alte no. Quando si trova a suonare con noi è un'altra persona, noi gli parliamo davanti che possa vedere il labiale e microfoni e amplificatori riescono a fargli sentire musica e ritmo, io mi metto speculare a lui, e così abbiamo già messo in cantiere come trio una trentina di pezzi, lui fa la chitarra ritmica e io canto e arpeggio dando ogni tanto qualche pennellata solista.
      Il nostro livello è quello che è, basso, bassissimo, non importa, però credimi, stiamo proprio bene assieme, e vedere la luce negli occhi del nostro amico, vedere e accorgersi di quanto si da da fare per migliorare, è una sensazione bellissima..

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  11. Buondì Antonio, e benvenuto.. Innanzitutto vedi a cosa ti porta il link inserito da perrynason, poi - se mi fai credito di uno spizzichin di fiuto nelle canne del naso - posso dirti di un paio di chitarre che possiedo e che mi piacciono molto. La prima è una Guild GAD F-130 R, in Abete Sitka e palissandro, tutta in legni masselli. È una OM fuori produzione, ma penso tu la possa trovare (anche usata e nella versione in Mogano, meno cara) intorno ai 500 € da te indicati.
    C'è poi la Yamaha LS6 A.R.E che è di fatto una OM (anche se ha una forma più 'originale') con la cassa profonda come una Dreadnought, tavola in Abete Englemann solido e fondo è fasce in laminato di palissandro. A differenza della Guild F-130 (solo acustica) la Yamaha ha un sistema totalmente invisibile di amplificazione cosiddetta 'passiva'. Ti colleghi all'amplificatore e suoni. Stop.
    Suonano molto bene da subito, entrambe. Con qualche accorgimento e un set up accurato, ti piaceranno ancora di più.

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    1. Dimenticavo.. La spaziatura al nut di 1 3/4" di pollice della Guild è sicuramente più ampia di quella Yamaha (nut 1 11/16"). Idem dicasi per quella al ponte. Vale ovviamente la regola aurea: Provale.

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  12. Benvenuto Antonio !!! Passando alla tua domanda ,be , gli altri cookers ti hanno già dato ottime indicazioni , semmai per restare al minimo del tuo budget darei un occasione alle effedot , creature di fingerpicking.net e REno Brandoni. Sono costruite in Cina su loro specifiche , adatte al fingerpicking sia nelle misure che nel playing , con 200 euro si portano a casa ( ora sono uscite anche amplificabili con qualche spicciolo in più ). Se ne trovi qualcuna provale , io l'ho fatto di fretta ma mi hanno colpito , per quel prezzo sono fantastiche. E poi c'è dietro la passione di Reno , una garanzia. Dici comunque benissimo , dovrai provarle tutte in prima persona , le chiacchere sono un aiuto e un consiglio , poi sono mani , orecchie e panza a decidere. Tienici informati :-)))))

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  13. Ah, quelle con le catene alleggerite con fori triangolari...Belle chitarre, ho sentito di meraviglie su di esse. Ma chissa' se laaciano il tempo che trovano come tante altre invenzioni piu' o meno estemporannee o avranno un seguito. A provarle...ma dove sono?!?

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    1. a Roma si trovano in più di un negozio , mi sembra che sul sito ci sia la mappa dei rivenditori . Sono chitarre economiche , chiaro , ma fatte con intelligenza e un occhio a chi si vuole accostare al fingerpicking. Per quello che costano valgono molto di più . Certo non sono le sole , ma se capita bisognerebbe provarle. In campania puoi trovarle a Napoli da acustica on line oppure ad Agnano o a Padula.

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    2. Grazie Stefano. Certo che mettersi pero' su strada con tutta questa neve, eheheh...ho la macchina ricoperta! Qui non succedeva dal 1984!

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  14. Mi è capitato di recente di provare la 000 effedot, mi è piaciuta e rispetto al prezzo è un vero miracolo, ma attenzione, anche nello spingersi troppo in basso con il prezzo non bisogna esagerare, nel senso che la effedot suona bene in rapporto al prezzo, ma con soli 150-200 euro in più (che sono il doppio, ma in fondo sono ben poca cosa) puoi avere molto di più (vedi recording king o sigma o altre), la effedot va bene per uno che non sa se l'anno prossimo continuerà a suonare (un ragazzino appunto), ma uno che suona da tempo e compra la sua unica (o quasi) chitarra credo che si meriti ben di più.

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    1. E' vero , senza ombra di dubbio . Ma non catalogherei le effedot solo nel listino "chitarre per principianti " , non renderemmo giustizia alla filosofia che c'è dietro. Pensata da fingerpickers per il fingerpicking , anche nel range di fascia superiore può trovare la sua collocazione. La misura del nut , l'approccio comodo , sono cose che in alcuni ( alcuni , chiaro ) modelli non trovi , dove i 43mmdel capotasto la fanno da padrone. I legni sono quel che sono , ovviamenti si trova di mooolto meglio , ma la cura nell'assemblaggio è curata. Sull'affidabilità invece non posso dire niente , è presto per leggere pareri sul web.

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    2. Io ci sto facendo seriamente un pensierino, per quanto riguarda la triplo zero, cioe'.Il motivo me lo fornisce un certo fastidio che noto alla spalla destra, quando mi do' da fare con la Sigma Dread D28, come tempo fa mi succedeva con la Jumbona della Cort, di cui peraltro mi pento di averla data via visto che era bellissima, tutta acero e abete.
      Anzi, visto che ultimamente me la faccio sempre con la Pedro Morientes o con la Yamaha, due delle mie chitarre classiche, penso di optare piu' per una 00, una doppio zero, o almeno una triplo con la cassa non troppo grande e con il manico al 12 tasto naturalemnte. Forse la RKording e' proprio quella adatta e adesso mi sovviene che la recensione che ho letto piu' volte, su un numero di Axe di qualche annetto fa, riguarda proprio questo (Marlon) Brand...XD

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